PERDITE CRONICHE - Ora che la GM è tornata ad assere il primo costruttore al mondo e a generare buoni profitti, dopo soli tre anni dalla bancarotta, l'amministratore delegato della casa americana, Dan Akerson, guarda alla divisione europea, quella Opel che da più di un decennio non genera utili. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Bloomberg, la GM starebbe mettendo a punto un piano di ristrutturazione del quale iniziano ad emergere le prime indiscrezioni.
LE VENDITE CALANO - La Opel ha chiuso il 2011 con circa 600 milioni di euro di perdite, contro 1,5 miliardi del 2010. Questa situazione è aggravata dal fatto che in Europa i mercati vanno peggiorando e la Opel, nonostante una gamma di modelli “freschi” e ben riusciti, continua a perdere terreno nei confronti dei concorrenti. Nel solo mese di gennaio 2012, per esempio, le vendite in Europa sono scese del 21%: la casa tedesca detiene ora il 5,7% del mercato contro il 6,8 di un anno fa.
SI CHIUDE UNA FABBRICA? - Ora si apre la fase di ristrutturazione della quale è stato incaricato l'amministratore delegato della Opel Karl-Friedrich Stracke. Come succede anche da noi, la parte più delicata è il tavolo di trattative con i sindacati, che dovranno difendere le posizioni dei circa 4.000 lavoratori che si vocifera la casa tedesca voglia lasciare a casa. Si parla anche della chiusura di una fabbrica (nella foto una veduta aerea di Bochum), ma questo potrà avvenire solo dopo il 2014 a causa di precedenti accordi tra le parti sociali e l'azienda.