337 MILIONI IN PIÙ - Quadro generale buono, giro d’affari lievemente cresciuto, contenimento delle perdite in Europa e meno positivo del previsto lo scenario nordamericano: questa è la fotografia economica del primo semestre 2013 per il gruppo Fiat (nella foto la sede del Lingotto a Torino). Il fatturato complessivo è stato di 42,082 miliardi di euro, che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso significano 337 milioni in più, lo 0,8% di aumento.
UN PO’ MENO UTILE - Da questo giro d’affari la gestione ordinaria ha realizzato utili per 1,647 miliardi, con una diminuzione di 107 milioni nei confronti del primo semestre 2012. L’Ebit (risultato prima degli oneri finanziari) è stato di 1,660 miliardi, anch’esso in calo, per la precisione di 107 milioni. L’utile prima delle imposte è stato di 715 milioni, contro gli 816 milioni dei primi sei mesi del 2012. L’utile netto è di 466 milioni, cioè 35 meno dell’anno scorso.
QUADRO VARIEGATO - Tra i vari scenari che formano la galassia del gruppo Fiat a risultare l’elemento più importante è il mercato nordamericano (Nafta) che da solo produce un poco più del 50% dei ricavi del gruppo. La regione Emea, che comprende l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, in termini di fatturato “vale” meno della metà dell’America del Nord (9,13 miliardi contro 21,5). È però importante che, rispetto all’anno scorso, il gruppo sia riuscito a contenere le perdite. Nel primo semestre del 2012 il “rosso” della regione era stato di 345 milioni mentre quest’anno si è attestato a 255 milioni. La Fiat spiega questo risultato con una efficace politica di contenimento dei costi e un riposizionamento del prodotto.
MOLTO BENE IL LUSSO - Da sottolineare infine i risultati brillanti conseguiti dai marchi di lusso, Ferrari e Maserati. Nel semestre entrambe hanno aumentato il numero delle vetture consegnate alla rete di vendita (senza contare gli esemplari da competizione). La Ferrari nei mesi scorsi ha comunicato che non aumenterà la produzione per salvaguardare l’esclusività del marchio e le quotazioni dell’usato, intanto da gennaio a giugno ha consegnato 3.767 auto nel mondo, contro i 3.657 dell’anno passato. La Maserati è arrivata a quota 3.597 unità, contro le 3.155 del primo semestre 2012.
IL PRIMO SEMESTRE IN CIFRE
| Ricavi netti in miloni di euro | Utile gestione ordinaria in milioni di euro | EBIT1 in milioni di euro | Consegne veicoli alla rete |
| 2013 | 2012 | 2013 | 2012 | 2013 | 2012 | 2013 | 2012 |
Nordamerica | 21.509 | 21.354 | 1.065 | 1.274 | 1.133 | 1.312 | 1.082.000 | 1.068.000 |
America latina | 5.307 | 5.211 | 410 | 473 | 351 | 473 | 488.000 | 441.000 |
Asia-Pacifico | 2.085 | 1.477 | 199 | 141 | 174 | 145 | 70.000 | 51.000 |
Europa-MO-Africa | 9.130 | 9.428 | -255 | -345 | -185 | -354 | 532.000 | 561.000 |
Ferrari | 1.177 | 1.099 | 176 | 144 | 176 | 144 | 3.767 | 3.657 |
Maserati | 439 | 375 | 5 | 31 | 5 | 31 | 3.597 | 3.155 |
Componenti e Sistemi2 | 4.055 | 4.037 | 93 | 82 | 95 | 82 | - | - |
TOTALE | 42.082 | 41.745 | 1.647 | 1.745 | 1.660 | 1.767 | 2.172 | 2.121 |
1) EBIT sta per Earnings before interest and taxes, cioè il valore del profitto senza tenere conto degli oneri finanziari e delle tasse;
2) Fanno parte del comparto Componenti e sistemi di produzione la Teksid, la Magneti Marelli e la COMAU;