FATTURATO IN CRESCITA - Il gruppo Volkswagen ha presentato i risultati conseguiti nel primo semestre del 2013. Ci sono anche voci in calo, ma sostanzialmente il colosso tedesco mostra di godere di ottima salute. Il fatturato è stato di 98,7 miliardi di euro, contro i 95,4 del primo semestre 2012, il che rappresenta un aumento del 3,6%. Quanto ai veicoli distribuiti nel mondo, nei sei mesi sono aumentati del 5,8% arrivando a 4,8 milioni, che significano una quota del 12,7% del totale mondiale (l’anno scorso la quota era del 12,4%).
CINA A PARTE - L’utile operativo a fine giugno è stato di 5,8 miliardi di euro, cioè il 10,8% in meno nei confronti del primo semestre 2012, quando fu di 6,5 miliardi. Il comunicato Volkswagen sui risultati semestrali precisa che tale importo non comprende i 2,4 miliardi di utile operativo realizzato dalla joint venture cinese (1,8 miliardi nel primo semestre 2012) in quanto tali attività vengono contabilizzate come operazioni finanziarie.
UTILI IN RIBASSO - L’utile ante imposte ha raggiunto i 6,6 miliardi di euro che appare molto inferiore a quello del 2012 (10,8 miliardi) ma la stessa Volkswagen chiarisce che i valori non sono confrontabili in quanto il semestre 2012 risentì pesantemente delle operazioni legate alla sistemazione societaria della Porsche. Fermo restando che anche tenendo conto di ciò, c’è stato un calo dell’utile. L’utile netto, cioè dopo il pagamento delle imposte, è stato del 4,8 miliardi, poco più della metà dell’anno scorso (anche in questo caso il confronto con il 2012 non è significativo per via della vicenda Porsche).
INVESTIMENTI IN CRESCITA - L’andamento delle attività ha consentito al gruppo Volkswagen di arrivare alla fine di giugno con 11,3 miliardi di euro di liquidità, cioè 700 milioni in più rispetto al 2012. E non è che i responsabili delle finanze abbiano tenuto stretti i cordoni della borsa: gli investimenti industriali nel settore automotive sono cresciuti da 3,4 a 3,9 miliardi di euro. Ciò significa che il rapporto tra investimenti e introiti dalle vendite è stato del 4,5%, contro il 4% del 2012. Tutto ciò è frutto del successo globale delle vendite, che nei sei mesi sono state 4,9 milioni nel mondo, pari al 4,9% in più nei confronti dell’anno precedente. Di seguito i risultati divisione per divisione.
VOLKSWAGEN - 2,4 milioni di auto vendute, cioè l’1,7% in meno. L’utile operativo è di 1,5 miliardi, cioè il 34,8% in meno rispetto all’anno scorso.
AUDI - 692 mila i veicoli venduti (nel primo semestre 2012 furono 678 mila), con un incremento del 2,1%. L’utile operativo è di 2,6 miliardi di euro (nel 2012 erano stati 2,9 miliardi). Da aggiungere che in Cina sono anche state vendute 197 mila Audi prodotte dagli stabilimenti cinesi FAW-VW.
SKODA - 362 mila sono state le vetture Skoda vendute da gennaio a giugno, con un calo dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2012. Forte è la contrazione dell’utile operativo: nel primo semestre 2012 era stato di 449 milioni, quest’anno è stato di 243 milioni di euro.
SEAT - La marca spagnola festeggia una buona crescita nelle vendite: 244 mila unità contro le 218 mila del 2012, ossia un incremento del 12,1%. Ciò ha permesso di ridurre le perdite operative, da 42 a 40 milioni di euro.
BENTLEY - La gemma del portafoglio di marchi del gruppo ha aumentato le vendite, da 4.000 a 4.200 unità, con l’utile operativo passato da 57 a 58 milioni di euro.
PORSCHE - I risultati del marchio sportivo di Stoccarda sono impressionanti: 78 mila le auto vendute, con l’utile operativo arrivato a 1,3 miliardi di euro nel solo primo semestre.
VEICOLI COMMERCIALI - Le vendite sono diminuite da 228 mila a 220 mila unità, ma l’utile operativo è aumentato da 242 a 246 milioni di euro.
CAMION - Il gruppo Volkswagen comprende anche le case di mezzi pesanti Scania e MAN che hanno registrato un utile operativo rispettivamente di 464 milioni (477 nel 2012) e 124 milioni (355 nel 2012).