CHIUSI I BATTENTI - È trascorso poco più di un mese da quando la Saab ha riavviato la produzione nello stabilimento di Trollhättan, in Svezia, ritornato operativo dopo oltre 60 giorni di inattività (leggi qui per saperne di più), ma ieri, lunedì 20 maggio, la casa automobilistica svedese ha annunciato un altro fermo di due settimane, per la precisione fino al 3 di luglio.
TUTTI SULLA STESSA BARCA - Lo stabilimento di Trollhättan, infatti, si era fermato per gran parte di aprile e poi anche nel mese di maggio perché la Saab non riusciva a pagare i fornitori. Sul finire di maggio la produzione è stata avviata nuovamente, ma adesso la casa svedese si è trovata nella condizione di dover bloccare le linee per mancanza di pezzi. La portavoce della casa svedese, Gunilla Gustavs, ha dichiarato che stanno negoziando con i fornitori per trovare un accordo, e che ciascuno di loro è necessario per riprendere la produzione.
ACCORDO CON I CINESI - Da quanto ha dichiarato Gustavs, quindi, la produzione dovrebbe riprendere normalmente dal 4 al 24 di luglio, ma la situazione resta comunque molto critica. La Swedish Automobile (ex Spyker), proprietaria della Saab, nelle scorse settimane ha firmato un protocollo d’intesa con due case automobilistiche cinesi, la Zhejiang Youngman Lotus e la Pang Da (il più grande distributore di automobili quotato alla borsa cinese), che se approvato dalle autorità cinesi ed europee risolverebbe i suoi problemi finanziari.
BUONE NOTIZIE DAL MESSICO - Infine, secondo quanto riportato dal quotidiano svedese Dagens Industri, la Saab sarebbe in trattativa con la società Hemfosa, per la vendita a quest'ultima dello stabilimento di Trollhättan, che le verrebbe poi dato in leasing. Pare che l'affare possa valere circa 32 milioni di euro. Ma non ci sono solo brutte notizie riguardanti la casa automobilistica svedese. Anche se le linee di produzione in Svezia sono ferme, in Messico lo stabilimento che assembla la suv 9-4X (foto in alto, leggi qui le nostre anticipazioni ) è attivo e sembra che potrà rispondere agli ordini pervenuti.