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Scania NXT: il bus del futuro è modulare e elettrico

Pubblicato 10 giugno 2019

La Scania immagina moduli con le ruote intercambiabili, che fanno da base a bus, furgoni e veicoli per la raccolta dei rifiuti.

Scania NXT: il bus del futuro è modulare e elettrico

ALTERNATIVA AI BUS PUBBLICI - Anche la Scania, il produttore di veicoli industriali che fa parte del gruppo Volkswagen, dà una sua interpretazione sul tema dei minibus elettrici a guida autonoma, un tipo di veicolo che in molti credono potrà affermarsi nei prossimi anni, in particolare nelle grandi città dove i mezzi pubblici classici non offrono un servizio sufficiente alle crescenti esigenze di mobilità. Il veicolo messo a punto dalla Scania si chiama Scania NXT e ha le sembianze di un bus lungo 8 metri, con la carrozzeria squadrata e le ruote alle sue estremità per accogliere a bordo il maggior numero di passeggeri. La guida autonoma sarà fondamentale per veicoli di questo genere, che potranno operare teoricamente 24 ore 24, tutti i giorni dell’anno e senza pause fra una corsa e un’altra. 

RUOTE INTERCAMBIABILI - La particolarità dello Scania NXT è la costruzione modulare, perché la scocca (costruita in materiali compositi per ridurre i pesi) può essere sollevata e rimossa dai moduli anteriore e posteriore che integrano le ruote ed i motori elettrici. Le batterie invece sono posizionate sotto il pavimento nella scocca. La Scania ha pensato che i moduli dell’NXT possono alimentare un bus, ma anche un veicolo per la consegna di piccole merci e un camion per la raccolta dei rifiuti. L’idea è che i due moduli con le ruote (la parte quasi sicuramente più costosa del veicolo) siano utilizzabili per tre mezzi da diversi, da trasformare in base all’orario: al mattino presto “lavora” il bus, che dopo l’orario di punta può essere trasformato in furgone per le consegne ai negozi, per poi ritornare bus nell’orario di uscita dal lavoro e camion per la raccolta dei rifiuti la notte. Il tutto compatibilmente con i tempi per ricaricare le batterie, che secondo la Scania assicurano fino a 245 km di autonomia.



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Ritratto di probus78
10 giugno 2019 - 21:26
Idea interessante, sperando di non dover sentire la puzza della spazzatura quando ridiventa bus.. Scherzi a parte con l elettrico alle porte nei trasporti urbani perché non tornare ai vecchi tram connessi alla rete elettrica e senza batterie?!
Ritratto di Mbutu
11 giugno 2019 - 10:30
Laddove tram e tramvie già esistono continuare a sfruttarli è cosa buona e giusta. Ma sicuramente non hanno la flessibilità di un mezzo su gomma. Con le capacità delle odierne batterie non credo che valga la pena di sviluppare l'infrastruttura necessaria a far muovere un mezzo di superficie su rotaia.
Ritratto di Francesco Pinzi
12 giugno 2019 - 12:38
in ogni caso sarebbe una delle prime cose da fare! I mezzi più ingombranti, utilizzati e inquinanti devono essere i primi a convertirsi in elettrico. Inutile aspettare che avvenga su tutto il parco macchine privato, hanno molti più soldi e possibilità le aziende che ci lucrano sopra.