NON ASPETTARE - Gli ultimi inverni ce l’hanno insegnato: aspettare le intense nevicate o l’entrata in vigore delle varie ordinanze (di enti locali o gestori di strade e autostrade) prima di montare le gomme invernali è rischioso. Sì, perché a quel punto diventa più difficile spuntare dei buoni prezzi. E non solo: si allungano i tempi d’attesa (del prodotto, o della disponibilità del gommista per montarlo). Tra l’altro, anche se non dovesse nevicare, la spesa per le gomme invernali non è inutile, anzi. Soprattutto sui fondi bagnati, quando la temperatura è bassa (indicativamente sotto i 7 °C), esse fanno più presa di quelle estive. Riducono gli spazi di frenata e migliorano la tenuta di strada, a tutto vantaggio della sicurezza. Inoltre, tenete conto che mentre si utilizzano i pneumatici invernali, quelli estivi sono “in letargo” (quindi non si consumano), pronti per essere rimontati in primavera.
1) ATTENTI ALLA MISURA - Per chi sceglie i pneumatici da sé, non è sufficiente controllare che siano omologati (bisogna cercare nel fianco una “e”, maiuscola o minuscola, seguita da un numero). Occorre pure che rispettino le misure indicate nella carta di circolazione dell’auto, pena una multa da 419 a 1.682 euro (articolo 78 del codice della strada).
SPESSO SI PUÒ SCEGLIERE - Quasi sempre sono previste più “taglie”: quelle seguite dalla sigla M+S (“Mud and Snow”, fango e neve) vanno bene per i soli pneumatici invernali; le altre misure sono consentite sia per le gomme estive sia per le termiche. Nella scelta, bisogna attenersi alle dimensioni indicate nel documento: ricordiamo che, per esempio, 205/55 R 16 indica un battistrada largo 205 mm e un fianco alto il 55% di 205 millimetri, abbinato a un cerchio di 16”. Invece, per l’indice di carico (esprime il peso massimo sopportabile dal pneumatico) sono consentiti tutti i valori superiori a quelli indicati. Passando alla velocità massima permessa dal pneumatico e indicata da una lettera, per gli invernali si può scendere fino al valore “Q” (corrisponde a 160 km/h). Applicando, però, un adesivo sul cruscotto che ricordi questo limite.
2) BASTA LA SIGLA “M+S”, MA... - Il codice della strada equipara i pneumatici invernali alle catene da neve: nelle zone, indicate da appositi cartelli, dove valgono le ordinanze (in vigore dal 15 novembre al 15 aprile) si può circolare con i primi o tenere nel baule le seconde, pronte da montare in caso di nevicata. C’è parità di trattamento anche quando s’incontra il cartello (tondo blu) di obbligo di transito con catene montate o con gomme da neve. Sempre per legge, le gomme termiche sono riconoscibili dalla sigla M+S (o M/S, o M&S...) impressa nel fianco.
C’È UN SIMBOLO UTILE - Tuttavia, diversi pneumatici M+S non sono dei “veri invernali”: offrono sì più grip sui fondi scivolosi, grazie alle numerose scolpiture del battistrada, ma non utilizzano una mescola che si mantiene più morbida col freddo (a beneficio dell’aderenza), né hanno le lamelle che consentono d’imprigionare la neve, per migliorare la trazione sulla “coltre bianca”. Quasi sempre le invernali “pure”, oltre alla sigla M+S nel fianco (che è obbligatoria), hanno anche un simbolo con un fiocco di neve all’interno di una montagna. Quest’ultimo non è imposto dalla legge, ma non c’è dubbio che, piuttosto che su generiche gomme M+S, conviene puntare sulle “vere invernali.
3) PER FAR PRESA CONTA LO SPESSORE - Il battistrada dei pneumatici invernali è fitto di intagli (servono a far presa sulla neve, e sul bagnato, dove smaltiscono bene l’acqua). Poi ci sono le numerose lamelle che imprigionando i fiocchi permettono di sfruttare l’aderenza con quelli presenti sull’asfalto (è lo stesso effetto che tiene insieme un blocco di neve). Tuttavia, lo sforzo dei progettisti nel realizzare un buon disegno diventa inutile se lo spessore del battistrada non è sufficiente. Così, se il codice prevede un limite minimo di 1,6 millimetri (lo stesso imposto per le gomme estive), la raccomandazione è di non scendere mai sotto i 3 mm.
UNA MONETA, E SAI SE VIAGGI SICURO - Per verificare se lo spessore del battistrada è sopra il valore consigliato, basta inserire una moneta da 2 euro tra i tasselli e controllare che questi ultimi arrivino a toccare la porzione dorata interna. Allora si può stare tranquilli.
4) PREZIOSI ANCHE SUL BAGNATO - Benché spesso vengano chiamati “da neve”, i pneumatici invernali sono utili anche col bel tempo, purché faccia freddo: grazie a particolari additivi, il loro battistrada ha una mescola che alle basse temperature resta morbida e, di conseguenza, fa più presa.
POSSONO SALVARVI LA PELLE - Sul bagnato, sempre con temperature rigide (dai 7 °C in giù) i vantaggi rispetto alle gomme estive sono ancora più evidenti: a parità di spessore del battistrada, in una frenata da 90 km/h serve all’incirca il 15% di spazio in meno. Significa che la decina di metri così “risparmiata” può fare la differenza tra l’essere coinvolti in un incidente o evitarlo. E, sulla neve, il “risparmio” può superare il 50%.
5) CI SONO QUELLI “QUATTRO STAGIONI” - Alcuni automobilisti che percorrono pochi chilometri l’anno potrebbero non essere disposti ad acquistare un secondo treno di gomme per l’inverno. In quel caso, la soluzione potrebbe essere montare dei pneumatici “all season”, un compromesso buono per tutte le stagioni.
MEGLIO RISERVARLI AD AUTO PICCOLE - Il loro battistrada è una via di mezzo tra quelli delle gomme invernali e delle estive: al centro, intagli e lamelle non mancano, mentre le spalle (cioè le parti esterne) più piene assicurano un saldo appoggio in curva sull’asciutto. Il loro difetto principale? Col caldo si consumano prima delle gomme estive. Per questo sono consigliabili solo a chi fa poca strada e ha un’auto (e un piede) non troppo pesante.
6) COME CERCARE GLI AFFARI - Sono tre i modi per comprare i pneumatici invernali: farlo su internet, rivolgersi al gommista o cercarli in un ipermercato. Quest’ultima opzione è quella che consente meno scelta di prodotti. In compenso, tra i volantini delle offerte si possono spuntare prezzi bassi. Il nostro suggerimento è di farsi un’idea dei prezzi sul web (valutando anche i costi di montaggio), per poi mettersi in cerca delle gomme tra officine e centri commerciali. Se la differenza di spesa è bassa, è meglio affidarsi al gommista: oltre ad aiutarvi a scegliere, sarà lui il vostro referente in caso di problemi.