UN FUTURO A BATTERIE - Dei 10 miliardi di euro incassati dalla Seat nel 2018, 656 milioni sono stati reinvestiti in ricerca e sviluppo. È una somma molto elevata, superiore del 41,4% rispetto al 2017, ma il costruttore spagnolo ha diversi nuovi progetti in cantiere e ha bisogno di molta liquidità per finanziarli. La Seat infatti ha previsto di lanciare 6 vetture elettrificate (quindi ibride o elettriche) entro l’inizio 2021, quando oggi non ne ha nemmeno una. Le elettriche pure saranno due, la Seat Mii e la versione di serie del prototipo El Born, mentre le ibride saranno quattro: oltre alla prossima generazione della Seat Leon, ci saranno anche la suv Tarraco e due vetture a marchio Cupra, le Leon e Formentor.
UTILITARIE ELETTRICHE - L’impegno della Seat va oltre l’arrivo di nuovi modelli, perché alla casa spagnola è stato dato il compito di adattare la piattaforma MEB alle auto più piccole, intorno ai 400 cm. Annunciando la novità, il presidente della Seat Luca de Meo ha anticipato che questo pianale sarà la base per vetture utilitarie con un prezzo di circa 20.000 euro, inferiore rispetto a quello previsto per la Seat El Born (foto qui sopra, che costerà intorno ai 30.000 euro) che è basata sulla piattaforma MEB e dovrebbe misurare circa 430 cm. È la prima volta che alla Seat viene affidata una responsabilità di questo tipo, non indifferente nelle logiche del Gruppo Volkswagen, perché questo telaio sarà utilizzato anche dagli altri marchi del Gruppo per le loro utilitarie elettriche. La Seat ha creato per l’occasione una squadra di 300 ingegneri, che lavoreranno in Spagna, mentre de Meo non ha confermato dove verranno prodotte le auto basate su questo telaio.