UNA BASE COMUNE - La “pecora nera” in casa Volkswagen si chiama
Seat. Il marchio spagnolo è in perdita dal 2007, nonostante il 2013 si sia chiuso con un +11% nelle vendite rispetto all’anno precedente. Sono 355.000 le vetture consegnate, trainate dalla domanda in Germania e nel Regno Unito, che hanno permesso alla Seat di ridurre le perdite dai 156 milioni di euro del 2012 ai 152 del 2013. Troppo poco per il gruppo Volkswagen animato da mire espansionistiche (nel mirino c’è la leadership nelle vendite globali attualmente detenuta dalla Toyota). Ecco allora che, per accelerare il rilancio della Seat, si pensa alla tipologia di vettura che più dovrebbe espandere il suo pubblico nei prossimi anni: quello delle
suv-crossover di taglia media (intorno ai 450 cm di lunghezza). Ufficializzata attraverso un breve comunicato, la suv della Seat arriverà ad inizio
2016. La prima vettura di questo tipo della casa spagnolo si inserirà in un mercato cresciuto del 40% negli ultimi 5 anni e che vale 1 milione di veicoli l’anno nella sola Europa.
LA STRADA È TRACCIATA - Sviluppata presso il Centro Tecnico di Martorell in Spagna, la suv Seat dovrebbe condividere con Seat Leon, VW Golf,Audi A3 e Skoda Octavia la piattaforma MQB del gruppo Volkswagen. Nonostante non ci siano ancora indicazioni ufficiali in merito, secondo alcune indiscrezioni, la nuova suv della Seat dovrebbe essere costruita presso l’impianto Skoda ceco di Kvasiny (insieme alla Skoda Yeti di nuova generazione) dove i costi di produzione sono inferiori rispetto allo stabilimento di Martorell. Stilisticamente parlando, riprenderà probabilmente i tratti introdotti sulla concept IBX (nelle foto) presentata a Ginevra nel 2011.