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I semafori T-red? Assolutamente regolari

04 febbraio 2014

Lo ha deciso il Tribunale di Milano che ha assolto sei imputati e respinto le richieste di risarcimento dei cittadini multati.

I semafori T-red? Assolutamente regolari
VERDE, GIALO ROSSO - La vicenda è di quelle note: la durata del giallo dei semafori di Segrate (MI) accorciata a mestiere (4 secondi) e telecamere pronte a registrare la targa degli ignari cittadini passati con il rosso.  Nella “trappola” erano finiti quasi 40.000 automobilisti che si sono visti recapitare multe per 152 euro ciascuna. L’inchiesta avviata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo aveva scatenato un vero e proprio polverone mediatico. Nel mirino erano finiti il sindaco di Segrate, il comandante della polizia municipale e altre sei persone. Le accuse erano gravi: associazione per delinquere, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Il magistrato aveva chiesto condanne fino a cinque anni di carcere sostenendo che si era permesso al comune di fare cassa grazie ad appalti irregolari e strumenti volutamente settati per ingannare gli automobilisti. 
 
NON C’È TRUCCO NÉ INGANNO - Come riporta il Corriere della Sera, il collegio della quarta sezione del Tribunale di Milano ha però ribaltato la richiesta della pubblica accusa dichiarando assolutamente regolari i semafori T-red. Sei degli imputati, fra cui il sindaco di Segrate e il comandante della polizia municipale, sono stati così assolti. Condannati invece per gli appalti irregolari, a quattro anni Raul Cairoli, amministratore della Ci.Ti.esse (l’azienda che distribuiva gli apparecchi) e a un anno con sospensione condizionale della pena Giuseppe Astorri, direttore commerciale della Scae Spa aggiudicatasi l’appalto per l’installazione dei T-red. I circa 150 cittadini che si erano costituiti parte civile non riceveranno dunque alcun risarcimento, dura la reazione del Codacons: “un’occasione persa per una svolta nella difesa dei consumatori contro gli abusi della pubblica amministrazione”. 


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Ritratto di onavli§46
4 febbraio 2014 - 23:37
al cerchio ed un colpo alla botte. Un'altra delle tantissime confusionalità delle leggi all'Italiana, dove vi è il colpevole, che può essere innocente, con pregiudizio d'innocenza; l'innocente colpevole con pregiudizio di colpevolezza, e come al solito........ chi paga.......è pantalone. Avanti così nocchiero!
Ritratto di Marco Herr der Ringe
5 febbraio 2014 - 14:09
3
Io la chiamerei semplicemente 'associazione a delinquere' legalizzata ed istituzionalizzata. E piove......
Ritratto di NURS
5 febbraio 2014 - 13:07
Il controllo grammaticale esiste da decenni, quindi usatelo, per favore! (addirittura GIALO in grassetto dai...)
Ritratto di WHITEFISH37
5 febbraio 2014 - 13:50
D'accordo, tutto è stato studiato per fregare il povero automobilista, però mi ricordo, ormai sono passate decine di anni, che nei miei viaggi in Europa, nella maggior parte dei casi, il giallo non durava un ca22o... E dovevo quasi inchiodare per non passare col rosso! Comunque siamo un Paese strapieno di malfattori, purtroppo. Popolo levantino che ha il furto e l'imbroglio nel DNA.
Ritratto di Paolo-Brugherio
5 febbraio 2014 - 14:59
6
In Italia c'è l'abitudine, col semaforo giallo, di accellerare anzichè frenare. Nel nord Europa, dove c'è una civiltà automobilistica ben superiore alla nostra (che è da terzo mondo!), il giallo dura pochissimi secondi, col risultato che quando uno si avvicina al semaforo verde, è sempre attento a fermarsi nell'eventualità che scatti il giallo (che, tra l'altro, è visualizzato anche dove è rosso, dove chi è in coda comincia a muoversi...). Sinceramente non capisco questi automobilisti che, pizzicati con le mani nella marmellata, si arrampichino sui vetri pur di non pagare una giusta sanzione: che imparino a guidare come gli è stato insegnato nelle autoscuole... rispettando le distanze di sicurezza, gli attraversamenti pedonali, mettendo la freccia alle rotonde, non posteggiando in seconda fila o in divieto di sosta davanti al tabaccaio, ecc. ecc.
Ritratto di CICLONIC@LIBERO.IT
5 febbraio 2014 - 22:26
I SEMAFORI CON IL TEMPO RIDOTTO OBLIGANO GLI AUTOMOBILISTA A FARE PARTENZE DA F.1 E ADDIO PEDONI SE LA CORDA LA TIRI PRIMA O POI SI SPEZZA.

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