Si è concluso il censimento degli autovelox: solo quelli autorizzati dal ministero potranno rilevare le infrazioni ai limiti di velocità. Ma sulle multe pesa ancora la questione dell’omologazione.
La nuova piattaforma di controllo sulle autostrade italiane permetterà non solo di controllare la velocità media dei veicoli ma anche rilevare altri tipi di infrazioni e lanciare l’allarme su situazioni pericolose.
Se un dispositivo non è omologato, la multa non è valida: verificare la regolarità dell’apparecchio è un diritto del cittadino e farlo può evitare sanzioni ingiuste. Ecco come farlo.
È online la piattaforma per la registrazione, da parte delle singole amministrazioni, di tutti i dispositivi attivi in Italia: è obbligatorio per poterli utilizzare.
Il Ministero dei trasporti renderà disponibile sul suo sito uno strumento per l’inserimento, da parte degli enti locali, degli autovelox da loro gestiti. Come sempre ci sono dei ma.
In attesa delle disposizione del prefetto necessarie per tutti i dispositivi a partire da metà giugno 2025, il Sud Tirolo ha spento tutti i rilevatori di velocità. Spegnimenti si segnalano anche in altre zone del Paese.
In due sentenze la Cassazione stabilisce cose solo apparentemente diverse: tuttavia per sapere come comportarsi di fronte a una multa illegittima bisogna leggere attentamente il verbale.
Il Ministro stoppa il provvedimento che avrebbe omologato automaticamente i dispositivi approvati dopo il 2017: avrebbe spento la maggior parte degli strumenti.
Una sentenza della Corte di Cassazione ha condannato per frode e falso un imprenditore che aveva noleggiato dispositivi approvati ma non omologati, confermando il sequestro preventivo.
Da oggi verranno progressivamente attivati 26 nuovi tratti controllati dal sistema Tutor che rileva la velocità media dei veicoli, ma non solo. Ecco quali sono le autostrade interessate.
Con una circolare, il ministero degli Interni ha ordinato ai prefetti di rigettare i ricorsi per le multe provenienti da dispositivi approvati ma non omologati, smentendo la Cassazione.
Grazie all’AI il nuovo dispositivo è in grado di indentificare “al volo” violazioni come l’utilizzo dello smartphone e il mancato impiego delle cinture di sicurezza.
Un nuovo sistema di monitoraggio automatizzato arriverà sui tratti autostradali nei prossimi mesi: integrerà il sistema Tutor, ma l’occhio elettronico consentirà di controllare anche molte altre situazioni.
Il governo francese sta per approvare la possibilità da parte di alcuni dispositivi di verificare anche il mancato rispetto di alcune norme oltre al superamento dei limiti di velocità.
Il decreto del governo stabilisce norme più severe sull’installazione dei dispositivi. Salvini: “Così saranno impiegati solo dove servono davvero”. Ecco tutte le novità.
Arriva la conferma dalla Cassazione: non è sufficiente l’approvazione dello strumento per rendere valide le sanzioni, serve anche l’omologazione. Ora molte multe saranno contestabili.
La nuove norme impongono limitazioni più stringenti all’installazione di dispositivi sulle strade, tra cui il divieto totale se il limite è di oltre 20 km/h più basso del normale.
Prime indiscrezioni sul nuovo decreto atteso per marzo 2024 , che dovrebbe proibire gli autovelox in città se il limite è inferiore ai 50 km/h. Vietati anche i dispositivi su superstrade con limite più basso di 90 km/h.