ORDINANZE COMUNALI - È battaglia dei comuni contro il sesso a pagamento consumato in auto: i sindaci emanano ordinanze che interpretano in modo fantasioso le norme del codice della strada. Ora interviene la Cassazione a sostenere che è una pratica lecita, con ordinanza 4927/2022, appena resa nota. Tutto inizia con il caso che vede il comune di Brescia contro un automobilista che si era appartato con una prostituta, e che era stato sanzionato dalla Polizia locale con una multa di 500 euro in base a un’ordinanza del sindaco.
BATTAGLIA LEGALE - L’uomo fa ricorso al giudice di pace contestando la multa, non il fatto di essersi appartato con una lucciola. Ma perde, in primo e in secondo grado. L’automobilista, tenace, non si arrende e va in Cassazione, dove il verdetto si ribalta: per la Corte, niente multa, perché il sesso a pagamento è un’attività lecita, per quanto contraria al buon costume. Infatti, spiega l’avvocato Laura Biarella, la Corte di giustizia europea ha stabilito che la prostituzione, letta come attività economica, è lecita. Potrebbe essere vietata, ma unicamente dalla normativa statale e non dai singoli comuni. E ancora: la Consulta, evidenzia l’avvocato Luca Procaccini, ha dichiarato incostituzionali alcune norme del pacchetto sicurezza che riconosceva poteri straordinari agli amministratori, modificando il testo unico degli enti locali. L’effetto ulteriore è stato che il sindaco non può adottare provvedimenti a contenuto normativo e in materia di pubblica sicurezza. E più generale neppure a tempo indeterminato, poiché le deroghe con ordinanza devono essere limitate nel tempo.
DIVERSI PRECEDENTI - In passato, altri comuni hanno tentato di appioppare multe per il sesso a pagamento in auto basandosi sul codice della strada, ma senza successo. In particolare, parecchi anni addietro, a Milano, sotto la giunta Albertini, gli automobilisti che si fermavano a contrattare le prestazioni venivano multati per intralcio alla circolazione. La magistratura, puntualmente, ha dichiarato multe e ordinanze illegittime. Così come in altri comuni.






































