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Le sfide che attendono il nuovo ceo di Stellantis

Pubblicato 29 maggio 2025

Dalla transizione verso l’elettrico alla crescente concorrenza cinese, passando per la necessità di ridefinire strategie di mercato e rassicurare sul futuro in Italia, ad Antonio Filosa toccherà un compito arduo e sfaccettato.

Le sfide che attendono il nuovo ceo di Stellantis

MOMENTO CRUCIALE

Da ieri Antonio Filosa è il nuovo ceo del gruppo Stellantis. Il manager napoletano classe 1972, con una lunga carriera interna, entrerà ufficialmente in carica a partire dal 23 giugno. Ma oggi era già in visita alla fabbrica torinese di Mirafiori (nelle foto di questa pagina) per iniziare il tour presso le principali strutture della galassia Stellantis e conoscere uomini e criticità di un costruttore che ha un’impronta globale. La sua nomina arriva in un momento cruciale per il gruppo automobilistico, che affronta sfide significative su più fronti, dalla transizione verso l’elettrico alle tensioni geopolitiche. Le questioni sul tavolo sono numerose e complesse, richiedendo visione strategica e capacità di gestione in un mercato globale sempre più competitivo e incerto.

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UN OCCHIO OLTREOCEANO

Una delle prime grane che Antonio Filosa dovrà affrontare riguarda il mercato nordamericano, uno dei più redditizi per Stellantis considerando che al suo interno ci sono alcuni dei marchi storici dell’industria automobilistica a stelle e strisce. Negli ultimi due anni, il gruppo ha visto una contrazione significativa della propria quota di mercato negli Stati Uniti, passata dal 12,5% all’8%. Le ragioni sono molteplici: da un lato, politiche di prezzo troppo aggressive che hanno allontanato la clientela, dall’altro una gestione delle scorte inefficiente che ha messo in difficoltà i concessionari, molti dei quali hanno pubblicamente criticato la linea del precedente management guidato da Antonio Tavares. Il nuovo ceo dovrà ricalibrare l’intera strategia commerciale, rilanciando i marchi Jeep, RAM e Chrysler con modelli più centrati sul mercato e una politica promozionale più equilibrata.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA

Allo stesso tempo, una delle sfide più strutturali è quella della transizione verso l’elettrico. Filosa dovrà guidare Stellantis nel rispetto degli ambiziosi obiettivi di elettrificazione, come lo stop ai motori termici in Europa previsto per il 2035, e al contempo gestire le incertezze del mercato, la necessità di sviluppare infrastrutture di ricarica adeguate e la strategica filiera delle batterie, con un occhio di riguardo alla gigafactory di Termoli. Si tratterà di bilanciare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica, rivedendo probabilmente il piano industriale per adattarlo alle mutevoli condizioni e alle richieste di maggiore flessibilità. 

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LE MINACCE INTERNAZIONALI

Sul fronte internazionale, la pressione è forte. La Cina non è solo un mercato, ma un agguerrito concorrente, con produttori come BYD che avanzano rapidamente in Europa con modelli competitivi. A questo si aggiungono le tensioni geopolitiche e la minaccia di dazi, in particolare da parte degli Stati Uniti, che potrebbero impattare significativamente le politiche commerciali e i flussi di import/export. Filosa dovrà definire una strategia chiara per affrontare la concorrenza asiatica e navigare le complesse dinamiche tariffarie.

RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDER

Un altro fronte delicato riguarda i rapporti con i ciascuno dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nell'attività dell'azienda. Sotto la guida di Tavares, Stellantis ha migliorato fortemente i propri conti, ma ha anche generato frizioni con sindacati, fornitori e dealer. Le relazioni industriali in Italia, Francia e Germania hanno mostrato segni di affaticamento, con scioperi e contestazioni dovute alla paura di dismissioni e tagli occupazionali. I fornitori, dal canto loro, si sono lamentati della compressione dei margini e di tempi di pagamento sempre più lunghi. Filosa è chiamato ad aprire una nuova stagione di dialogo, riportando il confronto su binari più costruttivi, dove l’efficienza economica si accompagni al rispetto delle esigenze sociali. 

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RAZIONALIZZARE L’OFFERTA

Una sfida sottotraccia ma non meno importante sarà la razionalizzazione del portafoglio marchi. Stellantis gestisce oggi 14 brand, molti dei quali con storie gloriose ma oggi in difficoltà. Brand come Lancia, Alfa Romeo e DS necessitano di un posizionamento più chiaro, così da evitare cannibalizzazioni interne e dispersione di risorse, mentre la Maserati avrebbe bisogno di investimenti adeguati per essere rilanciata. La valorizzazione dell’identità storica dovrà andare di pari passo con l’innovazione tecnologica, ma sempre con un occhio attento ai conti. Un caso emblematico è quello di Lancia, rilanciata solo di recente con un modello - la nuova Ypsilon - che però non basta per sostenere un vero ritorno su scala europea. 

RITROVARE LA FIDUCIA DEGLI INVESTITORI

Sul fronte finanziario, Filosa eredita una situazione preoccupante. Dopo anni di margini record, nel 2024 Stellantis ha visto gli utili operativi scendere da oltre 25 miliardi di dollari a circa 9 miliardi. Il titolo ha perso il 27% in borsa in meno di dodici mesi, un dato che pesa enormemente sulle aspettative degli investitori. Per invertire la rotta, sarà necessario presentare un piano industriale credibile, che preveda crescita organica, razionalizzazione dei costi e una narrazione più convincente verso i mercati finanziari.

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PIANO ITALIA

Particolarmente sentita in Italia è la questione del futuro degli stabilimenti nazionali. Molti osservatori, sia politici che industriali, hanno accolto con favore la nomina di un italiano alla guida di Stellantis, sperando che questo possa tradursi in una rinnovata centralità del nostro Paese nelle strategie del gruppo. Filosa conosce bene la realtà produttiva italiana, ma dovrà dimostrare di poter coniugare questa sensibilità con una visione realmente internazionale. Il dialogo con le parti sociali e con il governo italiano sarà cruciale per assicurare un ruolo centrale al Paese nelle strategie future del gruppo. In gioco ci sono migliaia di posti di lavoro, investimenti strategici come le gigafactory per le batterie e la sopravvivenza stessa di una cultura automobilistica radicata ma oggi in affanno. 



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Ritratto di simo1888
29 maggio 2025 - 15:10
e sì, ha una bella gatta da pelare
Ritratto di Santhiago
30 maggio 2025 - 12:55
Decisamente, anche se perlomeno non potrà far peggio del predecessore
Ritratto di Quello la
29 maggio 2025 - 15:17
È un bel direttore! Un santo! Un…
Ritratto di Blueyes
29 maggio 2025 - 16:17
1
apostolo!
Ritratto di Quello la
29 maggio 2025 - 16:40
Grande Blueyes
Ritratto di Blueyes
29 maggio 2025 - 18:06
1
io quando in ufficio il capo fa lo str0nzo esclamo sempre "è un bel direttore!" ma nessuno coglie la citazione.
Ritratto di Flynn
29 maggio 2025 - 15:25
3
Mha... spero per i lavoratori di Stellantis che sia molto De Meo e poco nulla Marchionne. In bocca al lupo !
Ritratto di 63 BULLDOZER
7 giugno 2025 - 19:05
Io, invece, spero sia moltissimo Marchionne e per nulla Tavares. Stiamo a vedere.
Ritratto di Gryp100
29 maggio 2025 - 15:30
Semplicemente auguri! Se riesce in questa sfida diventerà un Ceo leggendario!
Ritratto di Trattoretto
29 maggio 2025 - 15:32
De Meo gli ha dato un bel aiuto con la proposta di una Airbus europea delle piccole elettriche. Entrerebbero in un segmento enorme senza svenarsi.
Ritratto di giocchan
29 maggio 2025 - 15:39
Così su due piedi mi verrebba da dire "poveraccio, non vorrei stare nei suoi panni"! Poi ragiono su quanti soldi gli daranno... e mi rendo conto che il poveraccio sono io, non lui...
Ritratto di Ant.o.lantio6
29 maggio 2025 - 16:57
+1
Ritratto di Beppe_90
29 maggio 2025 - 23:49
Esattamente
Ritratto di Volpe bianca
29 maggio 2025 - 15:44
Speriamo bene, che non siano le solite dichiarazioni di circostanza, le solite promesse, le solite foto di rito con gli inferiori.. ehm volevo dire con i dipendenti e poi, calato il sipario, si continua sempre sulla stessa strada.
Ritratto di Miti
29 maggio 2025 - 16:11
Tranquillo Volpe , metà delle fabbriche sono o chiuse o in corso di chiusura... poi si può sempre fare concorrenza a Volkswagen...il mercato delle salsicce è in forte estensione...
Ritratto di Oxygenerator
30 maggio 2025 - 07:18
:-)))))))
Ritratto di ilariovs
29 maggio 2025 - 16:21
Che sia la volta buona che vedremo una piattaforma dedicata BEV? Tipo MEB+ con LFP e tecnologia celltopack, un bel motore integrato con inverter, PdC in modo da contenre costi e volumi, oltre a tagliare i costi. Oppure continueranno a lasciare il mercato BEV a VAG? Ai presenti l'ardua sentenza (i posteri se continua così non so se vedranno Stellantis).
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 16:45
Nope, alla prima ipotesi. A sto punto più che mai (proprio in base a quanto successo a VW) mi sa che si mettono e semplicemente aspettano che casualmente si crei il giro buono per loro (Stellantis); "giro buono" intendo senza poi nemmeno una motivazione tecnica/tecnologica a supporto (you know, già dicevo sopra, tutte quelle cose sul gigacasting che se ancora non l'hai tanto vale chiudere, e sull'efficienza inarrivabile dei motori Tesla*, ecc.ecc. che ci vi ci fecero la "capa tanta")
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 16:47
*Ma poi, aggiungo, almeno in Tesla fosse stata scavalcata dai Cinesi (altri grandi tormentoni narrativi a supporto della supremazia e quindi annesso dominio del mercato ns. continentale).. E invece da VW :( Ouch
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 16:49
scavalcata = scalzata dalle posizioni apicali
Ritratto di ilariovs
29 maggio 2025 - 17:04
Il caso non esiste diceva il maestro Shifu. VAG oggi raccoglie i frutti di anni di esperienza, esperienza che alla faccia di quelli che dicevano che VAG ha sbagliato a buttarsi sull'elettrico. Esperienza che ha portato prima alle versioni del software 3.5 (estate 2023) e l'anno scorso alla 4.0. insieme a Questo ha portato al passaggio dall'APP 300 all'APP550, motore che ha permesso ad iD7 di avvicinarsi ai consumi di Model 3. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 17:11
Esatto, e gli pure consigliavano di buttarsi sul mercato cinese che il nostro continentale a prescindere vale fra il poco e il nulla ;/ :))))
Ritratto di ilariovs
29 maggio 2025 - 17:14
Una cosa per volta. VAG non mollerà il mercato Cinese, non può certo campare con il mercato italiano. Per ora ha fatto i suoi progressi. Aspettiamo i progressi di Stellantis visti i grandi successi in USA, in EU, in Cina è sparita anni fa e in Sud America si segnala la crescita record di BYD... ma non c'era Stellantis in Sud America? Non vorrei che fra due/tre anni pure li la cominciano a stringere.
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 18:37
Ma non gli conviene fare nulla di ché, incrociano le dita e spettano come ha fatto VW. Magari un aggiornamento al software, 2 App in più e passa la paura, giusto per far vedere che qualcosina hanno implementato... Voglio dire, te probabilmente non ricordi ma l'attuale gamma elettrica VW (gruppo intendo, non solo marchio) veniva al limite del derisa per quanto offrisse a livello contenuti; eppure poi hai visto che "tutto s'è risolto" facile per i tedeschi in questione? Tesla sorpassata, Cinesi mai arrivate (a confronto): non serviva né il gigacasting, né le piattaforme 800V , e né etc.etc.etc. tutte le altre cose che si leggevano e ancora si leggono, ed NB ancora fortemente da alcuni sostenute come fondamentali ma solo finché uno non (gli) fa presente i dati di vendita elettriche VW Group e subito lo stesso di prima glissa sul fatto di quanto "oggi senza 800V non sei nessuno" :)))
Ritratto di Flynn
29 maggio 2025 - 18:49
3
Oh.... io però l'avevo scritto che in fondo bastava solo non fare auto con la mascherina tappata, ma mi prendevate in giro!
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 18:54
Penso pure la piattaforma dedicata (andando a memoria) sia un tuo cavallo di battaglia. E pure questo le ID (e cugine) ce l'hanno. 2 su 2 a tuo favore :)
Ritratto di Flynn
29 maggio 2025 - 20:16
3
Da acquirente mi è sembrato molto scontata la questione . Cioè se vado in Ford a comprare la Puma elettrica e mi trovo la stessa auto con il termico a 10k in meno è ovvio che mi viene la netta sensazione che mi stiano incaprettando. Anche se vado in VAG so che mi stanno incaprettando, però vedi la ID3 e pensi "e va buo'.. c'è solamente così, questa mi piglio ! "
Ritratto di ilariovs
29 maggio 2025 - 17:07
Quindi Stellantis si rifugerà in un mercato che nei prox 5 anni perderà una milionata di pezzi, in cui le ibride le fa Toyota e le PHEav BYD... non mi sembrano buoni presupposti per immaginare una crescita vigorosa. Parlo di solo mercato europeo.
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 18:41
Scusa ma, sai quanti modelli solo il marchio Fiat oggi ha a listino? Da come parli sembra come se fossi rimasto all'idea della gamma fiat con Panda, Punto e Bravo 1.2 fire e 1.3-1.6MJ
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 18:43
Aiutino, ne ha esattamente quanti ne ha VW come gamma di matrchio (ID) . Più facile di così non so proprio come agevolarti/aiutarti
Ritratto di ilariovs
29 maggio 2025 - 18:57
Anche ne avesse il doppio dei modelli non vorrebbe dire nulla. Volkswagen, in EU nel 2024, ha venduto 1,25mln di auto, piú di FIAT in tutto il mondo e considerando l'andamento (-11% FIAT in EU l'anno scorso e quest'anno pure peggio) c'è il fondato rischio che Volkswagen (come gruppo) arrivi con le sole BEV alle vendite globali di FIAT sommate tutte le motorizzazioni. Ma voglio vedere come si posizione il nuovo CEO, considerando che guiderà il 5° gruppo mondiale dopo Toyota, VAG, KIA e BYD. Anticipo già la notizia del sorpasso.
Ritratto di forfait
29 maggio 2025 - 19:02
Scusa, ma non ho capito il collegamento fra questo tuo ultimo, e invece la effettiva (lì sì) connessione fra il tuo precedente ---Quindi Stellantis si rifugerà in un mercato che nei prox 5 anni perderà una milionata di pezzi, in cui le ibride le fa Toyota e le PHEav BYD... --- con la mia annotazione che INVERO Fiat ha ben 5 modelli elettrici in gamma (altro che rifugiarsi nel NON bev, se guardiamo a cosa propone a listino)
Ritratto di ilariovs
29 maggio 2025 - 20:15
Ho letto io male il commento. Purtroppo però vale la regola di prima non basta avere i modelli. Devono essere concorrenziali o è come non averli. Che è esattamente quello che succede a Stellantis. Unica in top 25 eC3 (10ima), ben 8 (otto) pezzi avanti la Audi Q6... non so se rendo l'idea
Ritratto di Gordo88
29 maggio 2025 - 16:44
1
L' eredità lasciata da tavarello è desolante con vendite ridotte in europa e stati uniti, il titolo crollato in borsa e con marchi che invece di essere rilanciati vanno sempre peggio, per non parlare dei motori col puretech montato jn ognidove che manco i cinesi col 1.5 mitsubishi.. certo con le norme ue che impongono e strozzano il mercato farebbero desistere chiunque comunque auguro un grosso in bocca al lupo a Filosa, ne avrà bisogno..
Ritratto di Balzar
29 maggio 2025 - 16:46
Per me è la solita passerella di capi con l'espressione finta interessata e dispiaciuta guardati con disprezzo dai cassintegrati ormai arresi da così tanta incompetenza.
Ritratto di Il Bavarese
29 maggio 2025 - 16:49
Cambia i motori, Anto'!
Ritratto di IloveDR
29 maggio 2025 - 16:54
3
...ma è solo un Manley con un cognome latino, cosa può mai salvare!!! Tavares ha lavorato bene, a livello di prodotto, sia chiaro... ma è andato a scontrarsi con la politica vecchia e rattusa, con gli interessi degli azionisti stutunitensi, i grandi utili dell'era FCA e primi anni Stellantis erano dovuti a un prodotto buono ereditato dal fallimento Chrysler, ma ormai troppo vecchio per le sfide ecologiche del futuro...
Ritratto di Newcomer
29 maggio 2025 - 18:50
La transizione è il passato
Ritratto di AZ
29 maggio 2025 - 20:29
Vedremo. In bocca al lupo.
Ritratto di Ste1492
29 maggio 2025 - 21:34
Alla fine ci sarà il rischio che con queste imposizioni green e la concorrenza cinese senza particolari vincoli, l'industria europea di automobili sparirà.
Ritratto di Marcopazzo
30 maggio 2025 - 10:41
Le imposizioni green sono un problema solo se non le si sa sfruttare a favore. La concorrenza cinese, indiana o altro sarà sempre un problema se non ci si rimbocca le maniche per avere costi produttivi bassi in generale, soprattutto avendo un costo dell' energia per le industrie basso. Ho letto alcuni studi in cui il costo della produzione in Europa è influenzato più dal costo dell' energia che da quello della manodopera. Dunque se non si fa qualcosa di serio, non sparirà l'industria europea di automobili, ma sparirà l'industria europea.
Ritratto di otttoz
29 maggio 2025 - 21:43
solitamente i ceo devono fare un mucchio di soldi per se stessi e per gli azionisti andandosene con ricca liquidazione e lasciando in rovina l'azienda
Ritratto di Oxygenerator
30 maggio 2025 - 07:38
Ma è lo stesso articolo di anni fa per Tavares. Anche i contenuti, sono identici. Le foto no. Sono simili, ma il soggetto nuovo non ha la giacca. Fa piacere che dopo parecchi anni, le cose siano rimaste esattamente dov’erano. Agli inizi. E che gli stessi problemi, siano anche loro, rimasti identici. Per ultimo, “ mondo che va verso la transizione energetica “ . Ma va. Il mondo Stellantis ha un vecchio termico quasi unico, ed un elettrico non concorrenziale, spalmato su 15 marchi, poco concorrenziali, a loro volta. L’era dei dividendi stellari, sembra finita. Ah e vedo che permane la grande apprensione per le fabbriche sul suolo italico. O veramente pari pari, all’articolo di anni fa, su Tavares. Pari pari. Sono solo passati, inutilmente, anni.
Ritratto di nialex
30 maggio 2025 - 09:15
Diciamo che ha ereditato un gruppo quasi in rovina. Dove non c'è più fiducia dagli investitori per investire e creare qualcosa di buono in modo da ricominciare a vendere. Ma c'è solo interesse per avere utili subito. Si parla di automobili. Ci si impiega da 2 a 5 anni a progettare un buon prodotto e altri 5 per capire se sta avendo successo. Nel frattempo può solo cercare di contenere i danni
Ritratto di Anacleto verde
30 maggio 2025 - 11:50
Punteranno solo su catorci elettrici e falliranno. Come tutti. E' tutto scritto, lampante, solo e cret1ni imbec1illi euro-peisti green non si sono ancora accorti di nulla. Quando inizieranno a portare via le case forse, e dico forse, se ne accorgernno. Coglionass1
Ritratto di Vinbroken
30 maggio 2025 - 14:15
Tranquillo che sono già falliti da 60 anni, quando ancora non c'erano le bev e coi tuoi bei motori termici e con la m€rd@panda a listino; solo che li abbiamo tenuti aperti con i soldi dello stato
Ritratto di Merigo
30 maggio 2025 - 16:25
1
Benedetto Vigna AD di Ferrari è di Potenza mentre Antonio Filosa è nato a Castellamare di Stabia e cresciuto a Ostuni. Due ragazzi del profondo SUD cresciuti girando il mondo imparando, ed entrambi con un Curriculum mostruoso. Complimenti a John Elkann e ai Suoi "cacciatori". Ora più che mai Stellantis è sinonimo di FIAT, con buona pace dei francesi e dei tedeschi (che impedirono di vendere Opel a FCA per poi venderla a PSA). Azionista di gran lunga di maggioranza era ed è EXOR (14,4 %, cioè il doppio esatto del secondo Azionista, la Famiglia Peugeot con il 7,2%), John Elkann era ed è Presidente Operativo, e ora è Amministratore Delegato Antonio Filosa, italiano nominato all'unanimità dal CDA, Governo francese (terzo Azionista con il 6,2%) compreso che, dopo i danni causati da Tavarez, uomo PSA, se ne è stato zitto e muto. Dopo Sergio Marchionne grazie a cui FIAT diventò FCA, in questa multinazionale italo-franco-tedesco-americana ci sono nuovamente due italiani al comando!
Ritratto di 63 BULLDOZER
7 giugno 2025 - 19:14
E mi trovi d'accordo. Spero gli vengano lasciati gli opportuni margini di manovra per provare a riparare al disastro Tavares... Ci vorranno tempo, denari e pazienza.
Ritratto di Tfmedia
30 maggio 2025 - 16:30
2
Nulla di difficile, gli basterà portare i libri in tribunale...
Ritratto di Sepofa
31 maggio 2025 - 07:29
Per tornare a fare utili e vendere auto non ci resta che lasciare alle spalle la parentesi ambientalista, insensata ed inutile, dannosa per la stragrande maggioranza dei fatturati industriali. Sono stati investiti ingenti capitali in un settore già bocciato dal mercato, il consumatore sta pagando pesantemente le spese fatte su investimenti errati, aggiungi il vertiginoso aumento dell' energia in questi anni, la frittata è fatta.

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