NEWS

La Shell presenta le colonnine con la batteria

Pubblicato 09 marzo 2021

Grazie alla batteria integrata da 360 kWh queste nuove colonnine, nei momenti di picco della domanda, possono cedere energia alla rete stabilizzandola.

La Shell presenta le colonnine con la batteria

IN FORTE ESPANSIONE - La Shell, multinazionale operande nel settore petrolifero, nel corso degli ultimi anni ha diversificato i propri business. Alle normali pompe di benzina ha infatti affiancato le attività della divisione Shell Recharge, preposta alla fornitura di sistemi di ricarica come ad esempio le comuni colonnine. La Shell sta puntando fortemente sulla mobilità elettrica tanto che nella strategia recentemente annunciata punta a far crescere la sua rete globale di stazioni di ricarica portandola, entro il 2025, fino a 500.000.

COLONNINA CON BATTERIA - Fa parte di questo processo di crescita la nuova colonnina sviluppata con la collaborazione di Alfen, compagnia specialista nella distribuzione dell'elettricità, e installata presso la stazione Shell di Zaltbommel, nei Paesi Bassi (nella foto). Rispetto alle comuni colonnine questa include una batteria da 360 kWh che immagazzina elettricità per aumentare la capacità. Questa peculiarità consente agli utenti di utilizzare congiuntamente i due caricatori da 175 kW, senza quindi effettuare costosi aggiornamenti alla rete elettrica. Inoltre, grazie al sistema di batterie, le colonnine possono contribuire a stabilizzare la rete, poiché l’accumulatore è in grado di cedere energia nei momenti di picco della domanda. In questo caso sono inoltre previste ulteriori entrate economiche per la stazione di ricarica.



Aggiungi un commento
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 18:49
Il principio è interessante, ma mi sembra poco fattibile su larga scala, a meno che non vogliamo riempirci di batterie in ogni dove.
Ritratto di pikkoz
10 marzo 2021 - 17:57
Che io sappia pressoche' tutte le grandi stazioni di ricarica alta potenza come i Tesla Supercharger V3 e le Ionity da 175kW+ in su adottano batterie tampone che aiutano nei momenti di picco della domanda. Se ricordo bene il tesla Supercharger V3 di las vegas adotta una batteria di circa 170kWh. In genere sembra ci si limita ad uno o due centinaia di kwh , ma ci sono altre come ad esempio ad un paio di ore da dove vivodove hanno aperto una stazione di ricarica da 36 colonnine fino a 350kW e ci hanno installato una batteria da 6Megawatt/h che oltre che aiutare con i picchi di ricarica , fa guadagnare la societa' tramite compravendita dell energia (esubero dei pannelli solari della stazione e dell'energia notturna a basso costo) .
Ritratto di Giuliano Della Rovere
9 marzo 2021 - 19:38
Immagino che a tal scopo possano essere utilizzate le batterie delle macchine al fine di sfruttarne le capacità residue al termine del loro ciclo di utilizzo su strada. Riuso, insomma.
Ritratto di Check_mate
9 marzo 2021 - 19:40
Fra 10-15 anni magari si, oggi è ancora presto. Ma già se ne parla del riutilizzo degli accumulatori per auto in ambito domestico e l'idea è parecchio interessante.
Ritratto di Giuliopedrali
10 marzo 2021 - 09:44
S H E L L
Ritratto di lucios
10 marzo 2021 - 09:52
4
E se cominciano pure con le colonnine ad usare le batterie, la domanda è: c'è abbastanza materia prima per tutti? Al mondo ci sono 1,2 veicoli da sostituire in elettrico.
Ritratto di RubenC
10 marzo 2021 - 10:43
2
Per le colonnine si possono usare anche le batterie esauste delle auto, non servono batterie nuove. In ogni caso, non so se questa idea di Shell è una buona idea: forse potrebbe essere meglio implementare il V2G e usare per stabilizzare la rete direttamente gli accumulatori delle auto?