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Il simulatore di guida a realtà aumentata arriva nelle autoscuole

Pubblicato 25 marzo 2022

Il nuovo strumento didattico a realtà virtuale arriva nelle oltre 200 autoscuole ACI, che grazie a un visore VR fa vivere le sensazioni e le percezioni di trovarsi all’interno di un abitacolo.

Il simulatore di guida a realtà aumentata arriva nelle autoscuole

UN SIMULATORE UNICO NEL SUO GENERE - Se sul fronte del motorsport stanno trovando sempre più spazio gli Esport, ovvero campionati di livello professionistico organizzati su videogame, allo stesso modo anche la guida su strada si sta avvicinando sempre di più alle influenze del mondo digitale. Ne è un esempio Ready2go, il simulatore di guida a realtà aumentata che verrà presto installato in oltre 200 autoscuole ACI, uno strumento che sarà utilizzato per favorire l’insegnamento e l’apprendimento della tecnica di guida.

UN’ESPERIENZA IMMERSIVA - Grazie a un visore VR (a realtà aumentata) si vive davvero la sensazione di trovarsi all’interno di un abitacolo di un’auto, creando così uno scenario virtuale in cui si è totalmente immersi. Infatti, rispetto ai normali simulatori con display, la realtà digitale permette di condurre un veicolo in uno spazio virtuale ma con percezioni reali. Inoltre, tra i diversi scenari riprodotti si potrà scegliere tra quello urbano (sia diurno che notturno), autostradale e quello delle aree pratiche del centro di guida Sicura ACI-Sara del circuito di Vallelunga.

CARRATTERISITCHE TECNICHE - Ready2go come qualsiasi strumento digitale di oggi è aggiornabile per seguire i progressi tecnologici delle vetture di oggi e, quindi, impratichirsi con i nuovi sistemi di assistenza alla guida come gli ADAS. Passando alle caratteristiche tecniche, oltre al visore VR troviamo uno smartphone come “cervello” del sistema (e non un computer) oltre ovviamente a pedaliera e volante. Il telaio pesa 52 chilogrammi ed è smontabile e trasportabile, mentre l’istruttore può seguire l’allievo attraverso un tablet.



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Ritratto di Volpe bianca
25 marzo 2022 - 10:39
Si impara guidando in strada, non giocando. Se tiri sotto qualcuno non c'è un tasto per ricominciare come se nulla fosse, hai ammazzato una persona. Idiozia totale.
Ritratto di TheViking
25 marzo 2022 - 11:50
Onestamente non concordo. I simulatori fanno parte, almeno in fase iniziale, dei syllabus addestrativi in altri ambiti (aviazione, nautica, ecc.) da vari decenni. Ovvio che poi l'esperienza vera si fa in strada, nessuno lo mette in dubbio, ma è anche vero che al simulatore è possibile fare apprezzare, anche se in maniera limitata, scenari che sulla strada non è possibile provare (situazioni di perdite di aderenza, avarie varie, ecc.) che, di nuovo, non possono sostituire un corso di guida sicura fatto in pista in una macchina vera, ma possono quantomeno dare un'idea di come si debba reagire in determinate situazioni. Visti i costi relativamente bassi di queste tecnologie oggi, direi che sono un'utile aggiunta quantomeno nelle fasi di apprendimento iniziale.
Ritratto di MotorG
25 marzo 2022 - 21:32
2
Concordo al 100% , era ora che arrivasse altrove esistono da tanti anni ...
Ritratto di GianEnri
27 marzo 2022 - 11:09
@TheViking. Concordo pienamente. Penso anche io che come primo approccio alla guida sia ideale, specialmente per chi non abbia avuto una conoscenza fisica e mentale della dinamica di guida. D'altronde mi pare che anche i piloti degli aerei si addestrino con i simulatori. Non certo stanno giocando.
Ritratto di TheViking
27 marzo 2022 - 16:23
@GianEnri. I simulatori sono un passaggio fondamentale per l'addestramento di qualunque pilota, sia commerciale che militare. Per i piloti commerciali si fa addestramento di scenari particolari (tipo aeroporti in posizioni strane, oppure simulazione di avarie, tra l'altro ci si fanno anche esami periodici), per i piloti militari in certi casi, dopo essersi addestrati su altri aerei, il simulatore rappresenta l'ultimo step prima di salire sull'aereo vero (molti jet ad esempio non hanno più le versioni biposto da addestramento). Non basta certamente fare qualche decina di ore al simulatore per poi passare alla strada vera, ma basti pensare al fatto che si possono scegliere a piacimento orario (giorno/notte) condizioni ambientali (sole, nebbia, pioggia, neve... tutte cose che impattano su visibilità e aderenza) e, perché no, anche avarie o altri scenari (foratura di una gomma, tamponamenti, ecc.). Bisogna sorbirsi 25 mila tipi di studio delle precedenze con tram, passaggi a livello, autobus, con incroci a sette strade e senza un minimo di segnaletica... piuttosto farei provare a tutti cosa vuol dire guidare (virtualmente) in mezzo alla nebbia, di notte, e con l'auto che precede con gli antinebbia spenti ;)
Ritratto di Marcello7
28 marzo 2022 - 10:37
Concordo. Follia pura
Ritratto di preda
25 marzo 2022 - 15:18
Che comincino seriamente a fare scuola guida sul bagnato e sulla neve, non tutta solo teoria pensando solamente a prendere i soldi delle iscrizioni, quando piove ce' in giro la fiera delle faine
Ritratto di TheViking
27 marzo 2022 - 16:30
Che sarei anche d'accordo, ma serve che piove o nevichi... non è così scontato al giorno d'oggi in certe parti d'Italia. Io stesso non ricordo di aver mai fatto una lezione di scuola guida con la pioggia.
Ritratto di PONKIO 78
26 marzo 2022 - 07:02
Volpe: e perché non conosci Carmageddon un video gioco degli anni 90 dove se mettevi sotto i passanti erano punti, molti punti…. E comunque preferisco la PlayStation…. ;-) P.s.- caro Volpe ormai la gente guida a c@zo di cane, trenta anni fa c’era più rispetto per strada…
Ritratto di Volpe bianca
26 marzo 2022 - 10:49
@PONKIO 78, :-)))) concordo...