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Skoda: il futuro sarà elettrico e digitale

Pubblicato 24 giugno 2021

La Skoda punta a investire sull’internazionalizzazione e l’espansione del marchio, oltre che nell’elettrificazione, con almeno altri tre nuovi modelli a batteria nei prossimi anni e un mercato europeo con il 50-70% di Skoda a pile entro il 2030.

Skoda: il futuro sarà elettrico e digitale

UN DECENNIO DI TRASFORMAZIONI - Sarà un cammino tutto elettrico e digitale quello della Skoda da qui al 2030. Lo ha affermato Thomas Schäfer, l’amministratore delegato della casa ceca (nella foto), che ha posto l’accento anche sull’internazionalizzazione del marchio. La casa boema, infatti, vuole diventare uno dei primi cinque produttori di auto in Europa entro il 2030, e prevede di crescere fino a raggiungere la posizione di leader europeo in India, Russia e Nord Africa. 

La nuova strategia aziendale punta su tre forti pilastri, che il capo della Skoda ha chiamato Expand, Explore ed Engage. Il primo, Expand, risponde all’esigenza di espansione del marchio, principalmente attraverso uno sviluppo maggiore nei segmenti delle citycar e delle utilitarie, ampliando però l’offerta ad almeno altri tre modelli elettrici entro il 2030, che saranno tutti posizionati più in basso rispetto alla suv elettrica Enyaq iV, sia per il prezzo sia per le dimensioni. La casa boema punta in Europa a vendere il 50-70% dei suoi modelli con l’alimentazione elettrica, a seconda degli sviluppi del mercato. Un obiettivo che intende realizzare gradualmente, trasformando gli impianti di produzione cechi in un polo dell’elettro-mobilità.  

ELETTRIFICAZIONE DEGLI STABILIMENTI - Nello specifico, entro il 2030 verranno prodotti componenti per auto elettrificate e veicoli a batteria in tutti e tre gli stabilimenti boemi della Škoda: Mladá Boleslav, Kvasiny e Vrchlabí. Oggi, la Škoda produce batterie ad alta tensione da trazione per i modelli ibridi plug-in Superb iV e Octavia iV e per i modelli di altri marchi del Gruppo. All’inizio del prossimo anno, a Mladá Boleslav verrà lanciata la produzione dei sistemi di batteria per la Enyaq. Con il secondo pilastro Explore, la Skoda vuole anche conquistare nuovi mercati, come quello indiano, russo e nordafricano, che potrebbe portare le venditi globali a 1,5 milioni di unità l’anno. Da poco è cominciata la produzione del suv compatto Kushaq, il primo modello sviluppato per il mercato indiano, che a medio termine dovrebbe “sbarcare” anche in altri mercati emergenti.

CORRETTEZZA E SOSTENIBILITÀ - Infine, il terzo pilastro, Engage, porta la casa boema a impegnarsi a rendere più semplice e sostenibile l’utilizzo delle auto. Ogni cliente, ha affermato Thomas Schäfer, dovrà essere in grado di utilizzare una Skoda in modo intuitivo da subito. Uno dei primi progetti è il PowerPass (un servizio di ricarica alle colonnine che avviene attraverso un’app per smartphone e una tessera), che rende la ricarica di una vettura elettrica della Škoda semplice e comoda. È già disponibile in oltre 30 mercati e può essere utilizzato in più di 210.000 punti di ricarica in Europa.

Allo stesso tempo, anche l’acquisto di un’auto secondo la casa diventerà un’esperienza piacevole attraverso lo sviluppo della showroom virtuale, con la vendita online delle auto (l’obiettivo è quello di vendere via web una Skoda su cinque già nel 2025). Anche gli obiettivi ambientali sono diventati più severi, con l’intenzione di arrivare a una riduzione delle emissioni della flotta di oltre il 50% rispetto al 2020; mentre a partire dal 2030 gli stabilimenti della Repubblica Ceca e indiani saranno a “emissioni zero” di CO2. 



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Ritratto di Trattoretto
24 giugno 2021 - 19:03
Anche Skoda si accoda all'inevitabile. Ormai è chiaro che con la spinta del progresso tecnologico il motore 'elettrico non potrà che aumentare gli enormi vantaggi che già adesso offre dal punto di vista della efficienza, e le lacune (batterie e distribuzione) non potranno che essere colmate. Ormai le nubi cominciano a diradarsi e la strada del''elettrico si intravede sempre più sicura e vantaggiosa.
Ritratto di katayama
24 giugno 2021 - 19:16
@Trattoretto "si accoda" 'sta beata, scusami. Semmai è FCA che s'accoda, che s'è sempre "accodata", e pure malissimo, e dall'addio di Ghidella in poi, dall'arrivo del lumacone di Mediobanca in poi, non proprio l'altro ieri, insomma. Tu i cechi manco li conosci, ma nemmeno i tedeschi. E forse è meglio così.
Ritratto di Gasolone xv
24 giugno 2021 - 22:30
Ecco inizia a incamminarti su quella strada che poi arrivo
Ritratto di Adso da Melk
25 giugno 2021 - 12:28
si..si vai avanti tu con l elettrico. Io qualche mese fa ho comprato Focus ST line 1.6 diesel 120 CV. Full optional assetto sportivo..20km/l effettivi...con pochi euro vado dove voglio ..spedito quanto voglio e con aria condizionata accesa senza l ansia dell' autonomia residua.
Ritratto di RubenC
29 giugno 2021 - 14:24
2
Adso da Melk, fa un po' ridere il fatto che ostenti questo consumo pensando che sia basso: 20 km/l sono 500 Wh/km!!! Un'elettrica di pari categoria consumerebbe 140-180 Wh/km... Poi, il fatto che con pochi euro vai dove vuoi, è assai discutibile: a stima, io pagherò € 25-30 per fare quanti km tu fai con € 60-80...
Ritratto di katayama
24 giugno 2021 - 20:03
Mercato russo... Eh sì, i cechi fanno un sacco di soldi con quel mercato, in molti settori, l'automazione fra gli altri. E per un italiano che compra una macchina/linea dopo mille rotture di ca22o su praticamente tutto il ca22abile possibile ed immaginabile, c'è sempre un russo che se ne porta via una ventina senza battere ciglio. Non perché non sa quello che vuole, ma per il motivo esattamente contrario. Un po' d'autocritica ogni tanto, perdio, e ci farebbe tanto bene...