SOLDI BEN SPESI - L’agenzia per l’ambiente della California (CARB) ha ricevuto quest’estate l’ultima parte della somma che ancora aspettava dal gruppo Volkswagen, tenuta a pagarla dopo aver raggiunto un accordo in sede civile in relazione alla vicenda nota come Dieselgate (alcuni motori erano dotati di un sosftware che aritificosamente riduceva i livelli di ossidi di azoto durante i controlli). Il gruppo Volkswagen evita il processo, ma in cambio ha acconsentito di versare una somma molto elevata per metter fine con le autorità statunitensi alle vicenda sulle emissioni truccate di alcuni motori diesel. Una parte di questa somma è finita nei conti correnti dell’ente californiano CARB (California Air Resources Board), che spenderà i 153 milioni ricevuti a luglio per costruire un laboratorio di analisi sulle emissioni inquinanti.
CONTRO LE FRODI - Il centro verrà costruito a Riverside, vicino all’Università della California, e costerà in tutto 419 milioni di dollari. L’impianto servirà al CARB per effettuare test più affidabili e precisi di quelli organizzati finora: stando al sito internet Autonews, che ha intervistato la presidente del CARB, Mary Nichols, il centro sarà dotato di nuovi e affidabili macchinari per sventare le frodi messe in atto dai produttori e per misurare le emissioni di una vettura dopo anni di utilizzo nel mondo reale, diminuendo così le possibilità che i costruttori sviluppino marchingegni per superare le prove di omologazione destinati però a spegnersi con il passare del tempo. L’annuncio del nuovo centro arriva pochi giorni prima rispetto all’ampio progetto che la CARB dovrebbe illustrare nei prossimi giorni, destinato a penalizzare le auto tradizionali e favorire quelle ibride o elettriche, con l’obiettivo di farle raggiungere una quota del 40% sul totale delle auto vendute nel 2030.