DUE MODELLI PIÙ PICCOLI - Dopo l’annuncio dello scorso settembre (qui la news) di volere entrare nel mercato delle auto elettriche, la Dyson rilancia e inizia a programmare una gamma di vetture a batterie. Al primo modello che dovrebbe debuttare nel 2020 si aggiungerebbero altri due progetti per la realizzazione di altrettante vetture elettriche. L’auto dell’esordio sul mercato dovrebbe essere un veicolo di alto di gamma con una produzione inferiore alle 10.000 unità pensata soprattutto per mostrare lo stato dell’arte della tecnologia elettrica. Secondo indiscrezioni, il modello potrebbe adottare le batterie allo stato solido che garantirebbero maggiore durata e autonomia. Viceversa, con le due vetture successive il colosso inglese degli elettrodomestici punterebbe a volumi di mercato superiori, grazie ad auto più piccole, con tecnologia elettrica meno innovativa e prezzi più accessibili.
SI PRODURRANNO IN CINA? - James Dyson, proprietario dell’azienda, ha confermato l'investimento di più di 2 miliardi di sterline (circa 1,8 miliardi di euro) e di stare formando una squadra di oltre 400 ingegneri per il piano della mobilità elettrica. L’intento è pure di produrre i modelli in autonomia, ossia senza cercare alleanze con altre case automobilistiche o utilizzare le piattaforme dei costruttori di componenti come, ad esempio, quella di Bosch. Ancora incerta è, invece, la sede del futuro stabilimento di assemblaggio delle vetture. Lo sviluppo e la progettazione stanno avvenendo nel Regno Unito, ma per la produzione Dyson ha dichiarato di volere essere vicino ai fornitori di batterie per ragioni logistiche. Affermazioni che, suggeriscono gli esperti, possono indirizzare la creazione delle fabbriche in Cina, paese accogliente per le auto elettriche, con costi di produzione competitivi e dove la Dyson è già radicata sul mercato con i propri prodotti.

