TIPOLOGIA IN EROSIONE - Le ultime statistiche relative al mercato dell’auto in Italia - quelle del mese di maggio 2018 - registrano un forte calo delle vendite di station wagon: 12.779 contro 16.926 del maggio 2017, con una contrazione del 24%. La tendenza è in atto da tempo ma evidentemente sta accelerando, tant’è che da gennaio a maggio il calo è dell’11,9% con 61.586 esemplari immatricolati quest’anno contro i 69.877 nei cinque mesi del 2017. La quota di mercato a maggio è così stata del 6,4%, contro l’8,2% del maggio 2017. Nel periodo dei cinque mesi da gennaio i valori sono rispettivamente del 6,5% per il 2018 e del 7,3% per il 2017. Tale andamento è in sintonia con la tendenza che le station wagon hanno messo in evidenza un po’ dappertutto nel mondo. Un fenomeno che ha spinto la società di analisi di mercato Jato, specialista nel settore automobilistico, a compiere uno studio su come sta andando questa categoria di vetture. Sulla base dei risultati di mercato di 53 paesi lo studio mette in luce che dal 2002 al 2017 la domanda mondiale di station wagon è rimasta stabile attorno a 2,5 milioni di unità, mentre le vendite complessive di auto nel mondo sono aumentate del 72% nello stesso periodo.
VOCAZIONE EUROPEA - Il trend generale però non dice tutto. Il settore delle station wagon ha infatti la particolarità di avere un mercato distribuito in modo molto anomalo. L’Europa è al centro di questa anomalia: è infatti nel Vecchio Continente che viene venduto il 72% delle wagon vendute nel mondo. Soltanto il 9% quelle acquistate negli USA, altrettante le comprano i cinesi e il restante 10% finisce negli altri mercati del mondo. A sua volta le vendite europee non sono distribuite in modo omogeneo in tutti i paesi. Tutt’altro. La realtà più ricettiva è quella dei paesi scandinavi, dove che hanno assorbito il 12% delle SW vendute in Europa e tra le vendite registrate da gennaio a maggio il 23% è appunto relativo a station wagon (nel 2002 lo era il 32%). In termini di valori assoluti il mercato dove sono immatricolate più station wagon è comunque la Germania che assorbe il 37% delle auto di questo tipo vendute in Europa. La quota del mercato totale è del 19%.
DECLINO SÌ, MA… - Con questi numeri è inevitabile pensare che questo tipo di auto sia sul viale del tramonto, soppiantato dalle suv, che offrono analoghe capacità di trasporto ma hanno un design più accattivante o comunque più apprezzato. Non si possono però ignorare dei segnali che fanno pensare che la tendenza possa fermarsi, se non invertirsi. Il dato generale delle vendite globali: nel 2017 hanno registrato il volume più alto dal 2006, con un aumento del 5,7% rispetto al 2016. Ciò non vuole dire che c’è stato un aumento ovunque. L’incremento deriva dal fatto che a registrare un sensibile aumento per le wagon è stato il mercato cinese.
IN CINA UN AUMENTO SORPRENDENTE - Le statistiche 2017 delle vendite della Cina hanno infatti registrato 232.400 unità vendute, che significano un aumento del 329% nei confronti del 2016. Ciò anche se la quota di mercato è rimasta comunque molto contenuta: lo 0,9% del totale. Il dato si fa notare ancora di più nel momento che le vendite di station wagon hanno lamentato un calo dell’1,8% in Europa, il mercato d’elezione della categoria. Una controtendenza che la Jato spiega con l’arrivo di numerosi modelli nuovi che hanno incontrato un discreto consenso tra gli automobilisti cinesi. E le cronache dei nuovi arrivi induce a pensare che la tendenza potrebbe continuare, se non accentuarsi.
I MODELLI DELLA RISCOSSA? - Artefici del boom cinese delle station wagon sono stati modelli come la Mercedes Classe C, cresciuta del 748%, la Volkswagen C-Trek (448%), l’Audi A6 Avant (+446%), la Volkswagen Lavida (+252%). Accanto a questi modelli che evidentemente sono piaciuti, ce ne sono poi diversi altri che hanno incrementato a due cifre le loro vendite. Dunque, chissà, forse grazie al lontano oriente, forse per le giardinette non è ancora detta l’ultima parola.