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Stellantis-governo italiano: gli attriti continuano

Pubblicato 02 febbraio 2024

Non si ferma il botta e risposta a distanza tra il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, e i rappresentanti del governo. E tra i due litiganti ad avere la peggio potrebbero essere i lavoratori.

Stellantis-governo italiano: gli attriti continuano

CAPRO ESPIATORIO - Non sono bastati i più cospicui incentivi messi in campo dal governo per il 2024 (qui tutti i numeri), per appianare le tensioni tra l’esecutivo e Stellantis. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Carlos Tavares (nella foto sopra), ceo del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, è nuovamente andato all’attacco del governo: “L’Italia dovrebbe dare di più per proteggere i suoi posti di lavoro nel settore automobilistico anziché attaccare Stellantis per il fatto che produce meno nel nostro paese”, ha detto. Secondo Tavares, il governo avrebbe preso Stellantis come capro espiatorio “nel tentativo di evitare di assumersi la responsabilità per il fatto che se non si danno sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in l'Italia”.

CI DIANO DELLE QUOTE - Pronta la replica del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (nella foto sopra): “Se Tavares o altri ritengono che l'Italia debba fare come la Francia, che recentemente ha aumentato il proprio capitale sociale all'interno dell'azionariato di Stellantis, ce lo chiedano”. Il mese scorso la premier Giorgia Meloni aveva criticato Stellantis per gli sforzi volti a spostare la produzione automobilistica in paesi a basso costo. “La differenza tra noi e la Francia è che loro sono nel capitale sociale e noi no”, ha continuato Urso. L’equilibrio tra Italia e Francia nel consiglio di Stellantis è proprio uno dei punti di attrito: la Francia detiene il 6% delle azioni di Stellantis e ha anche rappresentanti nel consiglio di amministrazione, al contrario dell’Italia che non ha né quote ne rappresentanti.

SI GARANTISCA L’OCCUPAZIONE - Di questa guerra sono preoccupati i sindacati, in particolare per gli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano che sarebbero quelli più a rischio: “Non si possono dare soldi pubblici senza garanzie: ora risposte al paese. Chiediamo alla presidente del Consiglio un incontro urgente con l'amministratore delegato e le organizzazioni sindacali per garantire la produzione e l'occupazione nel nostro paese”, auspica Michele De Palma, segretario generale della FiomCgil.



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Ritratto di Blueyes
2 febbraio 2024 - 12:55
1
alla richiesta di una quota azionaria e posto in CdA Elkann aveva risposto piccato che gli stati entrano nelle aziende quando sono in crisi non quando vanno bene. Ottimo, splendido, allora utilizzate i vostri utili da capogiro per finanziarvi la ricerca sulle auto elettriche e basta col ricatto occupazionale che ha rotto dopo decenni. La chiusura di Mirafiori è già programmata in ogni caso, la maggior parte degli operai e impiegati andrà in pensione entro i prossimi 10-15 anni e non verrà sostituita, è tutta una commedia di chiagne e fotti quella che stanno recitando.
Ritratto di Spock66
2 febbraio 2024 - 13:16
Corretto, detto bene. Aggiungo un attore a questa commedia, il sindacato. Che a forza di spellarsi le mani ad applaudire tutti i governi di sinistra che si sono succeduti e che hanno permesso e anzi facilitato questo scempio dell'industria, solo adesso si "accorgono" del danno fatto (mentre sotto i governi Gentiloni e Letta quella di Stellantis la vendevano come una grande opportunita'). Poi tanto avviene tutto in sordina, perche' sono furbi, non licenziano in modo drammatico e socialmente vistoso, ma semplicemente non sostituiscono chi va in pensione o incentivano lautamente chi se ne va. Quindi nessun clamore sociale o giornalistico, ma poi i giovani si chiedono come mai non trovano lavoro..a si, certo, in Italia il problema e' "fascismo", e anche il "traffico" magari..
Ritratto di Sherburn
2 febbraio 2024 - 13:27
Ah aha, è vero, è il "tciaffico". Citazione azzeccatissima!
Ritratto di Volpe bianca
2 febbraio 2024 - 13:35
+1 con applauso. A tutti e due.
Ritratto di Blueyes
2 febbraio 2024 - 14:16
1
Letta chi, il francofono che insegna in Francia? Gentiloni non me lo nominare neanche, quello che quando era presidente del consiglio aveva tollerato e sminuito l'invasione di campo della polizia francese su territorio italiano...gli faceva comodo il voto della Francia per essere nominato commissario europeo e farsi la sua bella carriera. Schifosi. Ora forse avremmo anche un governo che potrebbe farsi valere se non fosse che ha in mano il due di briscola.
Ritratto di impala
2 febbraio 2024 - 15:40
... l'unico colpevole si chiama elkann, dopo la vittoria a Le mans per fare dimenticare, a posto, la vendita a peugeot di Fca, ormai vuole fare tornare la sede legale della Ferrari in Italia, sara il discorso della Meloni, o meglio un puo di propaganda per far vedere agli Italiani come lui è buono , e che a l'Italia ci pensa ... o forse no
Ritratto di max25661
5 febbraio 2024 - 10:09
E' esattamente cosi', adesso le auto elettriche gliele dobbiamo finanziare noi, ma roba da pazzi!!!
Ritratto di piero doc II
3 febbraio 2024 - 08:49
questa è bella. in riferimento alle richieste dei contadini la repubblica, quotidiano del rabbino fiat, titola "i privilegi non sono eterni". loro invece che pagano le tasse in olanda pretendono dall'italia ancora soldi con il solito ricatto occupazionale. sul tavolo del governo un piano incentivi che prevede una dotazione di 960 milioni (soldi nostri) per l’acquisto di auto "ecosostenibili". quindi se da una parte il governo di 'sovranisti' pianifica la svendita di aziende virtuose come poste, ferrovie, eni per raccimolare 20 mld in 3 anni (una goccia nel mare del debito pubblico), dall'altra si continua a regalare soldi per un progetto palesemente fallimentare chiamato auto elettrica, con la balla della co2.
Ritratto di Ilmarchesino
4 febbraio 2024 - 00:47
3
Io aiuterei fiat sooo se si impegnasse a mantenere il termico fino al 2035. Termico costruito interamente in Italia e nn Polonia ed affini
Ritratto di Gordo88
2 febbraio 2024 - 13:20
1
Lo viene a dire dopo che il governo ha varato un piano di incentivi da mille e una notte, proprio una faccia da cxlo.. come gli Agnelli-elkann gli hanno venduto fca
Ritratto di Quello la
2 febbraio 2024 - 14:02
Si, però, caro Gordo, anche tu: non puoi scrivere nella stessa frase Fca e cxlo…
Ritratto di Edo-R
2 febbraio 2024 - 14:30
:-))
Ritratto di Gordo88
2 febbraio 2024 - 16:07
1
Grande quello la..:)
Ritratto di Volpe bianca
2 febbraio 2024 - 13:22
Stellantis sta a Fca come l'Ue sta all'Italia. Equazione perfetta, fregatura assicurata. Tavares ancora ad elemosinare sussidi... che pena.
Ritratto di Oxygenerator
2 febbraio 2024 - 13:27
Siamo destinati a perdere anche queste quattro fabbriche rimaste ? Vabbè che in Italia basta la panda…….
Ritratto di markb
2 febbraio 2024 - 15:43
si sa da vent'anni
Ritratto di Mc9
4 febbraio 2024 - 08:40
Ora basta anche la Ypsilon, che costa più di una Tesla offrendo la metà. Per fortuna che è prodotta in Ital.. Ah no
Ritratto di erresseste
2 febbraio 2024 - 13:33
A Carnevale mi vesto da Tavares, ogni scherzo vales
Ritratto di Volpe bianca
2 febbraio 2024 - 13:54
Non dimenticare il naso rosso e la lingua di menelik, sono fondamentali x il personaggio :-)))
Ritratto di 19andrea81
2 febbraio 2024 - 13:34
Potrebbero? Ahahahah
Ritratto di BZ808
2 febbraio 2024 - 13:39
Ma i "fiattari" di una volta... quelli che Stellantis è italiana... che avrebbe investito in Italia... che non chiedeva nulla allo stato che non avrebbe reinvestito nel belpaese... che Magneti Marelli era una zavorra... che non si poteva fare una nuova Punto perché le seg. B non vendono... che l'elettrico non avrà mai futuro... che hanno fatto bene a chiudere Termini Imerese tanto l'occupazione sarebbe decollata col "polo del lusso"... che marchionne era il miglior dirigente nell'universo mondo... ecc... che fine hanno fatto!?!
Ritratto di marcoveneto
2 febbraio 2024 - 13:56
Hanno preso una Dr per restare fedeli all'Italia =)
Ritratto di BZ808
2 febbraio 2024 - 14:13
X-)))
Ritratto di Sherburn
2 febbraio 2024 - 15:02
Io ero un fiattaro, ma Marchionne mi era simpatico come un'ape incastrata nei pantaloni. Non rifare la Punto fu una follia, oppure un pre-accordo per non ostacolare altri progetti della controparte. Guardo in giro, e vedo un mare di C3, Clio, 208, Corsa, Sandero, Lancia Y attuale, Polo. Mi pare evidente che la non-Punto fu un regalo, una offerta votiva.
Ritratto di impala
2 febbraio 2024 - 19:11
.... parole sante !
Ritratto di BZ808
2 febbraio 2024 - 19:43
Straquoto!
Ritratto di giocchan
2 febbraio 2024 - 15:55
Il problema delle segmento B erano i margini di guadagno troppo risicati. Probabilmente Marchionne non "vedeva" un futuro dove poteva vendere a 18k il modello base della Punto...
Ritratto di Gordo88
2 febbraio 2024 - 16:13
1
Balle visto che tutti i grossi gruppi le propongono.. ma io non ce l' ho con Marchionne che non penso avrebbe mai accettato jna svendita tale di fca ai francesi
Ritratto di BZ808
2 febbraio 2024 - 19:42
Fu il maglioncinato a ridurre l'ex gruppo FIAT a una scatola vuota contenente solo azioni...
Ritratto di BZ808
2 febbraio 2024 - 19:42
Il maglioncinato non vedeva nulla del futuro dell'auto...
Ritratto di giocchan
2 febbraio 2024 - 20:00
Lungi da me difendere Marchionne... però il rilancio di Alfa è roba sua (rilancio che non è certo venuto benissimo, ma perlomeno siamo andati avanti dalle classiche Fiat ricarrozzate)
Ritratto di BZ808
2 febbraio 2024 - 21:22
Rilan...ahahah! Rilanc...ahahah!!! Rilanci...ahahahahah!!! Scusa, non ce la faccio a riscriverlo, mi scappa troppo da ridere... X-)))
Ritratto di Hondista99
3 febbraio 2024 - 10:19
Che poi ci aveva visto benissimo, basta guardare la Ford che ha detto addio alla Fiesta, praticamente la regina delle utilitarie scomparsa da un giorno all'altro.
Ritratto di BZ808
3 febbraio 2024 - 10:42
Bisognerebbe dirlo alle varie Sandero, 208, Clio, Yaris, Corsa, C3, ecc. che sono ancora a listino e vendono molto bene in UE... ma pure alle FIAT latinoamericane Argo e Cronos... ;-)
Ritratto di Hondista99
3 febbraio 2024 - 10:48
Tutte figlie di uno stesso mercato, quello europeo (e perlopiù francese). Ma alla fine basta vedere i prezzi per non acquistare un'utilitaria, vederle oltre i 20k€ é un qualcosa di aberrante. L'unica sensata è la Sandero
Ritratto di BZ808
3 febbraio 2024 - 12:56
La Punto dove era venduta? In UE! Ma ora, cosa ci rimane da acquistare!?! Le seg. A sono quasi scomparse... le seg. C costano ancora di più... abbonamento ai mezzi pubblici, ombrello e monopattino?
Ritratto di Sherburn
3 febbraio 2024 - 18:03
Il fatto è che non è solo una questione di spesa per l'acquisto. A molti la macchina grande non serve. Famiglie con figlio unico o senza figli, e single, che ci fanno con una segmento C? Ad alcuni manco entra in garage, se l'auto è troppo grande. Se alcune case automobilistiche non ci marginano è perché non sanno lavorare. Giapponesi e Coreane continuano a produrle, e non lo fanno in perdita. Forse hanno limitato lo spazio di manovra di chi capisce solo di finanza e niente di auto e di società. La percentuale di sociopatici è stranamente più alta tra chi si occupa di finanza e siede nei cda. (Cit. Robert D. Hare "Snakes in suites").
Ritratto di BZ808
3 febbraio 2024 - 19:08
Quoto!
Ritratto di Mc9
4 febbraio 2024 - 08:48
208 da preventivo di settimana scorsa proposta a 20k (sì, 20.000€) con incentivi e sconto perché il prezzo base era 25k. Potevano fare la stessa con la Punto ma evidentemente non c'era spazio per l'Italia per proporre Punto, Panda e Ypsilon assieme a prezzi da segmento C. Non siamo certo i francesi
Ritratto di BZ808
4 febbraio 2024 - 10:44
Quando al maglioncinato proponevano di investire, progettare, programmare, evolvere, ecc. gli veniva l'orticaria! Meglio far lavorare il reparto "matite e pennarelli" dando loro i campionari di tessuti e colori per creare le millemila serie speciali di Panda, 500 e Ypsilon...
Ritratto di SAUZER1975
2 febbraio 2024 - 13:54
Elemosinano soldi con il ricatto. Ma era già nell'aria anni fa che prima o poi avrebbero chiuso le fabbriche in Italia spostare la produzione in Francia questa è solo una scusa per attuarne il piano. Francesi colonizzatori
Ritratto di giocchan
2 febbraio 2024 - 16:00
Se Stellantis potesse farebbe ciaone anche alla Francia, e sposterebbe tutto nell'est europa. Non può solo perchè il governo si è messo di traverso... esattamente quello che fa la Germania con Volkswagen, ecc... Purtroppo Stellantis è liberissima di mandare "a esaurimento scorte" il personale degli stabilimenti italiani, per poi chiudere gli stessi e rivenderli... siamo in europa, puoi delocalizzare la manodopera dove vuoi.
Ritratto di stefbule
2 febbraio 2024 - 13:58
12
Bene il governo a non dar retta a questo piagniucolone sempre a caccia di sovvenzioni. Cambiate auto che le mild hybrid fanno ridere (come la cinghia a bagno d'olio) che il resto del mondo auto sta andando avanti e voi siete sempre a rimorchio.
Ritratto di Venom73
2 febbraio 2024 - 14:17
Senza vergogna!
Ritratto di preda
2 febbraio 2024 - 14:43
Quando scappa il porcello, si chiude lo stabiello
Ritratto di probus78
2 febbraio 2024 - 15:01
I francesi comandano, come è giusto che sia. Faranno grande Stellantis e alla fine qualche rimasuglio lo lasceranno anche a noi.
Ritratto di Sherburn
2 febbraio 2024 - 15:10
Magari fabbriche di volanti o pomelli del cambio. Ah già, niente cambio. Vabbè, volanti. Volanti e tappetini.
Ritratto di Lorenz99
2 febbraio 2024 - 15:57
CHE BELLO SAREBBE AVERE UN PREMIER, CHE COME FECE CRAXI A SIGONELLA, DIMOSTRI CHR IL NS.PAESE HA GLI ATTRIBUTI E NON HA PAURA DI NESSUNO. UN BEL DECRTEO LEGGE CON INCENTIVI E DECONTRIBUZIONE PER CHI VENGA A PRODURRE AUTO, NEL RAGGIO DI 60 KM DA MIRAFIORI O POMIGLIANO,CON VINCOLO DI ASSUNZIONE DEGLI EX DIPENDENTI (ANZI CASSAINTEGRATI) STELLANTIS. E COSÌ VEDIAMO SE QUESTI DI AMSTERDAM VENGONO ANCORA A RICATTARCI E UMILIARCI. MA LA REALTÀ LA CONOSCIAMO BENE. L'ITALIA NON CONTA NIENTE. QUESTO TAVARES, CHE NON SA FARE MOTORI NÉ AUTO A PREZZO COMPETITIVO PRETENDE,COME COSA DOVUTA, SUSSIDI DA UNO STATO A CUI NON PAGA NEMMENO LE TASSE. TRA POCO QUESTO SPUTA IN FACCIA PURE A MATTARELLA...CHE PERSONAGGIO. GIANNI AGNELLI NON AVREBBE TOLLERATO UNO COSÌ SQUALLIDO, ANCHE NELL'ELEMOSINRE CI VUOLE STILE.
Ritratto di andi9
2 febbraio 2024 - 16:19
la follia dell'elettrico a tutti i costi comincia a fare danni incalcolabili economici in termini di produzione, posti di lavoro, e se l'Europa dopo le elezioni non farà un serio passo indietro causerà la catastrofe economica
Ritratto di Sherburn
2 febbraio 2024 - 18:03
Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. Temo si debba arrivare alla completa deindustrializzazione con annesso immobilità delle persone, e raggiungere un tonfo economico abbastanza robusto da svegliare l'opinione pubblica. Provi ad accennare a questo problema (un continente senza auto, perchè è questo che si intravede) e vedrà che a parte quattro matti nei blog di auto, l'argomento non interessa. C'è Netflix, Sanremo, Alexa, i disperati in bici che ti portano il poke o la pizza, che si vuole di più dalla vita? Quando, invece di ordinare con una app perchè non potrà più, lo sveglione medio andrà a cercare qualche cosa che vola o striscia o zampetta da mettere in pentola, allora magari si potrà accennare all'argomento e vedere se interessa. Ma occorrono almeno due pasti saltati consecutivi per ottenere attenzione.
Ritratto di IloveDR
2 febbraio 2024 - 16:50
3
sono sempre critico nei confronti di Tavares e Stellantis, ma in questo caso non posso che esprimere la mia solidarietà verso l'AD per gli attacchi che sta ricevendo dal governo italiano e dal ministro ignorante urso... questo un giorno si è svegliato e ha iniziato a chiedere un aumento di produzione di automobili in italia, naturalmente ha ricevuto un niet perché non stiamo qua a farcire i pasticcini, e con metodi tipicamente italiani e fascisti sta girando tutto in caciara... il problema delle fabbriche Fiat in grave sottoproduzione è vecchia di più di 10 anni, Marchionne non ha mai investito in nuovi pianali elettrificabili per le piccole cilindrate che sono quelle che fanno alti numeri, perché ha sempre lavorato per fondersi con un altro Grande Gruppo Automobilistico, lui aspirava a GM e ai mercati americani principalmente... oggi la situazione è questa,... FCA che nel frattempo si era ridotta in una scatola vuota e in prospettiva di una totale elettrificazione delle gamme si è trovata costretta a fondersi con PSA che almeno qualche pianale elettrificabile lo aveva e una posizione di forza sui mercati europei...oggi ci ritroviamo con un governo di incompetenti che si rivestono di orgoglio italiano, aggredendo Tavares che nel frattempo aveva pure ceduto in anticipo i fondi ricevuti dai governi italiani prima della fusione...gli italiani sempre pronti a scaricare le colpe sugli altri, sui francesi, sui portoghesi, adesso vogliono un altro gruppo automobilistico ad impegnarsi sul suolo italico, quelli che potrebbero farlo sono i cinesi, ma la selfista meloni ha già rinunciato alla via della seta e poi con questi metodi da cafoni che avete in italia chi volete che venga qui a fare i suoi investimenti...cercate di abbassare la cresta, che mussolini e mattei non esistono più loro e quei periodi di grande espansionismo, e cercate di rispettare gli altri popoli, che adesso so azzi amari, l'italia non ha più le forze per dettare legge, vedi il disastro Ilva di Taranto...
Ritratto di Venom73
2 febbraio 2024 - 20:50
Un bel minestrone sconclusionato di qualunquismo sfrenato (in termini di contenuto e lunghezza). Complimenti. Poi stupiamoci se spuntano i Tavares a pensare di taglieggiare impunemente un intero paese….
Ritratto di IloveDR
3 febbraio 2024 - 10:30
3
vi stanno ingozzando di becero nazionalismo, incolpando gli ultimi arrivati che hanno trovato una scatola vuota, dovete informarvi come si è arrivati a questa situazione delle fabbriche italiane di Fiat... se avete capacità di capire, ma ho seri dubbi!!!
Ritratto di Flynn
3 febbraio 2024 - 13:05
2
Sono d'accordo. Che l'industria italiana delle mass market sia in grosso affanno da anni non lo scopriamo certo oggi con Tavares.
Ritratto di Venom73
3 febbraio 2024 - 14:32
Se non fosse stata l’intuizione di Marchionne di acquisire Chrisler (o come si scrive) la Fiat sarebbe morta già da diversi anni. Sviluppo prodotto zero, irrilevante sul piano internazionale e con quote di mercato in drastica riduzione anche in Italia. Incapacità manageriale con scelte strategiche sbagliate, prodotti tutt’altro che all’avanguardia con problemi di affidabilità imbarazzanti (e con PSA vanno pure peggio…). Una società che vende Panda, nemmeno fatte in Italia…ma mi spiegate perché uno dovrebbe dare soldi a un aberrante carrozzone del genere? Lì ci vanno i soldi delle mie tasse e mi fa rodere il chicchero un bel po’. Non so se voi le pagate per capire quello che dico… Già è stata fatta una tavanata galattica con Alitalia, continuiamo così che andiamo forte!!!! Aprite gli occhi!!!!!!!!
Ritratto di Mauve
3 febbraio 2024 - 20:06
Sottoscrivo pure le virgole, Marchionne e lo speculatore di exor, avevano già da qualche anno tirato i remi in barca a livello di sviluppo industriale pensando solo a rendere il più appetibile possibile la vendita. Resta il fatto che Marchionne non avrebbe mai venduto a PSA, semplicemente perché sapeva che a livello industriale sarebbe stato come è una accozzaglia di marchi con auto cloni, e perché sapeva che con dentro lo stato francese si sarebbe creati profondi disequilibri. Ma lo speculatore pur di vendere ha rovinato il nostro comparto auto. In questi giorni tra le tante cavolate che sto sentendo a tutti i livelli tra politici sindacalisti ecc....l' unico che ha detto una cosa saggia è stato Giorgetti quando allo domanda di cosa pensasse di fare entrare lo stato italiano nel capitale di Stellantis ha detto meglio entrare in Ferrari. Ha capito che è tardi per Stellantis e rischia di esserlo per Ferrari.
Ritratto di Volandr
2 febbraio 2024 - 17:46
La vedo brutta. Ci sono i presupposti per spostare tutto o quasi in Francia.
Ritratto di Nathanrusso
2 febbraio 2024 - 17:49
Nonostante quello che hanno voluto far credere in Italia è stata la “Francia” che ha comprato italiano e non “l’Italia” che ha comprato francese. Dispiace per i lavoratori italiani che dopo mille promesse rischieranno di rimanere a casa.
Ritratto di Tistiro
2 febbraio 2024 - 18:18
Spero vivamente che dopo questa tornata di incentivi la si faccia finita di sovvenzionare aziende estere. È una roba ridicola per non dire tragica. Fossi un governante quantomeno mediocre stenderei tappeti rossi ai cinesi anche per vedere l effetto che fa. Investirei per loro ovviamente con garanzie di produzione...poi vorrei vedere la faccia di melma di tavares....
Ritratto di Mbutu
2 febbraio 2024 - 18:39
Già gli hanno fatto gli incentivi sotto dettatura, non ho capito cosa vogliono ancora. Un minimo di decenza.
Ritratto di jackwalesan
2 febbraio 2024 - 19:32
Anche sulla morte improvvisa di Marchionne ci sono molti dubbi e sospetti. Cherchez la France
Ritratto di Mc9
4 febbraio 2024 - 08:57
Un tumore al pancreas non lo puoi provocare con sostanze avvelenando. Potresti farlo per altri tumori causati da radiazioni (leucemia e glioblastoma del cervello per esempio), come accaduto in Russia. La vita assurdamente stressante che faceva sarebbe potuta essere la causa (ben più stressante di chiunque di noi), fattori genetico anche e comunque aveva più di 60 anni
Ritratto di jackwalesan
6 febbraio 2024 - 19:24
Vedo che A Volante è letto anche da oncologi con specializzazione in pancreas ed insulina
Ritratto di Rav
2 febbraio 2024 - 19:39
4
Ognuno dei due gioca la sua partita, il problema è l'Europa che col suo modo scellerato di prendere decisioni sulla base di slogan senza invece pensare e approfondire gli effetti si da la zappa sui piedi da sola. Per forza che a rimetterci sono i lavoratori ma in realtà a rimetterci sono tutti quanti per la filiera, i sussidi e altro. È evidente che senza sussidi le auto elettriche non si vendano, è miope voler vendere solo quelle. Il problema è che con ste cavolate si troveranno, dopo le prossime elezioni, ad una brusca inversione di tendenza che non farà altrettanto bene a nessuno. Invece di pensare e peoseguire con un piano ben ponderato, studiato e che porti a qualcosa di buono.
Ritratto di Road Runner Superbird
2 febbraio 2024 - 21:21
Andassero via una volta per tutte, il tempo di organizzare le buone uscite del personale indeterminato. Come è avvenuto in altri paesi sviluppati. L'industria automobilistica non è nemmeno un assetto fondamentale per il paese, Stellantis è un'azienda privata che produce beni di consumo in libero mercato. In Italia l'industria automobilistica che conta e che ancora è un'eccellenza, è quella della motor valley. Chissene di una Fiat basata su una Peugeot (e con motori discutibili) e prodotta in Spagna. I fornitori diversificano e guardano altri gruppi, conosco un'azienda locale che produce per Volkswagen, BMW, Volvo, di Fiat non fa nulla. La Fiat italiana, FCA, è morta con Marchionne.
Ritratto di Marcorder
2 febbraio 2024 - 21:28
Tavares ha proprio pisciato fuori dal vaso a sto giro ... bel c...ne
Ritratto di Illuca
2 febbraio 2024 - 21:30
Alla fine paga sempre pantalone. Chiudiamo tutto una volta per tutte, e smettiamola con questo tira e molla. Alla fine Stellantis ci sta ricattando
Ritratto di Fabry79
3 febbraio 2024 - 10:02
2
Che tristezza sarebbe vedere Torino senza uno stabilimento automobilistico, è un pò come se a Ivrea chiudesse Olivetti, ad Arese l'Alfa Romeo, piuttosto che Mivar delle TV, magari gli stabilimenti Fiat di Termini Imerese, Rivalta, Desio, ecc. Oppure è già troppo tardi?
Ritratto di John V
3 febbraio 2024 - 16:28
Le storie a lieto fine, quelle belle.
Ritratto di LINARRoma
3 febbraio 2024 - 16:34
Scusate basta rompere l'accordo e rientrare in possesso della Fca. matrimoni falliti: mercedes Chrysler , volvo-renault, bmw-rover; fiat-general motors; volvo-ford e tanti altri
Ritratto di Mauve
3 febbraio 2024 - 20:20
È """""""leggermente""""""" più complicato di quanto sembra
Ritratto di Tony Catrame
3 febbraio 2024 - 17:21
Occorre valutare seriamente l'opportunità di chiudere l'industria automobilistica in un paese culturalmente e civilmente arretrato come l'Italia in cui ci sono alternative economiche più promettenti e sostenibili, come il turismo, la moda e lo spettacolo. L'Italia ha una cultura ricca e un'industria turistica, della moda o dello spettacolo con buone prospettive di sviluppo ed è logico pertanto capitalizzare queste risorse locali anziché continuare a investire in un settore come l'industria automobilistica che richiede competenze più evolute e comunque diverse. Investire nel turismo potrebbe consentire all'Italia di promuovere e proteggere il suo patrimonio culturale unico. Questo non solo contribuirebbe a preservare l'eredità del paese, ma potrebbe anche generare reddito attraverso forme di turismo di matrice storica e culturale. Ulteriormente, moda e spettacolo possono essere veicoli per esportare l'identità culturale dell'Italia a livello internazionale, generando in questo modo un autentico circolo virtuoso. A differenza dell'industria automobilistica, il turismo, la moda e lo spettacolo possono essere settori più sostenibili dal punto di vista delle competenze richieste, primariamente per via della loro intriseca minore complessità. Proprio per questa ragione, settori come turismo, moda e spettacolo possono offrire opportunità economiche più inclusive rispetto all'industria automobilistica, che inevitabilmente richiede investimenti massicci, approccio rigoroso e, per quanto sopra, competenze specifiche. Questi altri settori possono invece coinvolgere vasti strati di competenze diverse: dagli artigiani locali, agli artisti, agli operatori della comunicazione in genere, agli operatori a vario titolo coinvolti nella ricettività turistica, ecc. In sintesi, se un paese culturalmente e civilmente arretrato ha alternative economiche più promettenti e sostenibili rispetto all'industria automobilistica, è del tutto ragionevole considerare la chiusura di quest'ultima e il reinvestimento delle risorse in settori come il turismo, la moda e lo spettacolo. Gli impatti sociali ed economici di tale decisione sono da considerarsi unicamente in un'ottica di lungo termine, pena la compromissione d'un cambiamento sistemico scevro da significativi attriti fra le parti sociali. Non si rende quindi necessaria l'adozione di misure volte a mitigare eventuali conseguenze negative, come la perdita di posti di lavoro e la contestuale e necessaria transizione verso competenze differenti, peraltro già diffusamente in atto nonché risultato di decenni di cambiamenti socio-culturali progressivamente posti in essere. Mercato del lavoro ed economia reale, notevolmente ridimensionata com'è naturale attendersi, si adegueranno in accordo a logiche e dinamiche del tutto spontanee, sarà sufficiente dettarne le direzioni ed esse le seguiranno di conseguenza, senza opporre resistenze di rilievo, per quanto sopra.
Ritratto di Sherburn
3 febbraio 2024 - 18:13
Ma a me vedere ingegneri meccanici, designer, periti, operai specializzati di tutta la filiera in giro a fare street food, camerieri, maschere di teatro, guide turistiche, saltimbanchi... mette tristezza. Ed è l'anticamera del ritorno all'agro silvo pastorale. "Come passare da nazione industrializzata a landa di ovini e pastori, bovini e mandriani, e relativo contorno di faide, in quattro rapide mosse. Istruzioni per governi illuminati".
Ritratto di Tony Catrame
3 febbraio 2024 - 18:42
Loro la pensano così, non vanno certo per il sottile, non ce n'è forse nemmeno bisogno. Io riporto e basta, riporto quello che mi sembra di capire, così come viene al momento, quello che forse però si dovrebbe capire tutti a questo punto. Però poi ci s'angoscia, vedi? La smetto dai, e chi vivrà vedrà. Comunque non li fermi, odio essere fatalista, mai stato, ma coi mezzi che hanno, coi servi che hanno, figurati.
Ritratto di dkc powered
3 febbraio 2024 - 18:00
però sempre con le minacce...ci sono mica solo loro a produrre auto...la tesla vuole aprire un'azienda in europa?sarebbe bello sostituirla con lei....almeno aziende curate non ci mangiano sul prodotto...è mica sempre colpa dello stato o nostra se non curi l'azienda...hanno sbagliato tutto loro...gli altri sono solo profittatori...basta jolly....speriamo che in quegli stabilimenti ci producano auto cinesi anche, in italia...che me frega....bastano ci lavoriamo noi...tanto ormai è tutta storia passata
Ritratto di Newcomer
3 febbraio 2024 - 20:10
Un veicolo elettrico non lo vorremmo nemmeno gratis. A meno che non sia di quelli Peg Perego per i bambini
Ritratto di CR1
4 febbraio 2024 - 06:07
SE chiudono tutti gli stabilimenti italiani saremo il PRIMO paese ad avere persone a spasso , perché ? nelle fabbriche già prima del '35 ci lavoreranno i robot tesla boat o gli atlas o quelli della bmw o altri . Forse entro quella data di sostituzione noi saremo avanti nello sport 60milioni di persone attive , medaglie a non finire e gli altri stati pieni di ex operai depressi
Ritratto di 1995
4 febbraio 2024 - 08:04
Stellantis ha la sede in Olanda, quindi non paga le tasse all’Italia. Se dovesse minacciare di andarsene credo che molti italiani compreranno auto cinesi . Sarebbe un occasione per l’Ahera di fabbricare anche delle auto a costi più accessibili.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
5 febbraio 2024 - 07:59
E dalla riva del fiume dove mi sono seduto ad aspettare, ecco che arrivano galleggiando a faccia in giu le prime vittime dell'elettrificazione forzata... gli operai stellantis - e siamo solo all'inizio
Ritratto di Rush
5 febbraio 2024 - 11:02
Ma che gliene frega a Tavares (Elkan / Stellantis) di stare in Italia… se poi l’intento futuro è (stando a quanto scrivono stamane i giornali) di comprarsi/fondersi con Renault o Ford o altro gruppo… gli stabilimenti li hanno già… l’aiuto del governo francese anche… quindi di che parliamo ?… stanno cercando forse aiuti economici in giro qua e là per andare a fare shopping ?… si vede che i circa 27 miliardi che hanno in cassa non bastano…
Ritratto di Jimgoose
5 febbraio 2024 - 14:11
Direi che l'aquirente di fiat cerca ancora oggi auto pratiche piccole e poco costose,loro stanno proponendo tutt'altro e visto che non intendono nemmeno dare al paese il tornaconto dell'occupazione ed anzi hanno l'arroganza di pretendere incentivi e denari pubblici come se fossero gli anni del lingotto e mirafiori,raccolgano i loro stracci e si tolgano dalle scatole definitivamente
Ritratto di palazzello
6 febbraio 2024 - 08:38
per una volta sono d'accordo con meloni: perché aiutare chi delocalizza??? tanto di interpellare la cassaintegrazione lo farà a prescindere!!! chi delocalizza deve essere penalizzato perché deve essere consapevole che toglie risorse al proprio paese e non si usi con sfacciataggine la scusa del rischio posti di lavoro!!!!! la penalizzazione deve essere condivisa da tutti i paesi però...cosa difficile!!!
Ritratto di Snom 320
6 febbraio 2024 - 10:42
Ma di cosa si lamenta il popolo italiano?? Ha sempre schifato l'industria automobilistica italiana. Troppo popolare e poco chic. Ricordava troppo l'Italia dei genitori e dei nonni contadini. Lo sfigato dipendente pubblico poteva permettersi la Fiat, noi cresciti negli anni 80, siamo tutti lavoratori privati e imprenditori di successo che per dimostrare di essere arrivati devono comprare Audi o al limite, per sembrare alternativi, qualche Koreana o Giapponese.

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