IL BASTONE E LA CAROTA - Continua il rapporto conflittuale tra Stellantis e il governo italiano, fatto di riavvicinamenti e nuovi strappi quasi senza soluzione di continuità. Nelle sue ultime dichiarazioni, il ceo Carlos Tavares (nella foto) ha usato decisamente più il bastone della carota, avvertendo l’esecutivo che le operazioni del gruppo automobilistico potrebbero essere influenzate dalle strategie del governo sull’arrivo in Italia di un nuovo costruttore di automobili: “Se qualcuno volesse introdurre la concorrenza cinese, sarebbe responsabile delle decisioni impopolari che potrebbero essere prese”, ha detto senza mezzi termini il capo di Stellantis. Di fatto, il manager portoghese ha marchiato il territorio, lasciando intendere che l’impegno dell’azienda nel nostro paese può variare in base alle mosse del governo.
SGUARDO A ORIENTE - Non è un segreto che la premier Giorgia Meloni e i suoi ministri, in particolare quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, puntano a convincere un costruttore straniero realizzare uno stabilimento in Italia in modo da aumentare il numero di auto prodotte nel nostro paese. Si parla anche della Tesla, ma i candidati più quotati sono i marchi cinesi, sebbene negli ultimi tempi quelli che sembravano più concreti hanno preso altre strade: la BYD ha scelto l’Ungheria, mentre è di ieri la conferma che la Chery sembra intenzionata a produrre in Spagna (ne abbiamo scritto qui). Secondo Tavares, un eventuale arrivo cinese in Italia farebbe perdere a Stellantis quote di mercato e volumi di vendite: “Allora potremmo non aver bisogno di così tanti impianti come quelli che abbiamo adesso. Siamo pronti a combattere, ma in una battaglia ci sono vittime”.
RESTIAMO IN ITALIA - Il capo di Stellantis nega però che il gruppo stia pianificando di disinvestire in Italia, nonostante stia offrendo incentivi all’esodo a molti suoi lavoratori. “Stiamo investendo molto in Italia”, ha ribadito Tavares durante un incontro con i sindacati in vista dello sciopero proclamato per venerdì. Ieri lo stesso Tavares ha inaugurato lo stabilimento nel complesso di Mirafiori per la produzione di cambi elettrificati a doppia frizione per veicoli ibridi e plug-in (qui per saperne di più): “Siamo qui per restare”, ha assicurato. L’obiettivo è ridurre i costi per rendere il gruppo più snello e incrementare i profitti, lanciando poi con un’ultima frecciatina al governo: “Molte promesse sono state fatte ai consumatori italiani per facilitare l'accesso ai veicoli elettrici, ma nonostante le promesse gli incentivi non sono ancora stati rilasciati”.