CRISI DOPO CRISI - Il mondo dell’auto negli ultimi mesi è stato costretto ad affrontare una serie di difficili sfide come la pandemia e la carenza di microprocessori. A queste se ne è aggiunta anche una terza, dovuta alla difficile situazione geo politica europea, conseguenza dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Oltre a minare l’equilibrio del vecchio continente, la guerra tra Russia e Ucraina ha comportato il repentino aumento del costo di energia elettrica e gas, in virtù della minaccia russa di interrompere la fornitura di gas in Europa.
FARE DA SÉ - Stallantis per affrontare al meglio questo contesto di crisi energetica sta valutando significativi investimenti con il fine di auto-prodursi energia per i suoi impianti europei. A dichiararlo è lo stesso amministratore delegato del gruppo, Carlos Tavares, intervenuto durante una videoconferenza a margine del salone dell'auto di Detroit.
MODELLO GIAPPONESE - Il dirigente ha dichiarato che Stellantis è in procinto di preparare un risoluto piano di riduzione dell'uso dell'energia, con investimenti significativi per la produzione dell’energia necessaria direttamente sul posto. Ciò significa che il gruppo automobilistico investirà nelle rinnovabili, dando grande spazio alla predisposizione di ulteriori impianti solari. Tavares ha spiegato che Stellantis, per il suo piano di riduzione dell’energia, si ispirerà alle misure adottate dalle aziende giapponesi dopo lo tsunami, che nel 2011 ha messo fuori uso le forniture di energia (Tavares in passato è stato un alto dirigente della Nissan). Il ceo ha precisato che al momento le attività europee dell'azienda non sono state colpite dalle interruzioni delle forniture di gas russo, anche se ha dovuto far fronte a costi più elevati.
PIANI DI EMERGENZA - I governi europei stanno preparando piani di blackout. Stellantis, ad esempio, in caso di crisi energetica, potrebbe evitare di operare nei momenti di maggior consumo e programmare il lavoro nei fine settimana, predisponendo, quando necessario, anche il lavoro a distanza.
NIENTE DIVISIONI - Tavares è intervenuto anche sulla questione dell’eventuale scissione dei due business, termico ed elettrico, spiegando che la società, al contrario di quanto fatto da Ford e Renault, non opererà nessuna divisione. "Non vediamo l'attività come un'attività obsoleta da un lato e una nuova attività dall'altro", ha dichiarato Tavares.












































