RISULTATI SEPARATI - La creazione di Stellantis, risultato della fusione tra la FCA e la PSA, è stata formalizzata lo scorso 16 gennaio. Il gruppo ha diffuso i risultati economici del 2020, che chiaramente si riferiscono ai due gruppi quando erano ancora separati. Sia PSA che FCA, nonostante il periodo contingente della crisi economica dovuta al Covid, sono riusciti a chiudere in pareggio il 2020, con flussi di cassa positivi, in virtù soprattutto dell’accelerazione nell’ultimo trimestre. Grazie a questi risultati positivi, il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di dividendi per 1 miliardo di euro.
LA FCA - Nello specifico, la FCA ha registrato ricavi totali giù del 20% a 86,7 miliardi di euro (108,1 miliardi di euro quelli del 2019), con l'utile operativo rettificato (al netto delle componenti straordinarie) sceso del 44% a 3,7 miliardi. Le perdite della FCA sono state contenute grazie alle ottime performance del Nord America (area Nafta), che ha registrato un utile operativo di 5,35 miliardi di euro (6,75 miliardi nel 2019) e un margine dell'8,9%.
LA PSA - I ricavi della PSA nel 2020 sono passati dai 74,7 miliardi agli attuali 60,7 miliardi, registrando quindi una flessione del 18,7%. L’utile netto è risultato di 2,2 miliardi, in calo di circa 1 miliardo rispetto al 2019.
LE PREVISIONI - L’amministratore delegato Carlos Tavares ha commentato positivamente i risultati raggiunti dai due gruppi, affermando che Stellantis è il risultato della fusione di due aziende forti e sane. Le stime per il 2021, che ovviamente sono ancora pesantemente influenzate dalla pandemia, prevedono di chiudere il con un margine operativo al 5,5-7,5%. Previsioni che escludono eventuali lockdown e che si basano su una proiezione di crescita della domanda dell’8% in Nord America, del 20% in Sud America, del 10% in Europa, del 3% nelle regioni Medio Oriente e Africa e in India e Asia Pacifico, e del 5% in Cina.
MARCHI OK E DA RILANCIARE - La nascita di Stellantis rappresenta di fatto un’occasione per rilanciare alcuni marchi che da troppo tempo sembrano finiti nel dimenticatoio. Infatti, all’interno dei 15 brand del gruppo, sono presenti alcuni marchi come Peugeot, Jeep e Opel che stanno crescendo, altri come DS, Maserati, Lancia e Alfa Romeo che invece stanno conoscendo un periodo fortemente contingente. Il Tridente, che rappresenta l’unico marchio di lusso, dovrebbe trarre giovamento dal lancio dei nuovi modelli, come ad esempio la suv medio-grande Grecale. DS, Alfa Romeo e Lancia, invece, sono state inglobate in una sorta di sottogruppo premium, così da trarre maggiore giovamento dalle sinergie.
LA CINA - Tra i vari mercati, quello che deve essere maggiormente sviluppato, perché risulta in forte crescita, è sicuramente quello cinese, dove sia la PSA che la FCA hanno una presenza piuttosto marginale.