Il tema del modello di vendita delle case automobilistiche negli scorsi mesi è tornato d’attualità perché il 31 maggio 2023 scadrà l’attuale Block Exemption Regulation (BER) europea (le BER sono norme per tutelare la concorrenza in particolari settori) per il settore automotive e la prossima, la 461/2010, andrà a introdurrà novità molto importanti, come la presenza di contratti separati per la vendita dei veicoli, quella dei ricambi e l’assistenza.
Stellantis, dopo aver mandato un preavviso di disdetta ai suoi concessionari la scorsa estate (i contratti in essere per i suoi 14 marchi termineranno nel giugno 2023), ufficializza il passaggio al modello d’agenzia. Cosa significa per il concessionario? Sostanzialmente il concessionario diventa un agente, il contratto il cliente lo sottoscrive con la casa automobilistica che così ha il controllo totale degli sconti e delle scorte. La percentuale dell'agente, che riceve una commissione per ogni auto venduta, è inferiore e quindi sale quella della casa automobilistica che in questo modo recupera margini di profitto.
Stellantis dovrebbe comunque accollarsi diversi costi, quali il magazzino e quelli di distribuzione, oggi in capo ai concessionari. Il passaggio a questo modello dovrebbe poi consentire un controllo più rigido dei prezzi eliminando la contrattazione, che è uno degli aspetti più caratteristici dell’attuale rapporto cliente - concessionario.
Secondo Stellantis i clienti trarranno vantaggio da un approccio multimarca e multicanale con una gamma più ampia di servizi. La transizione sarà guidata da Austria, Belux (Belgio e Lussemburgo) e Paesi Bassi a partire da luglio 2023, con il resto d’Europa che seguirà progressivamente con l’adozione del nuovo schema di distribuzione. Stando a quanto riportato dal gruppo automobilistico, la simulazione economica comparativa con il nuovo modello ha dimostrato per la rete di concessionari una redditività almeno equivalente, se non superiore rispetto allo stato attuale.