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“Stop a benzina e diesel” per 12 metropoli

23 ottobre 2017

Nella riunione del C40 a Parigi i rappresentanti di una dozzina di grandi città del mondo si sono impegnati favorire la mobilità “pulita”.

“Stop a benzina e diesel” per 12 metropoli

OBIETTIVI AMBIZIOSI - I sindaci di 12 grandi città del mondo hanno firmato oggi una dichiarazione con cui si impegnano a portare le realtà che rappresentano a una situazione di “emissioni zero” entro il 2030. L’accordo è stato preso a Parigi nell’annuale riunione del cosiddetto C40, organismo che vede 91 metropoli sparse nei cinque continenti riunite nella lotta al cambiamento climatico della terra. Le dodici città firmatarie della dichiarazione sono una sorta di avanguardia dell’intero movimento. Si tratta di Auckland, Barcellona, Città del Capo, Città del Messico, Copenaghen, Londra, Los Angeles, Milano, Parigi, Quito, Seattle, Vancouver.

INIZIATIVE CONCRETE - La dichiarazione deliberata a Parigi è stata accompagnata da una serie di impegni concreti che mirano appunto al raggiungimento dell’obbiettivo di massima. Per esempio, le città in questione si sono impegnate ad “acquistare soltanto bus a emissioni zero, a partire dal 2025 e a fare in modo che per il 2030 una parte importante delle stesse città siano zone a emissioni zero”. Inoltre, le stesse metropoli “auspicano un futuro in cui muoversi a piedi, in bicicletta e con i trasporti condivisi siano le modalità di trasporto più diffuse per i cittadini delle città”. Con ciò le stesse città “si impegnano a favorire tali forme di mobilità e a ridurre il numero dei veicoli più inquinanti sulle strade abbandonando progressivamente l’utilizzazione dei mezzi a combustione fossile”. Alla riunione di Parigi del C40 ha partecipato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha firmato la dichiarazione di intenti citata. 



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Ritratto di Challenger RT
24 ottobre 2017 - 05:36
Sarebbe già un bel passo avanti se le amministrazioni delle città dimostrassero nei fatti ed in tempi brevi la volontà politica di rendere a emissioni zero l'intero trasporto pubblico, taxi compresi. Il secondo passo dovrebbe essere quello di vietare da subito a livello nazionale la vendita di mezzi di trasporto diesel o almeno il prima possibile vietare la loro circolazione nelle aree urbane. In questo modo il problema contingente delle polveri e degli altri inquinanti, che già in questi giorni vede le grandi città italiane letteralmente soffocare, sarebbe certamente ridimensionato. Poi ci si potrà prendere "tutto" il tempo che ci vorrà per raggiungere gli obiettivi di questo accordo. Mi fa un po' sorridere che tra le firmatarie della dichiarazione ci siano città che vivono situazioni di inquinamento molto diverse. Mentre le europee e Città del Messico muoiono nel vero senso della parola, lo stesso non si può dire per esempio per Vancouver e Los Angeles. Quest'ultima, soprattutto se la si considera nella sua interezza, intendo la Greater Los Angeles, è un'immensa città diffusa, nel suo complesso molto più verde di altre metropoli, con tantissime strade ed immensi parcheggi che non creano il traffico tipico di tipologie urbane a noi note. Infatti da noi sono state scelte soluzioni urbanistiche totalmente opposte ed errate (vedi l'eliminazione dei parcheggi invece della creazione di nuovi e le ztl) o meglio si è lasciato tutto al caso e nelle emergenze alle decisioni di chi ha regalato appalti per costruire immensi marciapiedi utili solo alla mafia degli ambulanti che dovevano posizionarvi le loro bancarelle divenute così negozi fissi esentasse! Non credo che gli abitanti-automobilisti (sono un'unica entità) di LA smetteranno mai di guidare tutti i più incredibili tipi di quattro ruote a benzina (e non diesel ovviamente... perché loro le auto le amano veramente e non hanno tendenze suicide anzi le hanno combattute, vedi dieselgate). Sicuramente e in tempi abbastanza brevi verrà sensibilmente aumentato il numero delle Tesla, Toyota e delle altre auto meno o per nulla inquinanti che già oggi non sono per nulla rare da quelle parti. Probabilmente le zone di LA dove fra qualche anno gireranno solo questi veicoli saranno Beverly Hills, Hollywood, Venice e Santa Monica e forse la cosa non verrà imposta per legge ma sarà una trasformazione naturale...
Ritratto di car_expert
24 ottobre 2017 - 10:59
ma chi lo legge sto poema
Ritratto di Gordo88
24 ottobre 2017 - 13:34
1
Lol..
Ritratto di Lo Stregone
24 ottobre 2017 - 16:02
Solo qui e la redazione.
Ritratto di MAXTONE
24 ottobre 2017 - 19:24
A mio avviso bisognerebbe estendere la possibilità di circolazione a tutte le Ibride che quando viaggiano in città lo fanno per la maggior parte del tempo in modalità EV mentre anche nei rari momenti in cui entra in azione il termico Atkinson le emissioni restano bassissime, francamente vietare la circolazione in città anche alle Ibride per le quali è proprio essa il terreno d'elezione, mi sembra un non sense.
Ritratto di Robespierre
24 ottobre 2017 - 09:36
Il 2030, ovvero tra soli 13 anni, mi sembra una data troppo vicina per cercare, avviare e consolidare una nuova tecnologia per auto ad emissioni zero. A meno che non si voglia insistere sulla mobilità elettrica che per me e molti altri non è la soluzione del problema.
Ritratto di car_expert
24 ottobre 2017 - 11:05
soliti accordi per farsi bello di fronte a chissacosa...che poi posso capire citta come copenaghen o londra, ma milano o citta del messico cosa credono di fare??? tutto elettrico in 13 anni??? mi stupisco come nessuno in quegli ambienti abbia il coraggio di dire le cose come stanno, i soldi certo, ma vivere da codardi e buoni a nulla è peggio,,,molto peggio!
Ritratto di Lo Stregone
24 ottobre 2017 - 16:05
Giusto: riempirsi la bocca di belle parole.
Ritratto di Lo Stregone
24 ottobre 2017 - 16:41
Ci vogliono illudere che con l'elettrico saremo messi meglio. Non è vero: è come in altri settori che ho scoperto da solo a mie spese. Prima vengo illuso che posso avere dei vantaggi, poi pago e mi ritrovo come prima.
Ritratto di Elio Viviani
24 ottobre 2017 - 11:46
Quella di Parigi non è una "riunione" di tecnici ed esperti scienziati con specifiche specializzazioni sulla materia "inquinamento", sono solo "galoppatori" del momento di accanimento ecologista (questi sono voti e rielezioni nelle prossime legislature, populismo docet). Politici e pseudo tali che pensano (ho forti dubbi sul fatto che pensino) di risolvere il problema fermando le auto, in particolare i diesel, per togliere di mezzo lo smog. Lo smog è figlio di tante madri a cominciare dai palazzi cittadini molto alti che non permettono al vento il ricircolo naturale dell'aria, la mancanza di polmoni verdi (grandi consumatori di CO2), il metodico convogliamento di auto in poche aree per favorire gli amici del centro cittadino ( i più abbienti e snob) etc. Il mondo dell'automobile rappresenta una fetta di emolumenti (forse la maggiore) importante per tutte le nazioni della terra, se non si vuole creare una crisi economica mondiale come quella del '29 basta smetterla e cambiare direzione, se l'auto si ferma il mondo si affamerà indiscutibilmente! Vi siete mai chiesti quante centinaia di milioni di lavoratori saranno licenziati se spariscono le automobili, dai pozzi di estrazione ai trasporti, dalle acciaierie alle fabbriche, dall'indotto ai gommisti, dagli sperimentatori ai tappezzieri, dagli elettrauti ai rivenditori, dai riparatori alle fabbriche di vernici, dalle strade ai ponti e viadotti, dalle gallerie e i macchinari per realizzarle, dalla distribuzione al movimento, dal turismo al futuro... COGITATE prima di "appartenere" (fare vostra) a un'idea catastrofica!!! Prendete a calci quei sindaci che vi fanno girare a vuoto, inquinando, per trovare un posto dove spegnere il motore e scendere dall'auto, non è certamente restringendo la viabilità che si risolve il problema, anzi è esattamente il contrario. Se la circolazione urbana è scorrevole e veloce le emissioni di gas nocivi sarà quasi nulla.
Ritratto di federico p
24 ottobre 2017 - 12:48
2
La co2 non è dannosa per gli esseri viventi come lo sono le polveri sottili emesse dai diesel, il progresso elimina e crea lavoro basti pensare a prima dell automobile c'erano i cavalli quindi chi faceva le carrozze chi ferrava i cavalli tutti questi lavori si sono persi,si sono persi milioni di posti di lavoro con l'automazione in fabbrica,poi ci sarà la guida autonoma e quello sarà il crack visto che renderà disoccupati il 5-6% della popolazione tra corrieri taxi noleggi autobus autisti personali
Ritratto di Elio Viviani
24 ottobre 2017 - 16:36
Il disciplinare di Kyoto dice esattamente il contrario.L'anidrite carbonica è la maggiore responsabile dell'effetto serra, dell'aumento della temperatura globale e di molte malattie delle vie respiratorie, l'anidrite carbonica in dosi elevate è mortale! I posti di lavoro che si sono persi in passato sono un'inezia al confronto di quello che si perderà se si metteranno in atto queste emerite corbellerie inerenti alla messa al bando dei motori termici. Si deve lavorare sui combustibili per renderli ecologici, si è fatto in passato eliminando il tetraetile di piombo e si può fare di più oggi, l'elettrico non è un traguardo, se così fosse in futuro ci saranno miliardi di batterie da smaltire e sarà come per il nucleare!
Ritratto di Lo Stregone
24 ottobre 2017 - 16:45
L'anidride carbonica? Anche gli esseri umani quando espirano emettono anidride carbonica.
Ritratto di Claus90
24 ottobre 2017 - 18:43
la batteria non si smaltisce si ricarica e in caso di rottamazione può sempre essere rigenarata quindi le auto elettriche sono in una prospettiva di recupero ecosostenibile
Ritratto di Lo Stregone
24 ottobre 2017 - 16:12
Siamo troppi.
Ritratto di Fausto Carello
24 ottobre 2017 - 13:24
Io vivo in Sud Africa vicino a Citta`del Capo. Pensate che fra 13 anni tutti guideranno auto non inquinanti al Capo? Pensate che siano tutti cosi`ricchi da permettersi un'auto nuova non inquinante? Pensate che l'amministrazione dal 2025 usera`solo autobus a emissioni 0? Io non so chi e`andato a Parigi a rappresentare il Sud Africa, ma posso dire con certezza che non era un genio.
Ritratto di Abacus
24 ottobre 2017 - 14:35
Le migliori statistiche le possono fare gli ospedali su territorio, e tutta la questione non è solo economica. Circa il tempi, pensiamo agli aerei. Sono passati circa 19 anni dal primo volo quasi suicida di Lindebergh e la furia tedesca su Londra ricambiata su Berlino a suon di bombe che hanno cancellato il tessuto storico che oggi è sostituito dalla giungla urbana perenne. Circa i costi, l'auto elettrica a sviluppo maturo deve essere meno costosa dei motori che conosciamo, "per la contradizion che nol consente". Le leva fiscale può fare il resto e schierarsi a favore della salute e della felicità pubblica. L'industria segue in retroguardia, con il non piccolo problemino: come faremo a rottamare chilometri di linee di montaggio? Sicuramente molti andranno in fallimento, e non è detto che saranno i primi a muoversi, ma sopravviveranno quelli che si muoveranno nel momento giusto. Presto finirà l'attuale festival pubblicitario, dei modelli inutili, anzi in controtendenza chiassosa rispetto alle più genuine aspettative delle utenze mondiali.
Ritratto di Bandit72
24 ottobre 2017 - 14:53
Scusa....ma non si parla di gpl/metano?!
Ritratto di Lo Stregone
24 ottobre 2017 - 16:01
Firmare le dichiarazioni di intenti è una cosa, renderle operative è un'altra.
Ritratto di Abacus
24 ottobre 2017 - 21:30
RISPOSTA ALLO STREGONE. Osservazione giustissima, come dire che tra il dire e il fare ci sta nel mezzo il mare. Anche io sospetto che il traguardo decennale sia velleitario, come si usa dire in proverbio: buttiamo il cuore oltre l'ostacolo. Sembra cosa giusta e buona l'atto di cedere alla passione, e sognare un mondo più pulito già domani mattina; e vedere le auto nuove oggi esposte nei saloni di vendita come ferrivecchi "ante litteram". Il mondo sarà migliore se saremo tutti sognatori.