BELLA BATOSTA - Ben 8,6 milioni di euro: è quanto un ente locale e un’azienda dovranno versare come risarcimento per un gravissimo sinistro una dozzina d’anni fa. Dopo aver perso la causa in primo grado, il comune di Meldola (Forlì-Cesena) e una una ditta cui erano affidati i lavori di manutenzione della strada sono stati condannati dalla corte d’appello, che ha raddoppiato il risarcimento fissato dal tribunale. Tutto ebbe inizio nel giugno 2001: il guidatore, Gabriele Petrungaro, allora 22enne, rimase paralizzato per un incidente causato da ghiaia non segnalata, di notte, sulla strada San Lorenzo-Fiordinano. Il ragazzo, residente a Predappio, era alla guida della sua auto assieme a un passeggero, quando la vettura sbandò, finendo fuori strada e ribaltandosi.
PERICOLO “BRECCIOLINO” - La causa dell’incidente, così come sostenuto dagli avvocati della parte lesa, è da ascriversi al “brecciolino”, ghiaia mista a bitume che, sul manto stradale, può provocare la mancata aderenza delle ruote all’asfalto.
Il comune di Meldola, in primo grado, aveva denunciato che la mancata segnalazione della ghiaia era da imputare alla ditta che materialmente stava eseguendo i lavori. Ma ora la corte d’appello ha ritenuto valide le ragioni dell’avvocato della famiglia Petrungaro. Comune e ditta potranno ricorrere in Cassazione contro la sentenza anche se il verdetto è immediatamente esecutivo e la famiglia Petrungaro potrà reclamare la cifra di 8.673.000 euro, da sommarsi ai 516.000 ricevuti dopo la prima sentenza. Per un totale di 9.189.000 euro.