IN UNGHERIA DAL ’91 - Suzuki ha aperto l’impianto ungherese di Magyar nel 1991, con la produzione della Swift. In seguito, lo stabilimento è stato ampliato all’assemblaggio dei modelli Wagon R+ e Ignis. Attualmente, sono prodotte la SX4, la Splash e la nuova Swift. Nei giorni scorsi, la produzione in Ungheria della casa nipponica ha superato la quota delle 2 milioni di unità (in alto la foto celebrativa).
RUOLO FONDAMENTALE - L’impianto di Magyar riveste un ruolo chiave per Suzuki in Europa: "sforna" 300.000 vetture all’anno e dà lavoro a 3.500 dipendenti, a cui si aggiungono migliaia di operatori dell’indotto. Nella fabbrica sono presenti i reparti di stampaggio, saldatura, verniciatura, assemblaggio e produzione paraurti. Inoltre, a Magyar è presente la sede per la distribuzione delle moto Suzuki in Ungheria e nei Paesi limitrofi.
PRIMI ATTRITI CON VW - Alla Suzuki non sarebbe però solo tempo di festeggiamenti. Secondo quanto riportato dall'agenzia di strampa Reuters, i vertici della casa nipponica non sarebbero soddisfatti dell'alleanza con la Volkswagen (che ne detiene il 19.9%). Yasuhito Harayama, vice-presidente della Suzuki, avrebbe dichiarato che il matrimonio con i tedeschi non avrebbe portato a strette singerie industriali perché la casa di Wolfsburg non vorrebbe garantire l’indipendenza della Suzuki. "Malumori" trapelati già nelle scorse settimane, quando la casa giapponese aveva annunciato di aver stretto un accordo con la Fiat per la fornitura dei motori 1.6 Multijet (leggi qui per saperne di più). Una notizia che aveva sorpreso, considerato che nel gruppo Volkswagen non mancano certi motori tra cui scegliere.