PROBLEMA GRAVE - L’utilizzo del telefono alla guida è un’infrazione al codice della strada diffusa e molto complessa da arginare, ritenuta fra le prime cause di incidente nel nostro Paese: secondo i numeri elaborati dall’Istituto nazionale di Statistica (Istat), riferiti al 2016, in Italia il 21% degli incidenti è provocato da forme di distrazione come appunto l’uso dello smartphone mentre si è al volante. La gravità del fenomeno emerge anche dai risultati dell’indagine “Stetoscopio - Il sentire degli assicurati italiani”, promossa dalla compagnia di assicurazioni online Quixa e condotta dall’istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research, il cui obiettivo è indagare sulla cattiva abitudine e stabilire l’opinione degli italiani sulle possibili norme da adottare per contrastare il problema.
I GIOVANI PIÙ PROPENSI - La MPS ha intervistato per l’occasione 1000 volontari, rappresentativi della popolazione italiana per sesso, area geografica, ampiezza del comune di residenza, condizione professionale e fascia d’età (compresa fra 18 e 75 anni). Il 96% degli intervistati ritiene che l’uso del telefono alla guida sia ampiamente diffuso in Italia, ma solo il 23,5% di loro confessa di telefonare senza vivavoce o auricolare e il 23% ammette di inviare o leggere messaggi di testo. La situazione cambia quando alle domande rispondono persone fra 18 e 24 anni: il 41% di loro rivela di telefonare senza auricolari, il 57% di scambiare messaggi e il 20% di scattare selfie o di aggiornare i social network. L’istituto ha spiegato questa disparità con la maggior “ossessione” nei confronti degli smartphone o con la minor reticenza a confessarne l’utilizzo.
NUOVE SANZIONI - Il Codice della Strada punisce gli automobilisti al telefono con una multa alla prima infrazione e con la sospensione della patente in caso di recidiva nel biennio. Negli ultimi tempi si è discussa l’opportunità di inasprire le sanzioni, facendo scattare il ritiro immediato della patente, ma solo una minoranza (22%) degli intervistati ritiene questa soluzione efficace. La maggior parte invece teme l’incremento delle multe (51%) e l’aumento dei punti decurtati sulla patente (27%), mentre solo alcuni ritengono un buon deterrente il sequestro del telefono: la percentuale è del 6,1 fra i minori di 25 anni e del 25 fra tutti gli altri.




















