SEMPRE IN PRIMO PIANO - Tesla in primo piano su diversi fronti, facendo parlare nel mondo per motivi diversi, tutti comunque inerenti alle controverse prospettive della società, che pur quotatissima in Borsa non ha ancora realizzato un dollaro di utile. In proposito, il fondatore e CEO Elon Musk nei giorni scorsi aveva scritto in un tweet che il quarto trimestre di quest’anno la Tesla avrebbe finalmente registrato un utile. Poi era arrivata la conferma dell’autorizzazione governativa cinese per la realizzazione di uno stabilimento appunto in Cina: un’operazione che ovviamente richiede un investimento molto grande.
PRODUZIONE E FINANZA - Pochi giorni c’è stata la notizia che negli stabilimenti Tesla di Fremont, in California, la produzione della Model 3 è arrivata finalmente al ritmo prefissato di 5.000 unità a settimana. L’obiettivo è stato centrato con circa sei mesi di ritardo (e dopo che nelle scorse settimane c’era stata una emorragia di disdette: circa 100 mila), ma è comunque stato raggiunto, e da ciò si prevede che cominceranno ad arrivare gli utili. Poi il Financial Times ha svelato che il fondo sovrano dell’Arabia Saudita negli ultimi mesi avrebbe acquisito una grande quantità di azioni Tesla, arrivando a sfiorare il 5% del totale. In pratica il fondo saudita avrebbe immesso nella società circa 2 miliardi di dollari, diventando uno degli otto principali azionisti.
LE IPOTESI - Infine l’ultima notizia relativa al futuro della società. Di fronte a una ulteriore forte ascesa del titolo arrivato a 363 dollari, Musk, e sempre su Twitter, ha scritto che sta considerando l’idea di ritirare il titolo dalla Borsa, se la quotazione arrivasse a 420 dollari. La cosa ha suscitato grande scalpore nel mondo finanziario, tanto che l’autorità che presiede alla Borsa di New York ha sospeso il titolo. E non solo: c’è chi paventa la possibilità di una azione legale nei confronti di Musk da parte delle autorità borsistiche americane per turbativa dei mercati.