IL TRIO ALL’ATTACCO - La
Toyota Aygo, insieme alla Citröen C1 e alla Peugeot 108 (figlie dello stesso progetto), è stata tra le protagoniste indiscusse del Salone di Ginevra. Le tre auto da città hanno compiuto un deciso passo avanti sotto tutti i punti di vista: dimensioni leggermente superiori, design più ricercato e personale, avanzati sistemi multimediali di bordo, maggiore efficienza dei motori, numerose possibilità di personalizzazione. Restano insomma tre city car accessibili dall’aspetto sbarazzino ma dai contenuti più “importanti”.
Da sinistra David Terai e Nobuo Nakamura.
UN NUOVO CORSO - Alla Toyota in particolare, la Aygo viene considerata come un’apripista verso un nuovo orientamento stilistico del marchio che persegue l’obiettivo di creare vetture sempre migliori, divertenti da possedere e piacevoli da guidare. Della nuova piccola di famiglia parlano David Terai e Nobuo Nakamura, responsabili rispettivamente dell’ingegnerizzazione e del design della Aygo.
MEGLIO OSARE - Comun denominatore nelle parole dei due creatori della Aygo, la rinuncia a qualsiasi tipo di compromesso. Il design della Toyota Aygo 2014 è stato influenzato dalla cultura contemporanea dei giovani giapponesi che prediligono forme audaci senza compromessi: “disegnare un'auto piccola non è facile, vorresti che fosse adorabile ma anche che avesse una certa presenza sulla strada con un look solido e forte” afferma Nakamura. “Questo ha comportato alcune scelte difficili: per esempio i fari anteriori, che dovendo essere sottili abbastanza da essere inseriti nella particolare grafica a X del frontale, sono del tipo a proiettore, una cosa eccezionale per una citycar. Questo è un esempio di come la mancanza di compromessi ha portato a migliorare la Aygo”, prosegue il designer.
PAROLA D'ORDINE: ERGONOMIA - Per quel che riguarda gli interni Terai conferma come il principale obiettivo sia stato la corretta interazione tra gli occupanti e i sistemi di bordo (cioè l'ergonomia) tenendo presente che il pubblico della Toyota Aygo è tendenzialmente costituito da giovani: “Abbiamo lavorato molto sulla posizione di guida con un volante ben verticale e un sedile con regolazione in altezza in modo che trovare la corretta postura non fosse un problema”
ALTAMENTE PERSONALIZZABILE - Altro capitolo importante è quello della personalizzazione. È sempre Terai che parla: “Si è trattato di un altro capo saldo del progetto primo perché i clienti si sono ormai abituati ad avere un'ampia possibilità di scelta per i prodotti che acquistano ed è venuto il momento per l'industria dell'auto di adeguarsi a questa tendenza. Secondo il sapere che la tua Toyota Aygo può essere unica è la chiave per renderla più desiderabile”
RIDURRE I COSTI DI GESTIONE - David Terai non tralascia di parlare della parte tecnica ed in particolare del motore che è il 3 cilindri aspirato 1000 di cilindrata (69 CV la potenza e 95 Nm la coppia) della passata generazione ma rinnovato in alcune parti per renderlo più efficiente in termini di consumi ed emissioni. “Volevamo migliorare le performance e renderlo più economico dato che per una citycar i bassi costi di gestione e i consumi sono un elemento basilare”. Vanno in questa direzione gli interventi fatti, come l'aumento del rapporto di compressione, la riprogettazione della camera di combustione dei cilindri e la generale riduzione degli attriti e del peso.