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La Toyota rende open source i brevetti su ibrido e fuel cell

04 aprile 2019

La casa giapponese prova a sostenere la diffusione delle auto ibride mettendo a disposizione una grande quantità di brevetti.

La Toyota rende open source i brevetti su ibrido e fuel cell

APRE GLI ARCHIVI - La Toyota metterà a disposizione 23.740 brevetti accumulati in oltre 20 anni di ricerche sui motori ibridi, ibridi con batterie ricaricabili ed elettrici a celle di combustibile, che altre case automobilistiche potranno utilizzare gratuitamente per sviluppare i loro motori a basso impatto sull’ambiente. La casa giapponese ha deciso insomma di aprire i suoi “archivi”, che in questo ambito sono fra i più ricchi in tutta l’industria delle automobili, perché il gruppo Toyota ha lanciato nel 1997 il primo sistema ibrido Hybrid Synergy Drive (con la berlina Prius) e lo ha aggiornato fino ad arrivare alla quarta generazione, in vendita dal 2015. 

CONSIGLI A PAGAMENTO - Nell’ambito di questo programma, che terminerà nel 2030, la Toyota si impegna a cedere 7.550 brevetti per i sistemi di controllo, 2.590 brevetti per i motori elettrici, 2.200 brevetti per la ricarica, 2.020 brevetti per le centraline di controllo e 1.320 brevetti per il gruppo motore cambio. A questi si aggiungono 2.380 brevetti per le celle di combustibile, che seguono i 5.680 resi pubblici nel 2015. Molti brevetti risalgono agli anni scorsi, ma la Toyota ne fornirà altri ancora in attesa di approvazione. Il costruttore giapponese fornirà inoltre supporto tecnico per adattare il funzionamento del sistema ibrido, ma in questo caso è previsto il pagamento di una commissione.

PICCOLA PARTE - La Toyota spera in questo modo di facilitare la diffusione dei motori ibridi, che al momento restano una parte ancora minoritaria di quelli venduti: nel 2018 in Italia sono state consegnate 87.032 auto ibride, una frazione rispetto a quelle totali (1.923.718). 



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Ritratto di Alfiere
4 aprile 2019 - 10:37
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L'obiettivo è abbattere i costi rendendo i componenti utilizzati da Toyota meno onerosi. Se hanno intrapreso questa linea di condotta significa che reputano il mercato dell'ibrido prossimo al boom, oppure che non riescono a raggiungere il breakeven coi costi.
Ritratto di Mbutu
4 aprile 2019 - 12:25
Sai che il tuo ragionamento mi sfugge? Se reputano il mercato prossimo al boom perchè dilapidare il loro vantaggio? E perchè regalare i brevetti, per i quali i costi sono già stati sostenuti, anzichè venderli se hanno un problema di breakeven?
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 14:21
Più semplicemente Toyota poteva sfruttare il suo sistema ibrido benissimo per altri 20 anni ma il dieselgate ne ha dimezzato la durata, visto che con la sparizione dei diesel nei prossimi 3/4 anni, tutti si stanno buttando sull'elettrico puro e a questo punto nemmeno le plug-in sono più convenienti … quindi più produttori usano il suo sistema maggiore vita avrà e con investimenti mirati passerà anche lei all'elettrico puro.
Ritratto di Alfiere
4 aprile 2019 - 14:40
2
Ti faccio un parallelo storico per spiegarti meglio: il betamax. Tecnicamente superiore rispetto al VHS, fini nel dimenticatoio nonostante tutto perchè i videoregistratori erano esclusivamente di marca Sony. La morale è che nonostante tu abbia il primato tecnologico se la tua tecnologia non ha una grande base di utilizzo il rischio di andare in malora è concreto. Certo il paragone si spezza sul fatto che per il betamax parliamo di supporti standard, per il quale l'equivalente automobilistico è la piattaforma di costruzione, ma componenti quali la batteria, i cvt e i sistemi di gestione\recupero possono costare meno se sono richiesti anche dagli altri grossi gruppi tipo VW e Ford
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 15:01
Appunto fra qualche anno la scelta sarà fra: elettrico puro, ibrido diciamo sul modello Toyota e forse gpl/metano... poi piano piano fra una dozzina di anni tutte elettriche pure..
Ritratto di Gwent
4 aprile 2019 - 16:31
2
Fra una dozzina d'anni? In italia? Aspetta e spera. Ci impiegheranno decenni per adeguare le infrastrutture. Senza contare il trend di crescita delle elettriche estremamente lento. Comunque tanto per dire, a marzo Tesla è crollata di brutto negli USA vendendo circa la metà della Lexus. A mio avviso una casa che fa numeri con un solo modello, in questo caso la model 3, non è certo il simbolo del successo, me ne ricorda un altra che è andata avanti per decenni con 2 soli modelli. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 16:48
Il dieselgate ha accelerato in modo esponenziale il cambiamento, basta pensare in 2-3 anni come è cambiato il mercato dove il diesel è in caduta libera ogni mese. Logico, l'ibrido su base Toyota con questa mossa la farà da padrona e sarà l'acquisto del ceto basso e medio, ma visto i miliardi che stanno investendo (solo il gruppo Vag mi pare 70 miliardi) saranno le stesse case a darsi da fare per sviluppare le infrastrutture prendendo a modello dalle stazioni ricarica Tesla. Anzi probabilmente entreranno anche loro nel business dell'elettricità come venditori/gestori/finanziatori...
Ritratto di Gwent
4 aprile 2019 - 22:08
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Le ibride hanno ancora 30 anni di tempo, le elettriche solo una decina in più. Quando le infrastrutture saranno pronte in numero sufficiente le EV non saranno arrivate neppure al 50% del mercato. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Carnot
5 aprile 2019 - 12:37
Bhe le vendite proprio in caduta libera non sono. In germania nell'ultimo anno le vendite del Diesel sono passate dal 39% al 43%. Se poi in italia si fanno leggi/proclami/affermazioni che vanno ad abbindolare il popolino questo è un altro discorso. Aggiungo che proseguendo di questo passo il ceto medio andrà a piedi visto che più della metà delle auto in italia ha più di 12/15 anni. Per la precisione secondo i dati Unrae il 30%(quindi 11 mln di auto ) sono euro4, il 15% sono euro3 e infine un altro 20% sono pre Euro3. Chiediamoci del perché i proprietari continuino a tenersi l'auto. E in un futuro non troppo lontano queste stesse persone dovrebbero essere costrette a comprare auto da 25/30000€ o anche di più visto che si dovrà per forza utilizzare l'ibrido plug-in ??? https://www.greencarcongress.com/2019/01/20190130-vwdiesel.html
Ritratto di ForzaItalia
4 aprile 2019 - 17:40
L'importante è che non rendano "free" il brevetto del loro cambio da scooter... dovrebbero distruggerlo per il bene dell'umanità T,T
Ritratto di Gwent
4 aprile 2019 - 22:06
2
Io adoro l'eCVT, l'ho montato anche sulla mia splendida Opel Manta e in ripresa va a meraviglia. Questo naturalmente non imho, perché la matematica non è un opinione, ma con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di ForzaItalia
5 aprile 2019 - 09:41
Io l'ho montato sul mio scooter e va benissimo, questo imho e con rispetto parlando.
Ritratto di serjaromil
5 aprile 2019 - 19:29
Non bastava il tuo nome come cazz..a?
Ritratto di Jumputer
6 aprile 2019 - 07:25
si tratta di 2400 brevetti. Alcuni riguarderanno l'e-cvt. Se gli altri, e sappiamo chi, sono più bravi la usino un sistema migliore. Intanto, gli altri, e sappiamo chi, per il "bene dell'umanità" hanno scritto righe di sofwtare per imbrogliare sulle emissioni nocive. . Questi brevetti Toyota anche altri li useranno. invece il codice del software del dieselgate, il brevetto del FAP o del filtro SCR ad Urea sicuramente se li possono anche tenere ....
Ritratto di Mbutu
5 aprile 2019 - 00:55
Ok. Adesso ho capito. Però direi che Toyota i suoi numerini li faccia anche da sola.
Ritratto di v8sound
5 aprile 2019 - 09:23
Considerato che stanno puntando sull'idrogeno e che l'EV non sfonda, direi che la teoria è alquanto bizzarra.
Ritratto di treassi
5 aprile 2019 - 18:47
Credo che la tecnologia dell'idrogeno sia ancora molto lontana...
Ritratto di HomerSimpson
4 aprile 2019 - 10:39
Se sono da abbinare esclusivamente al cambio cvt, se li possono anche tenere.
Ritratto di nsx
4 aprile 2019 - 10:46
Nessuno ha capito che per fare 30/km litro in città serve il cambio automatico.Comitato per l'eliminazione del diesel dalle città.
Ritratto di Scaloppo
4 aprile 2019 - 12:36
Ma in città potreste evitare proprio di usarla l'auto, invece di imporre leggi anti-diesel anche a chi vive in posti dove il diesel è ancora la soluzione migliore, anche a livello ambientale (qui dove vivo il particolato non è un problema, sarebbe meglio usare auto che producono meno CO2 e che consumano un carburante meno raffinato e quindi a minore impatto anche produttivo).
Ritratto di Pavogear
4 aprile 2019 - 12:44
Scusami eh, premesso che il diesel può essere vantaggioso per chi deve fare lunghe percorrenze, ma il particolato è un problema più grave rispetto alla CO2. Che poi al di fuori dei grandi centri abitati ci sia una concentrazione di queste sostanze molto inferiori è innegabile, però rimane comunque più dannoso rispetto alla CO2 sia per l' ambiente che per noi esseri umani. Invece la CO2 in posti con grandi quantità di piante è ad impatto praticamente zero
Ritratto di Scaloppo
4 aprile 2019 - 16:12
No, il particolato è un problema se raggiunge certe soglie perchè respirato fa male (poi c'è chi fuma e si lamenta dei diesel). A parte questo all'ambiente non da problemi e sotto certe soglie nemmeno a noi. Il particolato diventa un problema grave nelle città dove si concentra. Qui quei livelli non li supera neanche d'inverno quando tutti scaldano a legna, figuriamoci se i diesel sono un problema. Dev'esserci un incendio grosso per avere un problema temporaneo di particolato. Quindi qui, se il particolato è un non problema, tanto varrebbe concentrarsi sulla CO2 con mezzi che consumano meno (per non parlare del consumo di carburanti fossili che se diminuisce è meglio). Anzi, quando c'era meno siccità c'erano anche meno incendi boschivi. Poi una grossa differenza tra benzina e gasolio è anche il livello di raffinazione: se il gasolio (escluse le tasse) costa molto meno della benzina è perchè le raffinerie devono bruciare più idrocarburi per raffinarla. Un litro di benzina, prima ancora di bruciarlo, ha già inquinato e consumato più risorse non rinnovabili di un litro di gasolio. Che vadano banditi dalle città posso essere d'accordo (poi c'è appunto da chiedersi se non andrebbero bandite le auto i generale ma vabbè), fuori, anche a livello ambientale sarebbero ancora da preferire ai benzina.
Ritratto di nsx
4 aprile 2019 - 18:52
Errato il prezzo industriale del gasolio è di 58 centesimi al litro quello della benzina 51,8 centesimi al litro (fonte Sole 24 ore ). Sul fronte inquinamento il problema non è solo il particolato ma la formazione di una considerevole quantità di ossidi di azoto che sono cancerobeni. La co2 anidride carbonica è innocua per la salute
Ritratto di Zot27
4 aprile 2019 - 20:45
Scaloppo, la realtà è ben diversa, perchè la maggior parte di petrolio estratto nel mondo è più adatto alla produzione di benzina, quindi il gasolio costa di più
Ritratto di frusullone1
4 aprile 2019 - 13:59
nessuno ha capito che l'inquinamento arriva dai riscaldamenti e solo in minima parte dalle auto. Comitato per l'eliminazione delle auto a benzina dalla faccia della terra e riabilitazione del diesel pulito
Ritratto di Gwent
4 aprile 2019 - 14:04
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Il diesel è morto. Condoglianze.
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 15:05
AHAHAHAH Frolloccone hai sbagliato comitato!!! Che fai come la Kodak che si ostinava a fare rullini??? AHAHAHAH
Ritratto di Woldemort
4 aprile 2019 - 23:16
Mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato........
Ritratto di Fra977
4 aprile 2019 - 15:37
@frusullone1. Non è assolutamente vero quello che ha detto. La concentrazione maggiore dell'inquinamento è in primavera inoltrata ed in estate. Quindi i riscaldamenti incideranno si in inverno,ma in estate non si usano e l'inquinamento c'è lo stesso e raggiunge livelli elevati.
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 16:05
L'inquinamento dei riscaldamenti invernali è dovuto ai camini e alle assurde stufe a pellet (ma si risparmia davvero tra acquisto, trasporto, installazione, tubi per portare i fumi al tetto, acquisto e gestione pellet, gestione di pulizia giornaliera, stagionale e controlli???), non certo delle caldaie a metano che piano piano stanno venendo sostituite da quelle a condensazione più affidabili, con pochi costi di gestione, basse emissioni inquinanti e consumi inferiori del 20-30% su quelle tradizionali.
Ritratto di Alfiere
4 aprile 2019 - 17:09
2
Si il risparmio col pellet è assurdamente elevato, specialmente su case abbastanza grandi, anche con pellet certificato di recupero e a basso impatto. Nel mio caso proveniendo da una Boiler è stato come vincere alla lotteria. Riguardo la condensazione, ciò che riporti sono i risparmi teorici, raggiunti se non in condizioni ideali di freddo consistente e basse temperature di produzione dell'acqua, quindi almeno radianti in alluminio. Avendo a disposizione case in classe A e sistemi di gestione della temperatura intelligenti, ovviamente la risposta è la condensazione a alta modulazione. Altrimenti...
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 17:44
Boiler?? anche per il riscaldamento?? Accidenti.. io l'ho eliminato agli inizi degli anni '80.. chissà che bolletta, ci credo..
Ritratto di Scaloppo
7 aprile 2019 - 14:50
Eh, sì, il riscaldamento a metano. Che in molti posti manco arriva il metano. Nelle città invece, dove c'è appunto il problema dell'inquinamento, dubito che la gente scaldi a pellet.
Ritratto di Woldemort
4 aprile 2019 - 23:17
@Fra977: ma sei convinto di quello che scrivi o lo fai per rallegrare i lettori?
Ritratto di GinoMo
4 aprile 2019 - 11:13
avete dimenticato un pezzo importante, per poter avere i brevetti bisogna acquistare da Toyota motori, batterie, Power Control Unit, ECU e altre tecnologie per i sistemi di trazione elettrica o ibrida
Ritratto di Scaloppo
4 aprile 2019 - 12:36
Ma allora cosa te ne fai del brevetto per produrre il motore, se il motore lo devi comprare?
Ritratto di GinoMo
4 aprile 2019 - 13:14
te sviluppi un sistema ibrido efficiente partendo dai migliori brevetti in circolazione e nel mentre puoi già produrre auto con i loro motori, Toyota per tot tempo resta ancora leader nell'ibrido e può migliorare ulteriormente il sistema, alla fine è un "win-win" per entrambi
Ritratto di Alfiere
4 aprile 2019 - 14:49
2
Non mi pare che nell'articolo sia descritto cosi, hai informazioni migliori? Nell'articolo dice che rimane a pagamento il supporto tecnico, ovvero il know how, su come fare buon uso delle tecnologie brevettate. Acquistare le loro tecnologie pronte all'uso richiede il compenso, ma sarebbe cosi per chiunque.
Ritratto di GinoMo
4 aprile 2019 - 14:54
stessa notizia su un altro sito riporta quello che ho scritto
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 15:09
Con Suzuki ha già pronti 2 modelli specifici ibridi per il mercato europeo...
Ritratto di Alfiere
4 aprile 2019 - 17:12
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nessuno dei maggiori siti la riporta cosi, di che sito parli? Inoltre faccio notare che il termine open source non lascia molti dubbi.
Ritratto di Angi0203
6 aprile 2019 - 10:26
no, non è cosi. Chiaro che Toyota sarà ben contenta di vendere quello che ha a chicchessia, ma i brevetti in questione (quelli sulle batterie esplicitamente esclusi) hanno il solo scopo di allungare la vita ad un sistema obiettivamente di complessa gestione e peino trappole nascoste. Vedi anche: https://www.autonews.com/technology/toyota-give-royalty-free-access-hybrid-vehicle-patents
Ritratto di stefbule
4 aprile 2019 - 13:40
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Lo vedo come un gesto nobile, chi vuole li usa, chi non vuole no. Di sicuro un'occhiatina sarebbe consigliata a più di qualche marchio. Complimenti a Toyota.
Ritratto di Angi0203
6 aprile 2019 - 10:26
ah! senza dubbio ;-)
Ritratto di Rocki
4 aprile 2019 - 14:05
Anche Tesla aveva fatto la stessa cosa 3 anni fa , Ma non ho mai saputo se qualcuno ne aveva beneficiato
Ritratto di Gwent
4 aprile 2019 - 16:34
2
La Nikko R/C se ben ricordo. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Giovanni Rana
4 aprile 2019 - 14:05
1. Diffondere per abbassare i costi per aumentare margini anche su modelli piccoli. 2. Buttare la concorrenza nella trappola dell'ibrido mentre loro lanciano l'idrogeno per segment alti. 3. Sfruttare quanto prima un know how che ha richiesto investimenti pesanti ma destinato a diventare presto obsoleto per colpa dei margini di scala del plug-in e dell'efficienza dei nuovo diesel.
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 14:25
Il diesel è morto... e le plug-in seguono a ruota..
Ritratto di Giovanni Rana
4 aprile 2019 - 15:44
Diesel morto? Prendo nota e ne parliamo fra 10 anni.
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 16:09
Ti ricordo che molte case lo hanno già eliminato e il resto ha già detto che non lo svilupperà più per costi alti e andranno piano piano a dismetterlo... praticamente hanno detto che l'operazione ha avuto successo ma il paziente è morto... AHAHAHAH
Ritratto di Zot27
4 aprile 2019 - 20:49
Solo dei pazzi potrebbero investire ancora soldi in sperimentazione col diesel
Ritratto di Jumputer
6 aprile 2019 - 14:21
Esatto. Considerando che fuori dal confine europeo praticamente i diesel sono praticamente invendibili..
Ritratto di Gwent
4 aprile 2019 - 16:37
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Se il diesel continua con l'attuale trend negativo (persino in Italia ormai il crollo a doppia cifra è una costante mese per mese) tra 10 anni neppure ci si ricorderà più di cosa fosse il diesel. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di stefbule
4 aprile 2019 - 19:22
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Non preoccupatevi che il calo del diesel è dovuto a chi lo comprava ad minchiam facendo 10mila km all'anno. Chi fa tanta strada lo comprerà fino all'ultimo momento possibile (sempre che arriverà) visto che l'allarme diesel si sta giustamente ridimensionando.
Ritratto di treassi
4 aprile 2019 - 20:02
Di solito se l'indirizzo è quello di vendere la novità tecnologica e quindi la moda, non si torna indietro alla vecchia...
Ritratto di Zot27
4 aprile 2019 - 20:51
Non c'è niente da ridimensionare, fino a quando le Ufp continueranno a fuoriuscire dallo scarico nonostante il filtro antiparticolato, che elimina solo pm10 e pm2.5, come la legge prevede
Ritratto di Mark R
4 aprile 2019 - 23:01
è sbagliato dire elimina... la materia non viene eliminata, al massimo viene convertita. In questo caso il filtro antiparticolato converte PM10 (fino a PM2.5) in PM ancora più fini dato che non ci sono restrizioni al di sotto del PM2.5. Per il momento le case automobilistiche sfruttano questa falla nel regolamento e il fatto che i cicli di omologazione sono ancora distanti dall'utilizzo reale (ovvero che comprendono anche le rigenerazioni). Finchè non adotteranno dispositivi gravimetrici capaci di misurare particelle al di sotto del PM2.5 sembrerà che il diesel sia "pulito"; basta la legge della conservazione della massa per capire che il FAP è una presa in giro e lo stesso diesel... in quanto i consumi sono rimasti pressochè invariati da anni, ma le normative richiedono inquinanti nettamente più bassi eppure il diesel odierno mediamente non fa più dei 20km/l... Nel bilancio si capisce che c'è qualcosa che non torna
Ritratto di neuro
5 aprile 2019 - 10:38
@treassi: in Italia il plug-in non potrà mai morire visto che non nascerà mai.
Ritratto di treassi
5 aprile 2019 - 18:49
Avvisa quelli di FCA allora...
Ritratto di palazzello
4 aprile 2019 - 15:25
In questo settore molto competitivo è onorevole e ammirevole che Toyota non speculi su quanto inventato e magari c'è qualche obbiettivo nascosto sotto sotto tipo in virtù dei costi da sostenere. Cmq in ogni caso è da lodare l'iniziativa.
Ritratto di Angelo P..
4 aprile 2019 - 21:36
Vorrei ricordare ai detrattori dei diesel che il calo delle vetture per ora solo di chi era indeciso sul tipo di motorizzazione, poi avete provato ad usare un plug.in in montagna/collina? Lasciate perdere!!! In oltre il calo incide in piccola parte sul consumo di gasolio. Avete mai pensato a quanti mezzi sono diesel e che non cambieranno mai, almeno fino all'ultima goccia! Oltre alle auto, Autocarri, macchine industriali e movimento terra, trattori, navi, varie macchine secondarie ma di tantissimi usi diversi e ancora una parte di riscaldamento va a gasolio. Queste macchine hanno una vita medie di 30 anni. Quindi della fine del diesel ne parleremo(se va brne) nel 2050. Saluti
Ritratto di Woldemort
4 aprile 2019 - 23:22
Si concordo,il diesel non morirà mai...
Ritratto di Angi0203
6 aprile 2019 - 10:42
aknlg, non esiste ad oggi una base per la propulsione individuale e di merci con una impronta CO2 minore del motore diesel. L'impatto ambientale è ancora migliorabile? Su questo non c'è dubbio e si deve andare avanti su questa strada (nonostante e forse proprio peché c'è stato il caso VAG), ma a quelli che vogliono contare i morti per NO2 ecc.propongo uno studio sulla vita media delle centiaia di migliaia di abitanti delle zone aventi l'aria più pulita in assoluto come e.g. gli aborigeni in Brasile. Dipende dagli studi, la differenza rispetto a chi vive in quella insopportabile e velenosa atmosfera delle nostre citttà varia fra 20 e 25 anni ... a favore del cittadino. Polemica? Ammetto :-) spero che questo non Vi impedisca di pensarci sù.
Ritratto di Pompilio
4 aprile 2019 - 22:02
La verità è che sono stati precipitosi ad eliminare il diesel dai loro listini... l'ibrido è un aiutino, non la soluzione...
Ritratto di Fr4ncesco
5 aprile 2019 - 05:10
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Lo hanno eliminato solo le case che avevano margini bassi di diesel. I principali produttori e quelli europei non ci pensano proprio ad abbandonarlo, anzi, i nuovi modelli li presentano ancora a gasolio lasciando le auto elettriche alla stampa ecologista.
Ritratto di treassi
5 aprile 2019 - 09:11
I "nuovi" modelli hanno i motori con questa normativa e su cui le case hanno investito sul diesel per l'ultima volta, logicamente li venderanno fino all'ultimo giorno possibile, non li tengono certo sugli scaffali… ma hanno una data di scadenza come un prodotto alimentare. Dopo o lo mangi o lo butti, inutile andare a lamentarsi in negozio… in questo caso non potranno certo impedirti di usarlo, ma di tassartelo e farti rimpiangere la scelta si… E' sempre l'utente finale a rimanere col cerino in mano… mi vengono in mente gli esempi dell'amianto, da materiale più bello al mondo a dramma tuttora irrisolto, o le tasse sulla casa che hanno affossato il mercato immobiliare. Puoi avere anche un auto nuova e bella ma se la vuoi vendere e nessuno la vuole il problema rimane a te… Dalle mie parti si dice "chi ci pensò si salvò".
Ritratto di Alexbord
5 aprile 2019 - 09:35
Domanda, ma a cosa servono i brevetti?.
Ritratto di Dr.Torque
5 aprile 2019 - 10:12
Considerando quanto costa il deposito un brevetto internazionale il capitale investito da Toyota in tal numero di brevetti è spropositato. Evidentemente si sono resi conto che il gioco non vale la candela e cercano vie alternative per metterli a frutto in modo diverso. Nella mia moedsta opinione i brevetti industriali hanno ormai perso di significato a meno che non riguardino invenzioni particolarmente semplici e geniali. Tutto il resto può essere facilmente aggirato variando dettagli o superato dalle nuove tecnologie in brevissimo tempo.
Ritratto di Angi0203
6 aprile 2019 - 10:43
a parte il facilmente aknlg
Ritratto di cat72
5 aprile 2019 - 10:50
Perchè dovremmo andare in elettrico visto che l'energia non è prodotta in modo pulito.Quali sono i vantaggi?
Ritratto di giangibus
5 aprile 2019 - 14:40
Capisco il fastidio e la frustrazione di molti diesellovers ma il diesel è prossimo alla fine. Rottamateli quei bidoni e cominciate a farvene una ragione. La storia di Volkswagen "gas auto" vedo che non vi ha insegnato nulla?
Ritratto di Wikowako
5 aprile 2019 - 14:50
Per ora ad essere rottamati sono stati solo i diesel Toyota, in quanto vere ciofeche. Col famigerato 2.2 la Lexus IS non riusciva a completare i test di ripresa delle riviste di settore, perché non ce la faceva. Toyota/Lexus corse ai ripari accorciando i rapporti del cambio (agire sul motore impossibile, in quanto non ne avevano la capacità), col risultato che dopo "la cura" faceva 10 km/, invece dei 15-16 km/l dei competitor. E con prestazioni non degne di nota, appena accettabili. Chiaro che s'è buttata sull'ibrido... :-)
Ritratto di giangibus
5 aprile 2019 - 14:59
Tant'è che di auto ibride Toyota ne vende milioni in tutto il mondo e anche altri colossi automobilistici (Honda, Ford ecc) stanno spingendo sempre più su ibrido e meno sui bidoni diesel. Il tempo del diesel sta scadendo, tic-toc-tic-toc :D
Ritratto di Jumputer
7 aprile 2019 - 22:00
Avevo un Avensis del 2002 con 2.0 110cv il motore era Common Rail ho fatto oltre 250.000 km consumava veramente poco e le prestazioni erano adeguate. Mio Cognato aveva una Verso 2.2 che ha incidentato nel 2015. Ha preso un'altra Verso con il 1.6 BMW e si lamenta del consumo nettamente superiore (lui dice 20%) alla vecchia. Probabilmente il motore è troppo piccolo per la Verso e poi strozzato da FAP ed Euro6 .... MA comunque Diesel dismessi come adesso anche Suzuki e a breve Honda e seguirà Mazda (immagino)...I giapponesi ci hanno messo una pietra tombale sopra. I Tedeschi insistono ma hanno investito miliardi e miliardi di Euro e Bosch e compagnia hanno tempi industriali per riconvertirsi...Pensate solo al marchio Adblue che è dei costruttori tedeschi e si paga il pizzo anche li...
Ritratto di stefbule
5 aprile 2019 - 14:56
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Nessuno che pensa che potrebbe esserci una manovra per far usare di più la benzina? Visto che costa un po' di più e l'auto consuma un po' di più? Chissà....Con la scusa dell'ecologia si può fare di tutto.... State accorti.
Ritratto di treassi
5 aprile 2019 - 17:57
Cavolo io pensavo che milioni di Toyota andavano ad acqua... che delusione...
Ritratto di Fr4ncesco
5 aprile 2019 - 23:57
2
Non ha insegnato nulla in quanto il dieselgate è VW e basta. Per quanto se n'è detto nessun'altra aveva software fasullo, forse la Mitsubishi unicamente in Giappone se non ricordo male.
Ritratto di treassi
6 aprile 2019 - 08:59
E il milione di vetture che sta richiamando FCA in America??? AHAHAH
Ritratto di Angi0203
6 aprile 2019 - 10:49
sono sicuro che il Sig. treassi a fronte di un truffatore sul mercato che vince ogni confronto sulle cosidette "riviste specialisitche" (più kW, meno consumi, listino più basso ecc) avrebbe mandato a casa la metà dei suoi operai in montaggio piuttosto che studiare la legge e vedere cosa si poteva permettere senza sforare nell'illegalità completa come invece ha fatto VAG
Ritratto di Fr4ncesco
6 aprile 2019 - 11:57
2
È un caso diverso non trattandosi di un software nascosto che andava a manipolare le emissioni durante i test come VW, che allo stato attuale è l'unica responsabile del dieselgate. Pensa a quanto deve invece inquinare un boxer con quei consumi assurdi.
Ritratto di GeorgeN
6 aprile 2019 - 08:17
Dopo la scadenza del brevetto (20 anni), l'invenzione deve essere pubblico e alla portata di tutti. Ormai la Toyota ha armotizzato i costi dell' invenzione sull' ibrido. Toyota è davvero da ammirare perchè è l'unica casa automobilistica che non vende i cancerogeni motori diesel, per racimolare soldi come fanno altri costruttori e sopratutto si rifiuta di investire sull' elettrico. La migliore in assoluto.
Ritratto di Jumputer
7 aprile 2019 - 22:09
Infatti ne vendo tantissime. Tutti i Taxisti di Roma Milano, Firenza hanno ibride tedesche. Che facciano auto di massa ibride (come la Yaris , il CHR e la Corolla) e non auto di Elite. LA Bmw I3 se ne vede qualcuna e mi piace. Le altre ad oggi viste Zero. Le plug IN Golf GTE e AUdi A3 e-tron fuori produzone perche hanno problemi con il WLTP ecc. ecc Adesso ci venderanno il MildHybrid un motorino lavatrice con cinghia e tendicinghie come avanguardia della tecnica... e molti lo compreranno per il marketing e per la NON conoscenza. Pensa che Toyota oggi sulle nuova ibride 10 anni di garanzia parti ibride e meccaniche. Pensa fra 10 anni l'accrocchio del mild-hybrid...il FAP e L'urea... Queste vendono oggi... con FAP e UREA
Ritratto di serjaromil
7 aprile 2019 - 22:14
Concordo in pieno... ora arriveranno innumerevoli Mild Hybrid che cattureranno schiere di persone non totalmente consapevoli
Ritratto di stefbule
7 aprile 2019 - 23:33
12
Invece secondo me saranno completamente consapevoli. Pur di avere un diesel ci si adegua, non vedo dov'è lo scandalo.
Ritratto di Wendy
26 maggio 2019 - 17:46
Vorrei sapere come ai la prius ibrida plug in elettrico puro su strade statali arriva a soli 37 km mentre la ionq mantiene i 50 che fa in città.