IMPRONTA RAZIONALE - Si chiama Urban Utility la concept di casa
Toyota dedicata alla città, ma i giapponesi specificano che la doppia U può essere vista come una U al quadrato: meglio, quindi, scriverne il nome come
Toyota U2. E poco importa se la mente corre, volente o nolente, all'omonimo gruppo rock irlandese, uno dei più noti al mondo. La concept, opera del Calty, il centro stile californiano della Toyot, anticipa il modello che debutterà al Maker Faire di New York.
ANIMA DA TRASFORMISTA - Di fatto, la Toyota U2 è un veicolo commerciale: secondo la casa, si tratta di un veicolo versatile, capace di unire l'abitacolo di una vettura con lo spazio e la capacità di carico di un commerciale leggero. Il frontale, in effetti, è “quasi” da auto - meglio dire, da pick-up - mentre le linee sono essenziali. Il concept diventa un cassonato in virtù dell'azione combinata del tetto retrattile e del portellone incernierato in basso, così da diventare una rampa di carico. Le sponde sono alte quanto la fiancata della U2: che però, in virtù del tetto rimosso, può in questa conformazione caricare oggetti molto alti.
MOTORI TOP SECRET - Più che i dati tecnici dei motori (peraltro, non svelati) è lo spazio a essere elemento rilevante della Toyota U2 concept: gli interni sono improntati al minimalismo proprio per sfruttare ogni centimetro a disposizione, il sistema multimediale è affidato alle capacità in tal senso di un tablet. Il bracciolo a lato del sedile guida tradisce la parentela con i veicoli commerciali, mentre davanti al passeggeri è possibile installare accessori sulla plancia, tra cui una mensola. Senza dimenticare la possibilità di rimuovere il sedile del passeggero, per carichi extra-long.