OBIETTIVO CRESCITA - Dopo qualche anno di apparente melina, un po’ dovuta a problemi contingenti (la crisi/scandalo dei richiami negli Usa e i danni dello tsunami in Giappone) un po’ per apparenti scelte di filosofia aziendale (inutile puntare a vendere un’auto in più di tutti, meglio produrre in maniera redditizia) la Toyota sembra aver cambiato la marcia. In un’intervista il presidente del gruppo Akio Toyoda (nella foto) ha delineato i programmi di massima per il futuro, e ciò che emerge è appunto l’obiettivo di potenziare la produzione e quindi le vendite nel mondo.
INVESTIRE PER CRESCERE - Il quadro della strategia indicata da Toyoda ha diversi aspetti. Intanto c’è l’obiettivo dei profitti, indispensabili per qualsiasi programma di sviluppo, poi ci sono appunto investimenti record in ricerca e sviluppo, fondamentali per promuovere nuovi modelli, a maggior ragione se con tipologie nuove per quel che riguarda i motori e la sostenibilità ambientale. E con le sue proposte nell’ibrido e nelle fuel cell la Toyota è all’avanguardia in materia. Testimonianza di questa vocazione ambientalista è il proposito di arrivare al 2050 senza più produrre auto con motori tradizionali.
INTESE PER PRODOTTI MIGLIORI - L’intervista ha spaziato comunque su tutti i temi che toccano l’industria automobilistica. A partire da quello delle prospettive di consolidamento attraverso alleanze e collaborazioni tra costruttori. Il pretesto è stata l’ultima intesa sottoscritta dalla Toyota, quella con la Mazda, dopo quelle con la BMW e la Subaru. Akio Toyoda ha parlato delle collaborazioni sottoscritte come di iniziative volte soltanto a realizzare i migliori prodotti possibili e cercando di apprendere tutto ciò che c’è da imparare.
COLLABORARE PER MIGLIORARE ENTRAMBI - Per esempio, Toyoda ha parlato dell’accordo con la BMW, affermando che per la Toyota uno degli obiettivi dell’intesa è imparare a creare le grandi sinergie esistenti in Germania tra BMW, istituzioni pubbliche e mondo accademico, da cui nascono le grandi capacità di progettazione e di produzione. Più in concreto Toyoda ha espresso l’opinione che lavorare con la BMW consentirà alle due case di migliorare nei campi in cui sono più indietro rispetto al partner. Toyoda ha citato il settore delle fuel cell in cui la Toyota è più avanti, così come la BMW lo è nel settore dello sport e delle vetture che puntano sull’emozione. “La collaborazione dovrà portare appunto ad avere le due case sullo stesso livello nei due settori” ha detto Toyoda..
LA PERSONALITÀ DEI MARCHI - Non sono mancate parole sul profilo dei marchi Toyota e Lexus. Toyoda ha sottolineato le linee guida di entrambe le marche: la Toyota più rivolta alla famiglia, alla convenienza e al piacere di guida, mentre le Lexus devono essere auto emozionanti e accattivanti. In particolare per la Lexus, Toyoda ha parlato di un nuovo capitolo , rappresentato efficacemente dalla concept car LF-FC. “Qualche anno fa, la concept car simboleggiante un nuovo capitolo nell’attività della casa, sarebbe stata una station wagon. Così la LF-FC può dare l’idea di quali siano le prospettive per la Lexus, che sono già molto esplicite con la coupé RC. Inoltre, vogliamo sostenere il marchio Lexus con iniziative collaterali, come i Lexus Intersect café, per lanciare varie iniziative di promozione del marchio”.
LEXUS E STATION WAGON: COSE DIVERSE - È interessante come il presidente del gruppo Toyota nell’intervista abbia difeso la propria visione della Lexus. All’intervistatore che gli faceva presente come i concessionari americani desidererebbero avere in gamma una suv a 7 posti, Toyoda ha risposta senza mezzi termini: “questa è una proposta per il marchio Toyota”. Punto.
I GIOVANI E L’AUTO - Toyoda ha anche parlato della disaffezione per l’automobile che sta caratterizzando le nuove generazioni, soprattutto in Giappone. Per il capo della Toyota il fenomeno riguarda tutti i paesi maturi, non solo il Giappone. Contemporaneamente ha anche affermato che è sbagliato parlare troppo del fenomeno. Ciò mentre non si fa abbastanza per mostrare ai giovani quanto l’automobile sia divertente. Cosa che invece bisogna impegnarsi a fare.
I VANTAGGI DELL’AUTO AUTONOMA - Toyoda ha anche parlato dell’auto autonoma, descrivendola come una grande soluzione per soddisfare le esigenze della gente, che potrà così fare alte cose mentre si sposta. Ciò non vorrà dire però che verrà meno il piacere della guida, che darà vita a un altro modo di vivere l’automobile.