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La Toyota vuole diventare ancora più grande

17 novembre 2015

Il presidente della Toyota, Akio Toyoda, ha parlato del futuro del gruppo che guida. Tanti gli obiettivi sul tappeto, espandere la produzione e la presenza sui mercati.

La Toyota vuole diventare ancora più grande
OBIETTIVO CRESCITA - Dopo qualche anno di apparente melina, un po’ dovuta a problemi contingenti (la crisi/scandalo dei richiami negli Usa e i danni dello tsunami in Giappone) un po’ per apparenti scelte di filosofia aziendale (inutile puntare a vendere un’auto in più di tutti,  meglio produrre in maniera redditizia) la Toyota sembra aver cambiato la marcia. In un’intervista il presidente del gruppo Akio Toyoda (nella foto) ha delineato i programmi di massima per il futuro, e ciò che emerge è appunto l’obiettivo di potenziare la produzione e quindi le vendite nel mondo. 
 
INVESTIRE PER CRESCERE - Il quadro della strategia indicata da Toyoda ha diversi aspetti. Intanto c’è l’obiettivo dei profitti, indispensabili per qualsiasi programma di sviluppo, poi ci sono appunto investimenti record in ricerca e sviluppo, fondamentali per promuovere nuovi modelli, a maggior ragione se con tipologie nuove per quel che riguarda i motori e la sostenibilità ambientale. E con le sue proposte nell’ibrido e nelle fuel cell la Toyota è all’avanguardia in materia. Testimonianza di questa vocazione ambientalista è il proposito di arrivare al 2050 senza più produrre auto con motori tradizionali. 
 
INTESE PER PRODOTTI MIGLIORI - L’intervista ha spaziato comunque su tutti i temi che toccano l’industria automobilistica. A partire da quello delle prospettive di consolidamento attraverso alleanze e collaborazioni tra costruttori. Il pretesto è stata l’ultima intesa sottoscritta dalla Toyota, quella con la Mazda, dopo quelle con la BMW e la Subaru. Akio Toyoda ha parlato delle collaborazioni sottoscritte come di iniziative volte soltanto a realizzare i migliori prodotti possibili e cercando di apprendere tutto ciò che c’è da imparare. 
 
COLLABORARE PER MIGLIORARE ENTRAMBI - Per esempio, Toyoda ha parlato dell’accordo con la BMW, affermando che per la Toyota uno degli obiettivi dell’intesa è imparare a creare le grandi sinergie esistenti in Germania tra BMW, istituzioni pubbliche e mondo accademico, da cui nascono le grandi capacità di progettazione e di produzione. Più in concreto Toyoda ha espresso l’opinione che lavorare con la BMW consentirà alle due case di migliorare nei campi in cui sono più indietro rispetto al partner. Toyoda ha citato il settore delle fuel cell in cui la Toyota è più avanti, così come la BMW lo è nel settore dello sport e delle vetture che puntano sull’emozione. “La collaborazione dovrà portare appunto ad avere le due case sullo stesso livello nei due settori” ha detto Toyoda..
 
LA PERSONALITÀ DEI MARCHI - Non sono mancate parole sul profilo dei marchi Toyota e Lexus. Toyoda ha sottolineato le linee guida di entrambe le marche: la Toyota più rivolta alla famiglia, alla convenienza e al piacere di guida, mentre le Lexus devono essere auto emozionanti e accattivanti. In particolare per la Lexus, Toyoda ha parlato di un nuovo capitolo , rappresentato efficacemente dalla concept car LF-FC. “Qualche anno fa, la concept car simboleggiante un nuovo capitolo nell’attività della casa, sarebbe stata una station wagon. Così la LF-FC può dare l’idea di quali siano le prospettive per la Lexus, che sono già molto esplicite con la coupé RC. Inoltre, vogliamo sostenere il marchio Lexus con iniziative collaterali, come i Lexus Intersect café, per lanciare varie iniziative di promozione del marchio”.
 
LEXUS E STATION WAGON: COSE DIVERSE - È interessante come il presidente del gruppo Toyota nell’intervista abbia difeso la propria visione della Lexus. All’intervistatore che gli faceva presente come i concessionari americani desidererebbero avere in gamma una suv a 7 posti, Toyoda ha risposta senza mezzi termini: “questa è una proposta per il marchio Toyota”. Punto.
 
I GIOVANI E L’AUTO - Toyoda ha anche parlato della disaffezione per l’automobile che sta caratterizzando le nuove generazioni, soprattutto in Giappone. Per il capo della Toyota il fenomeno riguarda tutti i paesi maturi, non solo il Giappone. Contemporaneamente ha anche affermato che è sbagliato parlare troppo del fenomeno. Ciò mentre non si fa abbastanza per mostrare ai giovani quanto l’automobile sia divertente. Cosa che invece bisogna impegnarsi a fare.
 
I VANTAGGI DELL’AUTO AUTONOMA - Toyoda ha anche parlato dell’auto autonoma, descrivendola come una grande soluzione per soddisfare le esigenze della gente, che potrà così fare alte cose mentre si sposta. Ciò non vorrà dire però che verrà meno il piacere della guida, che darà vita a un altro modo di vivere l’automobile.


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Ritratto di SINISTRO
17 novembre 2015 - 15:45
3
Attenti a non fare la fine di VW & Suzuki...
Ritratto di persempreVR46nelcuore
17 novembre 2015 - 16:10
Con l'autogoal di gas auto la vita sarà migliore.
Ritratto di Porsche
17 novembre 2015 - 16:26
la toyota sarà massacrata in pista, come sempre. Per le vendite c'è tempo.
Ritratto di persempreVR46nelcuore
17 novembre 2015 - 17:08
Guarda a me della pista non me ne frega un benemerito niente. P.S. Non sei obbligato a rispondere a ogni mio commento.
Ritratto di MAXTONE
17 novembre 2015 - 17:08
Toyota non corre con l'ossessione di vincere, dovrebbero spendere molto di più altrimenti rispetto al budget limitato che mettono a disposizione nel WEC per esempio. Hanno questa visione sportiva di correre per sperimentare soluzioni inedite da applicare poi sulle auto stradali, ad esempio il gruppo corre nel Super GT giapponese oltre che con la Lexus RC F, anche con la Prius, una versione Silhouette molto bella tra l'altro, che va molto bene nella sua classe e ha permesso di sperimentare soluzioni di affinamento del modulo ibrido ora applicate sulla nuova Prius 2016.
Ritratto di Porsche
17 novembre 2015 - 17:11
è sempre il numero uno di toyota che dichiarò che è già una vittoria partecipare. Poi se vincono... Con i tedeschi vincere se lo possono solo che scordare. Mi dispiace.
Ritratto di Porsche
17 novembre 2015 - 16:43
sentir parlare i giapponesi di auto emozionanti è al limite del paradosso. Fate le auto per quello che sapete fare, e non puntate a cose strane. Io fatico pure a considerarle automobili. Vedi una prius e pensi, ma è vera ? Fortuna che ha altre qualità, fosse solo per l'estetica ed emozioni avrebbero chiuso da tempo.
Ritratto di MAXTONE
17 novembre 2015 - 17:02
Beh la Toyota può vantare nomi famosi tra le auto emozionanti: Generazioni di Celica, Supra ed MR2 hanno fatto sognare i giovani di tutto il mondo regalando piacere di guida a prezzi umani, o le AE86 Sprinter Trueno e Levin le quali partendo dalla base della famiglia Corolla sono diventate poi auto di culto tra gli appassionati di drifting, poi e' arrivata la GT86, lodata senza se e senza ma aldilà dei dati di vendita che in piena era suv non possono essere come quelli degli anni 90. Questo solo parlando di Toyota. Poi ci sono le varie Nissan Skyline, Mazda RX, Honda NSX e Type R varie, Subaru Impreza e Mitsu Lancer EVO. Dunque si, io penso che i giapponesi possano permettersi di parlare di auto emozionanti.
Ritratto di Porsche
17 novembre 2015 - 17:10
posso anche essere d'accordo, ma non esiste il paragone con l'europa, proprio non esiste. Con aziende NATE per quello scopo. Dai siamo onesti.
Ritratto di Luzzo
17 novembre 2015 - 17:15
solite menate da incompetente: per smentirti non occorrono nemmeno parole bastano tre lettere ......LFA ..... e bastano per i secoli a ve..nire.
Ritratto di Porsche
18 novembre 2015 - 07:41
la solita frasetta da incompetente quale ti distingui su ogni commento C'è poco altro da dire.
Ritratto di MAXTONE
17 novembre 2015 - 17:29
Eh ma le europee costano oh! Ferrari, Porsche etc. Sono nate con quello scopo si ma solo per pochi! Anzi a Porsche va il merito di aver democratizzato un po le cose con le 914/916/924/944/968 e in tempi piu recenti con Boxster e Cayman.
Ritratto di AMG
17 novembre 2015 - 17:15
Concordo in pieno con Bear, commento sciocco (senza riferimenti d'offesa alla persona)
Ritratto di Sepp0
17 novembre 2015 - 20:48
Ah beh, invece le Gaswagen hanno una linea che incanta, ogni volta che vedo una Golf o una Fabia mi vengono i brividi per l'emozione. Ma per favore.
Ritratto di MAXTONE
17 novembre 2015 - 17:14
Certo se volessero diventare davvero enormi, di dimensioni elefantiache, potrebbero puntare all'acquisizione di Mazda e Subaru per farne ciò che ha fatto VW con Seat e Skoda: Marchio sportiveggiante il primo, e "quasi Premium" il secondo. A completare il tutto nel reparto moto potrebbero comprare Yamaha, punto di riferimento mondiale nelle due ruote. Gli costerebbe un po' di soldi ma visto che hanno una liquidità spaventosa potrebbero permetterselo.
Ritratto di Lucio88
17 novembre 2015 - 17:30
Forse sono un po di parte in quanto possessore di una toyota yaris, ma secondo me come gruppo toyota fa delle "belle auto"... il bello è fra parentesi in quanto sicuramente non sono le piu accattivanti non metto in dubbio questo ma sono auto intelligenti , non costano troppo e soprattutto come spese di mantenimento non ti svenano, paghi x quello che vale piu o meno. discorso competizioni non mi interessa è come se comprassi una moto R1 x che yamaha vince in motogp non ci azzecca niente con la moto in questione, inoltre secondo me è molto apprezzabile il ricorso a usare alimentazioni alternative prima della maggior parte degli altri, l'ibrido 20 anni fa oggi l'idrogeno, secondo me è proporre una tecnologia al giusto prezzo x molti, non tecnologia x pochi con macchina da 80 mila e piu euro
Ritratto di AlexTurbo90
17 novembre 2015 - 20:16
Occhio, Toyota! Volkswagen ha insegnato a tutti che "chi troppo vuole"... Beh, ci siamo capiti no?
Ritratto di jonny holiday
18 novembre 2015 - 08:27
Secondo me, la Toyota non corre gli stessi rischi della VW, per i seguenti motivi: - La Toyota ha una organizzazione completamente strutturata per essere realmente un "world brand". - Il metodo di produzione storico della Toyota (il toyotismo) segue perfettamente l'impostazione organizzativa, anche a livello produttivo, del concetto di "world brand", ovvero, quello di essere da sempre rivolti al mercato globale. - La presenza di pochi marchi, ma ben distribuiti globalmente, sono indice di una razionalità organizzativa tipica, di un gruppo, che ha le idee chiare. (A differenza della selva barocca di marchi posseduti dal gruppo VW. ) In conclusione: Organizzazione scrupolosa e attenta alle reali richieste del mercato globale (Toyota) VS Guerre intestine, individualismi, megalomanie e infantilismi (VW). In pratica, parliamo dei difetti tipici che, da diversi anni, imperversano nei vari "potentati" industriali e nelle varie dirigenze dei paesi Europei...
Ritratto di Claus90
17 novembre 2015 - 21:20
Continuando a costruire auto brutte non penso proprio
Ritratto di canton
18 novembre 2015 - 13:52
La Toyota ha tutte le possibilitá per diventare ancora più grande:tecnologia,fiducia e storia...peró dovrebbero vendere in Europa i modelli asiatici e americani,sono più belli
Ritratto di Supra
18 novembre 2015 - 23:27
Dov'è la Supraaaaaaaaaa

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