La Commissione Europea sta valutando la possibilità di cambiare la frequenza della revisione auto per i veicoli più datati, in particolare per quelli con oltre 10 anni di età, che considerato un parco auto sempre più anziano corrispondono a una larga fetta del totale. L’obiettivo è quello di incrementare la sicurezza stradale e ridurre le croci causate dagli incidenti, che nel 2024 sono state circa 19.800 in tutta l’Unione Europea. Attualmente, la frequenza delle revisioni varia tra i diversi Stati europei: in Italia la prima revisione si fa dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, per poi passare a una cadenza biennale. Con la nuova proposta, la Commissione suggerisce che le auto che hanno superato i dieci anni di età siano sottoposte a revisione annuale.
I sostenitori della proposta, sulla quale serve il via libera del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, evidenziano come i veicoli più vecchi siano statisticamente più propensi a presentare difetti tecnici e a contribuire maggiormente alle emissioni inquinanti. Una revisione più frequente permetterebbe di individuare e correggere tempestivamente eventuali problemi, migliorando così sia la sicurezza per gli occupanti del veicolo e per gli altri utenti della strada, sia la qualità dell'aria. Secondo le stime della Commissione Europea, la revisione annuale per le auto più anziane potrebbe contribuire a salvare 7.000 vite e prevenire 65.000 incidenti gravi entro il 2050. La proposta rientra infatti nella strategia “Vision Zero dell’Unione Europea, un approccio alla sicurezza stradale che mira a eliminare tutti gli incidenti stradali mortali e i gravi incidenti sulle strade entro il 2050, oltre che a dimezzare il numero di morti e feriti gravi entro il 2030.
Tuttavia, la proposta solleva anche alcune preoccupazioni. I proprietari di veicoli più datati potrebbero dover affrontare costi maggiori legati alle revisioni più frequenti e alle eventuali riparazioni necessarie per superarle. In Italia la revisione costa 45 euro alla Motorizzazione Civile e 78,75 euro nelle officine private autorizzate: soldi che di fatto raddoppierebbero in caso di revisione annuale invece che biennale. Questo potrebbe rappresentare un onere economico significativo, specialmente per le fasce di popolazione con redditi più bassi, che spesso dipendono da veicoli più anziani per la propria mobilità.