BABY-JEEP - Venerdì 1 giugno 2018 è in programma nel centro prove di Balocco (Vercelli) l’evento in cui il numero uno della FCA, Sergio Marchionne, illustrerà il piano di sviluppo che l’azienda dovrà seguire nel periodo 2018-2022. L’appuntamento è molto atteso, perché fornirà un’anticipazione generale sulle vetture in arrivo nei prossimi anni e spiegherà come ottenere alla piena occupazione delle fabbriche italiane, che secondo le anticipazioni è uno fra i principali obiettivi nel programma. Solo quel giorno sapremo se la casa americana realizzerà una suv più piccola della Jeep Renegade, che secondo quanto riportato ieri dal sito internet Autonews potrebbe essere costruita nello stabilimento campano di Pomigliano d’Arco, dove oggi è realizzata l Fiat Panda (che dal 2020 verrà spostata in Polonia).
QUESTIONE DI COSTI - Autonews ha ottenuto le informazioni da un fornitore della FCA. La fonte ha rivelato che il progetto di una piccola suv da costruire a Pomigliano è in discussione da inizio 2017, ma finora ha subito vari ritardi e non ha ottenuto il via libera definitivo. La suv dovrebbe misurare circa 400 cm in lunghezza (la Renegade è lunga 424 cm) e utilizzare la stessa base meccanica della nuova Fiat Panda, che sarà fabbricata a Tichy per sfruttare il costo più basso della manodopera in Polonia rispetto al nostro paese. Diverso è il discorso per la Jeep, un modello più costoso che al pari della Renegade può essere prodotto in Italia.
PICCOLA MA “TOSTA” - La baby Jeep, nel caso venisse approvata, avrà come concorrente naturale la Suzuki Jimny e farà aumentare ulteriormente le vendite del marchio statunitense, uno fra i più redditizi e in salute della FCA. Il modello dovrà essere in grado di muoversi agilmente in fuoristrada e non tradire così lo spirito della Jeep, come aveva anticipato a fine 2016 il suo numero uno, Mike Manley, che in una intervista con il sito internet Autocar aveva parlato in termini molto generali di una suv più corta della Renegade.