Il presidente Donald Trump cambia le regole sul consumo di carburante negli Stati Uniti, abolendo gli standard introdotti negli ultimi anni dal governo guidato da Joe Biden, definiti “orribili e ridicoli”. Trump lo ha annunciato dallo Studio Ovale di fronte ai vertici delle grandi case automobilistiche americane, tra cui i rappresentanti di Stellantis, Ford e General Motors (nella foto qui sopra).
Le nuove normative prevedono limiti di consumi meno severi rispetto alle precedenti 50,4 miglia per gallone (pari a 21,4 km con un litro): il nuovo limite è di 34,5 mpg (14,6 km/l), ancora meno delle 39,1 mpg (16,6 km/l) dell’epoca pre-Biden. Secondo il numero uno della Casa Bianca, la mossa dovrebbe abbassare i costi delle auto, schizzati verso l’alto negli ultimi anni, facendo risparmiare gli automobilisti americani che comprano un nuovo veicolo.
Non è stato certo un fulmine a ciel sereno: anche in campagna elettorale il nuovo presidente aveva annunciato di voler rivedere le leggi più stringenti su consumi ed emissioni dei veicoli e aveva nuovamente ribadito le sue intenzioni martedì, durante un incontro del gabinetto di governo, con la volontà di rilanciare il settore automobilistico.
Trump ha già ridotto i vincoli sulle emissioni, eliminato le sanzioni per i costruttori che non raggiungono gli standard federali di consumo e cancellato gli incentivi fino a 7.500 dollari destinati all’acquisto di auto elettriche. Inoltre, insieme ai repubblicani del Congresso, è intervenuto per contrastare la normativa californiana che prevede il passaggio alle emissioni zero entro il 2035, in linea con quanto stabilito dall’Unione Europea.
Esultano i big delle case automobilistiche, che sperano anche che la decisione proveniente da Oltreoceano possa avere ripercussioni anche in Europa, dove il 10 dicembre la Commissione Europea dovrebbe esprimersi su un’eventuale modifica del ban alle auto termiche del 2035.
Il ceo di Stellantis Antonio Filosa ha sottolineato come la decisione di Trump faccia riconciliare le regole con il mondo reale: “È per questo che Stellantis ha deciso di investire in Jeep, Ram, Dodge e Chrysler 13 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, aumentando la produzione del 50%, creando 5.000 posti di lavoro e mettendo sul mercato cinque nuovi modelli”, ha detto.
Anche Jim Farley, ceo della Ford, ha dichiarato di apprezzare la leadership di Trump “nell’allineare con il buon senso gli standard con le condizioni reali del mercato”, prevedendo un calo nel breve periodo del 5% della quota del mercato delle auto elettriche negli USA.
Mary Barra, ceo della GM, ha comunque ribadito l’impegno dell’azienda per migliorare l’efficienza dei veicoli, riconoscendo comunque che gli investimenti dovranno tenere conto di cambiamenti “di 180 gradi” della politica.















































































