I primi tre mesi del 2025 sono stati molto negativi per la Tesla, che ha registrato un utile netto di 409 milioni di dollari, in calo del 71% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel suo rapporto dello scorso 22 aprile, la casa americana ha dichiarato entrate totali per 19,3 miliardi di euro, il 9,2% in meno dell’anno precedente, mentre i ricavi automobilistici si sono fermati a 12,9 miliardi (-20%). Parte delle entrate, 595 milioni di dollari, sono derivate dalla cessione dei crediti sulle emissioni alle altre case automobilistiche (lo scorso anno erano stati 442 milioni): senza si esse, la Tesla avrebbe registrato una perdita netta nei primi tre mesi dell’anno. Secondo gli analisti, le difficoltà del costruttore di auto elettriche è da ricercare in parte nell’attività politica del ceo Elon Musk e in parte nell’invecchiamento della sua gamma, con aggiornamento del suo modello più venduto, la Model Y, che ha portato ritardi nella produzione.
Se l’attività politica di Musk è da prendere in considerazione come fattore destabilizzante è altresì importante notare che da gennaio a marzo 2025 la Tesla ha venduto 336.681 veicoli in tutto il mondo, solo il 13% in meno di quanto fatto nello stesso periodo dello scorso anno. L’azienda ha attribuito il calo alla scarsa disponibilità della Model Y, riconducibili all’adeguamento delle linee di produzione nelle sue fabbriche negli Stati Uniti, in Germania e in Cina. Le minori consegne unite all’aumento delle spese operative e alla diminuzione dei prezzi di vendita ha portato al calo degli utili.
Nonostante gli intoppi, la Tesla assicura che i piani per i nuovi veicoli, compresi i modelli più convenienti, “rimangono sulla buona strada per l’inizio della produzione nella prima metà del 2025”. Tra i prodotti futuri c’è anche il robotaxi Cybercab, la cui produzione in serie è prevista a partire dal prossimo anno. L’azienda è sicura di riuscire a lanciare un servizio pilota di robotaxi già a giugno a Austin, in Texas. Da lì il servizio dovrebbe espandersi anche ad altre città degli Stati Uniti, mentre la guida completamente autonoma - ha assicurato Musk - sarà disponibile anche per tutti i veicoli della Tesla già in circolazione in alcune città degli USA attraverso un aggiornamento del software entro la fine dell’anno.