Stando a quanto riportato dal New York Times, i taxi a guida autonoma della Waymo, società controllata di Google preposta allo sviluppo delle auto che si guidano da sole, sono state oggetto di diversi atti di vandalismo da parte degli abitanti della città americana di Chandler, appartenente all’area metropolitana di Phoenix, Arizona. A Chandler, all’interno di un’area di circa 200 km quadrati, da inizio dicembre è attivo il servizio di taxi a guida autonoma. Complessivamente le autorità locali hanno verbalizzato 21 episodi di aggressione. Gli episodi di vandalismo sono stati perpetrati sia verso l’auto a guida autonoma, la Chrysler Pacifica della FCA che è stata colpita da pietre e oggetti contundenti di vario tipo, sia verso il pilota, che deve essere presente all’interno della vettura, pronto ad intervenire in caso di necessità. Alcuni abitanti della città hanno addirittura tentato di speronare la vettura a guida autonoma della Waymo, costringendo quindi il pilota di back-up ad intervenire, con la conseguenza dell’annullamento del test. L’attacco più grave ha visto protagonista un uomo 69enne che con una pistola ha minacciato un’auto a guida autonoma della Waymo e il pilota di backup, citando la morte di Elaine Herzberg, la donna che lo scorso marzo ha perso la vita a seguito dello scontro con un veicolo autonomo della flotta di Uber.
Attualmente il servizio offerto dalla Waymo è ancora in una fase sperimentale, infatti non è aperto a tutti i cittadini bensì limitato ai 400 utenti che negli scorsi 18 mesi avevano preso parte al programma "early rider", ossia ai test predisposti dalla stessa azienda americana, sempre nell’area di Phoenix. Rispetto al precedente programma di test avviato nel 2017, ora gli utenti, dopo aver prenotato la corsa attraverso un’apposita applicazione, possono decidere di portare a bordo delle auto con il pilota automatico amici e conoscenti, oltre ad avere la facoltà di rilasciare un feedback sulla qualità del servizio erogato. Nei 21 attacchi registrati dalle autorità locali la società Waymo ha deciso di non denunciare gli aggressori. In una recente dichiarazione una portavoce della Waymo ha dichiarato che gli attacchi stanno avendo un impatto molto leggero sulle oltre 40.000 mila chilometri che i furgoni della compagnia registrano ogni giorno in Arizona.