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Varin rinuncia a 21 milioni di liquidazione dalla PSA

28 novembre 2013

A seguito delle polemiche il presidente uscente Varin ha dichiarato di rinunciare ai 21 milioni.

Varin rinuncia a 21 milioni di liquidazione dalla PSA
LA FORZA DELLE COSE - A volte anche il più rigoroso rispetto delle regole non basta. Ci sono cose che hanno più forza e finiscono con l’essere determinanti. Almeno così appare in Francia. Il caso che suscita tali considerazioni è quello del presidente in uscita del gruppo PSA, Philippe Varin, che tra pochi mesi lascerà l’incarico a Carlos Tavares (qui la news), dimissionato ad agosto dalla Renault.
 
NORME PER IL TOP MANAGEMENT - Le regole pienamente rispettate sono quelle votate nel 2010 dagli organismi dirigenti del gruppo e relative alla cosiddetta liquidazione complementare calcolata in base a meccanismi ben precisi. Secondo tali regole Philippe Varin che oggi ha 61 anni, al momento della sua uscita del gruppo a fine contratto per andare in pensione (nel 2017) avrebbe avuto diritto a un importo pari a 21 milioni di euro. Un diritto non solo suo, ma anche di altri quattro top manager del gruppo. La liquidazione complementare era prevista poi per un quinto manager, ma essendosi quest’ultimo dimesso per andare a lavorare presso un’altra società, è decaduto il suo diritto (per beneficiare della “complementare” occorre andare in pensione). 
 
PROTESTE MINISTERIALI - Dunque da un punto di vista formale appare tutto in regola, con il bilancio del gruppo che prevede l’accantonamento di circa 70 milioni di euro per le diverse liquidazioni complementari di questo gruppetto di manager, ma la situazione è quella che è. Negli ultimi mesi il gruppo ha tagliato circa 11 mila posti di lavoro, i conti sono in profondo rosso e le prospettive appaiono cariche di incertezza. Non ha stupito dunque nessuno che la notizia dell’esistenza della liquidazione complementare abbia suscitato proteste e polemiche. Per la precisione la cosa non è stata criticata solo dai lavoratori attraverso i sindacati, ma anche da due ministri, Moscovici e Montebourg, che hanno sottolineato come fosse per lo meno fuori luogo che a fronte degli enormi sacrifici a cui sono chiamati i lavoratori, per i manager fossero previste condizioni del genere. Ricordando anche che lo Stato francese ha messo a disposizione del gruppo PSA una importante garanzia finanziaria per prestiti concessi al gruppo. 
 
BEL GESTO, MA…  - Infine il “coup de theatre”: lo stesso Philippe Varin ieri ha tenuto una conferenza stampa in cui ha solennemente dichiarato “di rinunciare ai diritti previsti dalla regolamentazione attuale” cioè alla liquidazione in questione, e che l’importante è la salute della società. Nel polverone della polemica c’è però anche chi fa notare che in base a quanto deciso dal gruppo PSA in seguito allo scoppio della crisi economica degli ultimi anni, il diritto di Varin alla liquidazione complementare avrebbe potuto essere messo in discussione. Proprio in base al notevole impegno finanziario che la “complementare” comporta per il bilancio del gruppo, infatti era stato deciso che per beneficare del trattamento occorreva essere stati manager della società per almeno otto anni, anziché i cinque come in precedenza. E Varin al momento è a capo di PSA dal primo gennaio 2009. Il suo contratto termina nel 2017, ma se ne andrà nel 2014.


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Ritratto di Merigo
28 novembre 2013 - 14:56
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Per produrre 5 miliardi di € di passivo all'anno bisogna essere molto preparati nel settore e quindi incentivati! Io, o chiunque di noi, anche a mettermi d'impegno non riuscirei a perdere così tanto denaro, perché come tutti noi italiani ho attitudine al risparmio e, come minimo e come ho già scritto nell'altro blog sulla nomina di Tavarez, avrei già tagliato perlomeno le due CC Peugeot e la Citroen C8 creando volente o nolente efficienza, e quindi anche se incapace avrei prodotto un risparmio e ben difficilmente sarei arrivato a perdere 5 miliardi, perché vuole dire perdere tutti i giorni quasi 1 milione e mezzo, e non deve essere per nulla facile! Per intenderci, Cantarella e Testore, due professionisti delle perdite societarie, riuscivano a fare perdere a FIAT "solo" 200.000 € al giorno. D'accordo, direte Voi, erano altri tempi e d'accordo portiamoli a oggi ma arriviamo sì e no a 1/2 milione, non certo ai valori di Monsieur Varin! Quindi è giusto che un manager per essere capace di tanta incapacità sia incentivato! Son ragazzi 'sti AD PSA, uno con il nome da cavallo e adesso uno che sembra un allenatore di calcio: guarda caso il primo si è ritirato presto, come i purosangue, il secondo avrà il posto in bilico, come gli allenatori! E pensare che tutti i giorni questo blog insulta Sergio Marchionne! Avercene di Marchionne in PSA! Saluti!
Ritratto di Porsche
28 novembre 2013 - 17:23
io ho sempre sostenuto che la FIAT sta messa molto meglio dei francesi, anche di renault, ma i tedeschi restano un sogno lontanissimo.
Ritratto di pcatalini
30 novembre 2013 - 14:29
E già caro Porsche, è proprio cosI. Che i tedeschi restano un sogno lontanissimo per noi te lo so spiegare in poche parole io il perchè. Dopo essere stato per lavoro dal 1962 al 2002 in Germania. Olanda e Svizzera, posso confermarti che "noi" italiani non potremo MAI raggiungere il loro livello. In Italia bisognerebbe prima cambiare la mentalità di tutti (specialmente di chi ci governa) poi se ne potrà parlare nuovamente di riassestare il paese e raggiungere certi livelli!!!! Ciao
Ritratto di Strige
28 novembre 2013 - 18:07
Io penso che marchionne, con la fiat, stia facendo bene. Alla fine la fiat funziona (finalmente), oltretutto in un paese con leggi vecchie di 30-40 anni sul lavoro, sta facendo tanto e pure bene. L'unica cosa che trovo sbagliato in marchionne è la scelta di non produrre più vetture. La fiat non crea/presenta una vettura da troppo tempo, se non aggiornamenti. Certo la sua strada è più conservatrice, io però avrei azzardato un pelino. Se non vuoi rischiare con fiat, fallo con lancia, al massimo se va male prendi e vendi quel marchio. A parte questo, chi critica marchionne, secondo me, è ignorante sul serio. Li non ci posso fare nulla.
Ritratto di TurboCobra11
28 novembre 2013 - 16:31
Beh c'è chi guadagna oltre il doppio all'anno mentre gli operai sono in cassa pagata dai colleghi e dallo stato.......Fumo di insulti in arrivoooo?
Ritratto di TurboCobra11
28 novembre 2013 - 19:08
...e tralasciando l'evidente provocazione precedente, direi in primis che Varin ha fatto bene a rinunciare alla buona uscita che non si è certo meritato, visti i risultati di Psa anche se si deve dire che il problema di Psa è la mancanza di grossi mercati al di fuori della povera Europa, certo non tutta colpa di Varin. Al contrario, viste che è stato citato Marchionne, la Fiat ha avuto la fortuna di avere un ottimo sud america, senza andare a vedere con quali soldi è andata in sud america a suo tempo, e Marchionne ha saputo aggrappare la Chrysler che ora si tira la Fiat grazie al ripreso mercato americano. Per Tavares cosa farà si vedrà, certamente vorrà dimostrare il suo valore alla sua ex Renault, visto che ha scelto di prendere in mano PSA. Certo Marchionne ha salvato la Fiat, ma troppi elogi penso siano esagerati, perché anche lui guadagna (fra salario stock option ecc) uno sproposito rispetto ai suoi operai in cassa integrazione per mancanza di politiche di investimenti che in parte si stanno vedendo ora, e spero che con i risultati di Maserati si decidano a aumentare gli investimenti perché il lusso e la passione italiana ancora hanno il suo peso e le auto le sappiamo fare se vogliamo. Percui sarebbe il caso di spingere per Alfa Romeo e non aspettare anni e anni ancora. Percui speriamo che Marchionne permetta presto a tutti i suoi operai di guadagnare un dignitoso stipendio. Concludendo su Psa, la situazione la vedo difficile, li è stato fatto l'opposto di Fiat, troppi investimenti, anche in prodotti che non hanno mercato sufficiente per almeno ripagare l'investimento, perché di nicchia e non di lusso, e per Tavares la vedo difficile, anche per il già detto in articoli precedenti, ingarbugliamento azionario, con Gm da una parte, la famiglia Peugeut che pare ne voglia diminuire la partecipazione e i cinesi che vorrebbero entrarci ma Gm non gradisce perché non lo gradisce il partner Saic, mi pare. Finisce che saltano gli accordi con Gm o che Gm si tiri al fallimento l'ennesima casa automobilistica facendo scappare i cinesi, dopo un matrimonio che ho sempre ritenuto inutile per Gm e solamente dispendioso, come all'epoca fu con Fiat che si salvo anche grazie a Gm che dovette dargli molti soldi. Al contrario per Psa l'unica salvezza sono i Cinesi, come con Volvo, così che portino liquidità e uno sbocco maggiore in Cina. ...Saluti.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
28 novembre 2013 - 19:19
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Ritratto di Highway_To_Hell
28 novembre 2013 - 21:59
al nuovo AD PSA: secondo me il suo compito è a dir poco improbo... Quanto alla rinuncia della buonuscita da parte di Philippe Varin, mi sembra il minimo, anche se visto dall'Italia sembra un atto nobile... A quelli di Peugeot Citroen servirebbe uno in gamba come Marchionne... Per fortuna è già al timone di Fiat-Chrysler...
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
29 novembre 2013 - 16:40
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Ritratto di Merigo
29 novembre 2013 - 17:57
1
La Redazia non corregge gli infiniti errori di italiano nei titoli che basterebbe rileggessero, che mi sono infatti stufato di segnalargli, e vorrai mica che mettano gli accento giusti sulle parole francesi: che pretese!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
29 novembre 2013 - 18:52
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