PASSATO E FUTURO - Battezzato
Volkswagen Budd-e con la “e” che fa subito capire che si tratta di un veicolo elettrico, la concept car presentata dalla Volkswagen al CES 2016 (rassegna di Las Vegas dedicata all’elettronica di consumo) riesce a essere un Giano bifronte che guarda sia al futuro che al passato. La sua impostazione tecnica contiene tutto ciò che appunto è possibile immaginare per l’auto di domani (non troppo lontano), ma la sua forma è più che una strizzatina d’occhio al van per antonomasia, il Volkswagen Transporter che rimise in marcia la Germania del dopoguerra e divenne poi mezzo di trasporto per eccellenza per generazioni di giovani.
IDEA DI BASE - Forse però l’aspetto più rilevante della Volkswagen Budd-e è sottopelle, e cioè la nuova piattaforma MEB su cui è sviluppata. MEB sta per Modular Electric Toolkit messa a punto dal gruppo tedesco proprio come base per futuri modelli a trazione elettrica. Si tratta di una piattaforma che comprende oltre che il pianale anche la parte motopropulsiva, nella fattispecie due motori elettrici che azionano le quattro ruote e sono alimentati da un pacco di batterie per un totale di 101 kilowattora. Soluzione particolare è quella della sistemazione delle batterie: sono distribuite in pratiche su tutta l’ampiezza del pianale (nella stessa logica adottata dalla Tesla). Il risultato di queste scelte è una autonomia superlativa, quasi in linea con quella dei veicoli a benzina e diesel: 600 km con la capacità di raggiungere la velocità di 150 km/h.
DIMENSIONI MEDIE - La Volkswagen Budd-e è lunga 460 cm, larga 194 e alta 183. Dunque ha dimensioni importanti ma non esagerate che consentono al veicolo di offrire un’immagine abbastanza compatta, anche - e forse soprattutto - grazie all’abbondante passo (315,2 cm) e agli sbalzi molto ridotti: 68,6 cm davanti e 73,4 dietro. Le ruote quasi negli angoli del veicolo contribuiscono sensibilmente a creare una sensazione di compattezza. Ma quest’ultimo aspetto progettuale permette alla Volkswagen Budd-e di offrire un abitacolo particolarmente ospitale, a partire dallo spazio disponibile.
TUTTO TECNO - Proprio nell’abitacolo, soprattutto nella parte della zona anteriore, e della guida in particolare, la Volkswagen Budd-e mostra tutta la sua personalità avveniristica (ma già disponibile, è bene ripetere e tenere in considerazione). Non c’è un comando a pulsante o a leva: tutto è comandato da soluzioni tattili o vocali. Tutto si basa su schermi elettronici: uno è al consueto posto del cruscotto che misura 12,3 pollici ed è a superficie ricurva; un altro verso il centro della plancia, di 13,3 pollici; infine altri due display di 6 e 8 pollici sono impiegati come specchietti retrovisori, dato che riproducono quanto ripreso dalle telecamere.
SEMPRE CONNESSA - Una proposta del genere non poteva che essere al top anche per quel che concerne la connettività. Senza arrivare alla guida autonoma, il sistema della Volkswagen Budd-e è in grado connettersi e interagire con siti prefissati (come la casa o la sede dell’azienda) così come l’auto diagnosi delle varie componenti del veicolo può procedere automaticamente alla segnalazione dei problemi al centro di assistenza, con relativo ordine di sostituzione.
RICARICABILITÀ EXPRESS - Se la Budd-e in mostra a Las Vegas è come sua natura rivolta al futuro senza limiti di realizzabilità prossima, è da sottolineare come la proposta contenga anche molto di quello che è il progetto Volkswagen di un modello van 100% elettrico destinato a essere lanciato entro i prossimi anni (cioè entro il 20120). Alla base di questo programma la casa tedesca mette il suo impegno ad arrivare a disporre di batterie ricaricabili all’80% in soli 15 minuti: un obiettivo che renderebbe l’auto elettrica davvero concorrenziale.