NO A UNA PROPRIA LIBERTÀ - A maggioranza, i lavoratori dello stabilimento
Volkswagen di
Chattanooga, nello stato del Tennesee, hanno detto no all’entrata del sindacato nella
fabbrica. Il responso è venuto da un referendum che chiedeva se erano d’accordo sulla possibilità per i lavoratori stessi di aderire alla Uaw, United Auto Workers. 712 contro 628 hanno risposto no: preferiscono non avere alcuna rappresentanza
sindacale.
SINDACATO O LIBERTÀ TOTALE - La questione nasce dalla realtà particolare degli Stati del sud, dove il sindacato è escluso dalla fabbrica, e ha assunto un significato più ampio, di livello nazionale. Da una parte si sono schierate le forze sostenitrici del liberismo più spinto, dall’altro chi invece crede nei rapporti di lavoro attraverso l’organizzazione sindacale. La logica del ragionamento dei contrari al sindacato è chiara: se la fabbrica Volkswagen introduce il sindacato, sarà difficile tenerlo fuori dagli altri stabilimenti esistenti e futuri. Quindi si ridurrà l’appetibilità dello stato del Tennesee come sede di impianti, quindi di possibili investimenti a venire.
IPOTESI DI “COMPLOTTO” - Nel dibattito-scontro l’ipotesi che la Uaw entrasse nello stabilimento di Chattanooga è stata presentata anche come un tentativo dei sindacati tedeschi (che in Germania, per legge, fanno parte del consiglio di amministrazione della Volkswagen) di cercare di ridurre il divario tra le condizioni esistenti nelle fabbriche tedesche e quelle in cui la VW opera nel Tennesee: costo del lavoro basso e normative antisindacali, oltre a sgravi fiscali.
SCONTRO DI PRINCIPI - Così la questione di Chattanooga è divenuta uno scontro molto più ampio e profondo: da una parte il liberismo “meridionale”, cioè quello estremo diffuso appunto negli Stati del sud degli Usa, e la logica europea di concertazione sindacale. In America portabandiera della tesi liberista è stato il partito repubblicano e sulla tesi del complotto internazionale per favorire la realtà europea si è schierato anche un quotidiano di rilievo come il Wall Street Journal.
QUESTIONE NON CHIUSA - Il sindacato dell’auto americano, Uaw, non ha escluso di presentare ricorso contro il referendum, a causa dei fortissimi e impropri condizionamenti esterni che si sono registrati. Va in proposito detto che nell’autunno scorso, prima dello scatenarsi della questione a livello nazionale (con grandi mezzi mediatici), i lavoratori dello stabilimento VW di Chattanooga avevano presentato una petizione che chiedeva l’iscrizione al sindacato.