Come si comporta con il passare degli anni e accumulando chilometri percorsi e ricarica una batteria di un’auto elettrica? Gli studi teorici e le simulazioni non mancano, ma l’ADAC ha voluto fare di più mettendo alla prova una Volkswagen ID.3 in un test sulla lunga durata iniziato il 7 maggio del 2021. Da quel momento la berlina elettrica in versione Pro S, con una batteria di 77 kWh netti, ha percorso oltre 160.000 km, superando il limite della garanzia offerta dalla Volkswagen: un’ottima occasione per l’automobile club tedesco per verificarne il cosiddetto “stato di salute” (SoH).
Appena uscita dalla fabbrica una batteria ha un SoH del 100%, ma con il passare del tempo e i numerosi cicli di ricarica questo valore si può abbassare: i costruttori, Volkswagen compresa, generalmente assicurano che l’efficienza non scenda al di sotto del 70% entro 8 anni o 160.000 km.
Il test a lungo termine dell’ADAC ha dimostrato che questo limite è ancora lontano, visto che la batteria della ID.3 mostra uno stato di salute pari al 91%. Ancora più rassicurante il fatto che l’accumulatore della vettura non sia stato trattato con particolari accortezze, ricaricando la batteria sempre al 100% dopo ogni viaggio e lanciandola al massimo livello di carica per lunghi periodi, due pratiche considerate sfavorevoli per la longevità della batteria.
L’ente tedesco ha anche valutato l’evoluzione del decadimento della batteria: dai risultati ottenuti si mostra che la percentuale di SoH era scesa già al 96% dopo meno di 22.000 km, mentre il restante 5% ci ha messo più chilometri a decadere, scendendo al 91% solo a oltre 145.000 (valore che rimane immutato a quasi 170.000 km).
Dai risultati registrati dall’ADAC, anche dopo quattro anni e tanta strada percorsa, la Volkswagen ID.3 rimane perfettamente adatta anche anche per i lunghi viaggi, almeno quando le temperature esterne non sono troppo rigide. Se infatti la casa di Wolfsburg dichiara un’autonomia nel ciclo WLTP di 525 km, nella vita reale si raggiungono senza particolari problemi percorrenze di circa 400 km in autostrada. Ma se le temperature scendono sotto lo zero, l’autonomia termina dopo 300-320 km.
Al banco di prova i consumi registrati dall’auto nuova erano di 20 kWh ogni 100 km, ma dopo 172.000 km scesi a 18,3 kWh, grazie a una nuova versione del software che controlla la temperatura della batteria in modo più efficiente. Il consumo medio nell’uso quotidiano è superiore a quello del banco di prova: si va da circa 13 kWh/100 km con temperature miti e frequenti tragitti in città e fuori città a 25-30 kWh guidando in inverno e con un’elevata percentuale di tragitti autostradali.