PAROLA DI VERTICE - La matematica non è un’opinione, e dice che il 10% di zero è zero. Come riportano le agenzie di stampa, usando l’ovvietà come un aforisma, Bernd Osterloh, capo del consiglio di fabbrica della Volkswagen e in quanto tale membro anche dell’organismo di sorveglianza del gruppo (quello dove siedono i rappresentanti degli azionisti, per intenderci) ha fatto capire che il bilancio 2015 non consentirà di distribuire premi ai dipendenti in base agli utili realizzati, così come avvenuto negli ultimi anni nella misura del 10%. Questo per la semplice ragione che non ci saranno utili. E appunto - ha detto Osterloh - “il 10% di zero è zero”. Non solo, Osterloh ha anche aggiunto che l’intera vicenda potrebbe avere ricadute sull’occupazione.
LE CONSEGUENZE DEGLI SCANDALI - Così, assieme alle riduzioni di sponsorizzazioni e programmi di espansione, gli scandali che travagliano il gruppo Volkswagen avranno anche un aspetto doloroso per i dipendenti. Ciò perché il grande clamore negativo delle vicende delle emissioni (NOx dei diesel e CO2 per benzina e diesel) porterà inevitabilmente una contrazione delle vendite. Ciò perché soprattutto l’ammissione di inattendibilità dei dati relativi alle emissioni di CO2 hanno minato la fiducia nel gruppo Volkswagen (più che lo scandalo degli ossidi di azoto NOx dei motori turbodiesel, secondo Osterloh). E questo appunto significherà una riduzione del giro d’affari e quindi dei profitti.
IL DOVERE MORALE DEI MANAGER - A dire il vero Osterloh ha usato il suo ragionamento per entrare un po’ più nel dettaglio nel discorso delle conseguenze economiche della crisi. Per il sindacalista Osterloh i sacrifici non devono riguardare soltanto operai, impiegati e funzionari ma deve toccare i manager della dirigenza. “Il management ha un dovere morale” sono state le parole che secondo la stampa Osterloh ha affermato a Wolfsburg. Indossando più gli abiti del sindacalista che quelli del membro del consiglio di sorveglianza, Osterloh ha voluto dire che il conto degli scandali non deve essere presentato soltanto ai semplici lavoratori, che tra l’altro sono senz’altro i meno responsabili di quanto accaduto, ma anche ai manager, che notoriamente hanno forme di remunerazione comprendenti sontuosi bonus annuali. E il “dovere morale” a cui si è riferito Osterloh sicuramente riguarda appunto quello di non lasciare i lavoratori soli nel sopportare tagli e sacrifici. Anche il management deve fare i suoi sacrifici.
FERIE LUNGHE OBBLIGATI - La presa di posizione di Osterloh si accompagna con le notizie provenienti dalle fabbriche, che parlano di periodi di ferie più ampi del previsto durante le feste di fine anno, ciò per il calo delle esigenze produttive derivante dalla contrazione degli ordini e dalle previsioni di vendite. Il periodo di vacanza (forzata) andrà dal 17 dicembre all’11 gennaio.