A sette anni dal lancio, la Volkswagen T-Roc cambia completamente: la crossover compatta della casa tedesca, molto apprezzata anche in Italia, è stata rivista da cima a fondo. Disponibile al lancio, nei primi mesi del 2026, con motori mild hybrid, in seguito ospiterà anche dei full hybrid. La lunghezza dell’auto cresce di ben 13 centimetri, passando da 424 a 437 cm; aumenta un po’ anche il passo (la distanza fra i centri delle ruote fa segnare +3 cm) e migliora notevolmente il coefficiente di penetrazione aerodinamico, che passa da 0,34 a 0,29 (con vantaggi nel consumo alle velocità medie e alte).

Le proporzioni dell’auto sono state riviste, con l’abitacolo un po’ più arretrato e il lunotto più inclinato per un maggiore slancio. Come in tutte le Volkswagen più recenti, il frontale incorpora una striscia di led che collega i fari (full led o a matrice di led, con fascio luminoso variabile in base alla presenza di altri veicoli); più in basso, la griglia si estende da un’estremità all’altra del paraurti integrando alcuni dei sensori per i sistemi di assistenza alla guida. Anche dietro, una striscia di led collega i fanali; al centro, il logo della Volkswagen illuminato.

L’abitacolo della nuova Volkswagen T-Roc ha un aspetto moderno ed è abbastanza arioso. In questa prima presa di contatto statica, i materiali utilizzati per rivestire la parte alta della plancia e delle portiere ci sono parsi più curati rispetto al passato e ci sono elementi di stile ricercati come l’illuminazione d’ambiente “celata” al di sotto dei pannelli porta. Buona la disponibilità di portaoggetti, in particolare sul tunnel centrale dove non troviamo più la leva del cambio (il selettore della marcia avanti e indietro è stato spostato dietro al volante), ma due piastre di ricarica wireless per gli smartphone.

Più indietro, il rotore multifunzione per la selezione delle modalità di guida e la regolazione del volume e un ampio vano con pratici divisori sotto al bracciolo. Seduti sul divano, lo spazio per le gambe è buono anche per chi supera i 180 cm di altezza. Il bagagliaio delle versioni mild hybrid ha una capacità dichiarata di 465 litri, 20 in più di prima: il valore è buono in assoluto, ma il miglioramento non è così evidente considerando il netto aumento della lunghezza della vettura. Il vano è ben sfruttabile e il fondo è posizionabile su due altezza diverse.

Di serie in tutte le versioni, il cruscotto digitale di 10” è ricco di informazioni e facilmente personalizzabile utilizzando i pulsanti sulle razze del volante; il sistema multimediale ha un display (di 10” o di 12,9” a seconda dell’allestimento) ben definito e che risponde in fretta ai comandi. Più in basso troviamo i (non comodi) pulsanti a sfioramento per la regolazione della temperatura. Le altre funzioni del climatizzatore sono, invece, integrate nel monitor. Disponibile come optional l’head-up display, che mostra avvisi e informazioni, come i dati dei sistemi di assistenza alla guida, la velocità attuale e quella consentita (riconosciuta dai segnali stradali), oltre alle indicazioni di navigazione.

Sotto al cofano della seconda generazione della Volkswagen T-Roc troviamo solamente motori ibridi a benzina (niente più diesel). Al lancio, la nuova crossover sarà 1.5 turbo 4 cilindri mild hybrid da 116 o 150 CV, in entrambi i casi con il cambio robotizzato doppia frizione a sette marce e la trazione anteriore. Più avanti sono previsti una 2.0 da circa 200 CV, sempre mild hybrid ma con la trazione integrale e due versioni full hybrid: entrambe utilizzeranno il collaudato 1.5 turbo a ciclo Miller delle versioni mild hybrid, ma con un motore elettrico decisamente più potente per una potenza combinata di 136 o 170 CV. Al momento, però, non si conoscono ancora le specifiche della batteria e del cambio. Per la nuova Volkswagen T-Roc, i prezzi dovrebbero partire da circa 35.000 euro.






















































































































































