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Alla Dakar la Volkswagen vuole il tris

14 dicembre 2010

Oltre alla casa di Wolfsburg, già trionfatrice due volte di seguito con le Touareg ci prova anche la Mini con le Countryman. Al momento sono 430 i veicoli iscritti tra auto, moto e camion. Si parte il 1° gennaio 2011 a Buenos Aires e si ritorna nella stessa città il 16, dopo 9000 chilometri di contesa tra Argentina e Cile.

IN AMERICA LATINA - Il direttore della Dakar, Etienne Lavigne, sembra dormire sonni tranquilli. Anche di fronte a una corsa che, sin da quando partiva da Parigi per inoltrarsi nel continente africano, ha contato non poche vittime (oltre 50) tra piloti, navigatori, giornalisti e persino il suo ideatore, Thierry Sabine, morto nel 1986 durante un tempesta di sabbia che provocò lo schianto del suo elicottero. Da tre anni il tutto si è trasferito in America Latina. Il motivo è noto, visto che 2008 il classico Rally-Raid fu clamorosamente annullato, complici le pressioni esercitate dall’Eliseo. Fu infatti un addio all’Africa epocale, conseguente alle minacce terroristiche fatte da Al Quaeda e all’assassinio di quattro turisti francesi in Mauritiana. Dunque ancora Buenos Aires è lì pronta ad attendere 146 auto, 183 moto, 68 camion e 33 quad , con 51 Paesi rappresentati. Il “menù” comprende percorsi estremi nel deserto, salite mozzafiato sulle Ande, sterrati. Una sfida che la Volkswagen affronterà ancora una volta con grande determinazione e con l’intento di ottenere la terza vittoria consecutiva.


Volkswagen touareg dakar 2010 05


PARTE COME FAVORITA
- Alla conquista della tripletta è infatti finalizzata l'accurata preparazione delle nuove vetture Race Touareg 3, spinte da un potente turbodiesel da 310 CV, con la casa tedesca finora unica a conquistare la vittoria con un propulsore 2.5 TDI a gasolio. “Il fatto che i due precedenti trionfi alla Dakar rappresentino i maggiori riconoscimenti ottenuti dalla Volkswagen nelle corse, non significa che l'obiettivo sia ora più semplice da raggiungere” ha detto Kris Nissen, Responsabile della Volkswagen Motorsport. Intanto i piloti sono sempre a cinque stelle, da Carlos Sainz a Giniel de Villiers, che nelle ultime due edizioni si sono spartiti le vittorie. Da affrontare ci sono 9.000 chilometri attraverso il Sudamerica, passando per il deserto dell’Acatama, la regione più arida del pianeta Terra. Per l’edizione 2011 è stato deciso che 6 delle 14 prove speciali si svolgeranno in queste regioni a dir poco inospitali per antonomasia, toccando anche quote di 4726 sul Passo San Francisco, tra Argentina e Cile.


mini_countryman_dakar_2011.jpg


MINI D'ASSALTO
- Tra gli altri protagonisti, un altro nome illustre, quello della Mini. La Casa inglese controllata da BMW, si presenta infatti al via seguita dall'X-Raid Team per affrontare la corsa. Sviluppata con il contributo di Magna-Steyr, la Mini per la Dakar (nella foto sopra un bozzetto) è a tutti gli effetti un vero e proprio prototipo concepito e studiato per affrontare il massacrante rally raid. Sotto al cofano c’è però lo stesso 2,9 litri biturbodiesel a 6 cilindri in linea che ha già equipaggiato la Bmw la X3, sempre alla Dakar. La potenza dichiarata è di 315 CV, con 710 Nm a livello di coppia motrice.

LIMITATO IL GPS
- Ettienne Lavigne, direttore della corsa, garantisce un rally-raid che avrà una difficoltà crescente, per offrire spettacolo sino all'ultima tappa. La scelta di schierare moto di 450 cc e di limitare al massimo l'utilizzo del GPS sembra andare in questa direzione. Le tappe sono poi differenziate per moto, auto e camion. Il percorso sfiora anche la Bolivia, toccando Jujuy, Salta e Tucuman. Un'importante novità riguarda la centralità del road-book durante la navigazione, negli ultimi anni appannata dall'utilizzo massiccio del GPS.

APRILIA D'ASSALTO - La 32a edizione della Dakar vede infine al via ben tredici piloti targati Aprilia. Tra questi, non poteva certo mancare il team Aprilia Giofil. Forte del terzo posto assoluto ottenuto nella passata edizione, la compagine guidata da Filippo Assirelli si presenta non solo con grandi ambizioni e motivazioni, ma soprattutto decisamente rafforzata nel proprio assetto. L'uomo di punta è ancora il cileno Francisco ''Chaleco'' Lopez. La limitazione imposta da ASO ai top driver, che potranno appunto correre la Dakar con moto di 450 cc, sarà il tema tecnico principale, anche per la KTM, che negli ultimi anni ha monopolizzato la corsa. Proprio per questo l’ Aprilia èdecisa a recitare un ruolo da protagonista con le RXV 4.5 Tuareg, che hanno un anno di esperienza sia nelle gare in Africa, sia con vari test effettuati con il motore bicilindrico, rivisto nella mappatura delle centraline elettroniche.



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Ritratto di Porsche
14 dicembre 2010 - 11:35
Avanti tutta !!!
Ritratto di albertone198
14 dicembre 2010 - 23:52
SEMPRE FORZA VW CHE??? LA VW PUO' FARE SOLO QUESTE GARE INUTILI, MA PER FAVORE, L'ASPETTIAMO IN F1 PER FARCI 2 RISATE!!!!!
Ritratto di Porsche
15 dicembre 2010 - 09:38
ma non dire idiozie !!! Praticamente è monopolista a le mans a che gli serve la F1 ? ahahahhahah
Ritratto di JDM
16 dicembre 2010 - 08:45
Ma io mi domando, ma AlVolante è pagata per dare notizie del genere ? Perchè non parlare anche di altre auto visto che ce ne sono più 400, ma parlare solo delle solite auto modaiole del momento: Volks e Mini... Mha ! Il censore fa la sua parte !
Ritratto di patacca100
24 dicembre 2010 - 12:49
quest'anno mi farò quattro risate a vedere il dakar parteciperanno anche i cinesi della great-wall!!!