LEGGERO E RAPIDO - Se la Golf Country, versione “tutto terreno” della compatta tedesca è stata solo un esperimento poco riuscito (prodotta dal 1990 al 1991), la tradizione della variante 4Motion prosegue dal lontano 1986 quando debuttò sotto il nome di Syncro con la seconda generazione della Golf. Oggi, a pochi mesi di distanza dal debutto della nuova Golf, la Volkswagen presenta la nuova variante a trazioni integrale permanente 4Motion. Dotata della frizione Haldex di quinta generazione, punta tutto sull’efficienza, sulla dinamica di guida e sulla sicurezza attiva. Il sistema pesa 1,4 kg in meno rispetto alla precedente versione e, secondo la casa, reagisce più rapidamente alle diverse condizioni di trazione.
SOLO CON I DIESEL - Disponibile in abbinamento esclusivamente con i motori diesel, il 1.6 TDI da 105 CV e il 2.0 TDI da 150 CV, la variante 4Motion promette consumi inferiori al modello che sostituisce. Il 1.6 TDI stando a quanto dichiarato, percorre 22,2 km con un litro di gasolio, appena 1 km in meno per il 2.0 TDI che registra una riduzione del 15% rispetto al modello precedente nonostante i 10 CV in più.
DOTAZIONE COMPLETA - Tre gli allestimenti disponibili della Golf 4Motion, Trendline, Comfortline e Highline, con una dotazione di serie che appare completa fin dall’allestimento base: per tutte stop&start con recupero dell’energia, bloccaggio elettronico del differenziale EDS sui due assi, differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS (sistema che lavora sulla ruota “scarica”, interna alla curva, con interventi mirati sui freni aumentando la trazione), controllo di stabilità, frenata anticollisione automatica, sette airbag, luci diurne, climatizzatore, alzacristalli elettrici, computer di bordo e display touchscreen. Ancora non definito il listino per il mercato italiano ma in Germania il sovrapprezzo rispetto alla versione a trazione anteriore è pari a 1.800 euro.