A TUTTA SICUREZZA - La Volvo ha presentato AstaZero (nelle foto), un nuovo primo circuito di prova dedicato ai test delle future soluzioni per la sicurezza del traffico. Si tratta di una sorta di “plastico” in scala 1:1 che riproduce molte delle situazioni reali del traffico. La sua apertura fa parte dell'ambizioso obiettivo che la casa svedese si è posta per il 2020: azzerare il numero di vittime o di feriti gravi a seguito di incidente in una nuova automobile Volvo. Secondo la casa, una misura importante per il conseguimento di questo obiettivo sarà lo sviluppo di sistemi di sicurezza attiva provati sul tracciato AstaZero, sul quale è possibile “simulare tutte le tipologie di scenari di traffico reali, mentre la maggior parte dei circuiti di prova consente un numero decisamente più limitato di opzioni”: così dichiara Volvo. Il centro può gestire una vasta gamma di condizioni di traffico finalizzate ai test, come ad esempio quelle tipiche di strade cittadine trafficate, superstrade, autostrade a più corsie e incroci; i veicoli in prova vengono azionati da collaudatori e anche, alla bisogna, da robot.
I CONTI MIGLIORANO - Da un altro fronte, quello economico, arrivano altre notizie positive che riguardano la Volvo. La casa di Göteborg, nei primi sei mesi dell'anno registra infatti un utile netto di 535 milioni di corone (pari a 78 milioni di dollari), rispetto ad una perdita netta di 778 milioni di corone accusata nel 2013. Anche il fatturato è in aumento (del 15 per cento, per un valore di 64,7 miliardi di corone). Le vendite di auto sono aumentate del 9,5 per cento, arrivando su scala globale a 229.013 vetture nei primi sei mesi dell'anno.
CINA OK, USA NO - La Cina è il più grande mercato con il 17 per cento delle vendite, pari a 38.555 vetture nel primo semestre: lo scorso anno erano 28.700 (e gli obiettivi di vendita per questo parlano di 80.000 esemplari). A trainare le vendite, da 209.117 alla già citata quota 229.013 sono stati quindi soprattutto i mercati chiave della Cina, Svezia (che rappresenta il 13% delle vendite, in aumento del 20%) ed Europa Occidentale (38%, in aumento dell'8,7: bene Francia, Germania e Regno Unito). In sofferenza, per contro, gli Stati Uniti ovvero il terzo mercato di riferimento per la Volvo: bisogna recuperare il 10% perso nel primo semestre 2014.