PIANO DI ESPANSIONE - Incrementare le vendite occupando tutti i "segmenti" di mercato. Questa è la strategia di Stefan Jacoby, amministratore delegato della Volvo, per espandere le vendite del marchio svedese, dal 2010 in mano ai cinesi della Geely (leggi qui per saperne di più). Dopo aver lanciato la nuova V40 (nella foto in alto un particolare) che si pone l'obiettivo di fare concorrenza ad Audi A3 e BMW Serie 1, adesso la Volvo vuole inserirsi anche nella fascia di mercato delle utilitarie “di prestigio”, quella della Mini e dell'Audi A1 per intenderci, nella quale è pronta ad affacciarsi anche la Opel con la nuovissima Adam.
LE PICCOLE CRESCONO - Come dichiarato da Jaboby in una recente intervista ad Automotive News, “gli automobilisti non associano più il prestigio e il lusso alle dimensioni dell'auto o al numero di cilindri del suo motore, oggi contano altri fattori”. Qualità dei materiali, design, dispositivi tecnologici, aggiungiamo noi. D'altra parte, che la strada scelta dalla Volvo possa essere quella giusta, lo confermano i dati delle vendite: nonostante il mercato dell'auto in Europa sia in recessione, secondo la Jato Dynamics, l'anno scorso le vendite delle utilitarie “premium” sono cresciute del 19% raggiungendo le 332.262 unità.
IN CERCA DI PARTNER- Il progetto di un piccola Volvo è ancora tutto sulla carta, ma sembra scontato che, se si farà, l'auto sarà costruita sulla nuova piattaforma modulare SPA (Scalable Platform Architecture), presentata in occasione del Salone di Francoforte dell'anno scorso insieme a una nuova generazione di motori a quattro cilindri (leggi qui per saperne di più). Il costruttore svedese, sarebbe però ancora alla ricerca di possibili partner: “siamo aperti a una collaborazione paritetica per la condivisione di piattaforme e motori, oltre che per avviare economie di scala”, aveva dichiarato ad inizio anno Jacoby.