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Waymo: la guida autonoma di 5a generazione

Pubblicato 06 marzo 2020

Il nuovo sistema di guida autonoma della Waymo è più potente e in grado di vedere un segnale di stop fino a 500 metri di distanza.

Waymo: la guida autonoma di 5a generazione

I PIÙ AVANTI - La Waymo, azienda controllata da Google preposta allo sviluppo della guida autonoma, che recentemente ha raccolto un investimento esterno di 2,25 miliardi di dollari, è una delle società più avanti nella corsa verso le “driverless car”. Una posizione di leadership dovuta, oltre al solido know-how, al fatto che il colosso di Montain View ha avviato il progetto nel 2009, prima utilizzando la Firefly o “Pod Car” e poi trasferendo la tecnologia su auto tradizionali come la Chrysler Pacifica e, successivamente, sulla suv elettrica Jaguar I-Pace. 

PRESTO SU STRADA - I test che in questi mesi sono stati portati avanti utilizzando il servizio di taxi con pilota automatico a Chandler, in Arizona, hanno aiutato i tecnici della Waymo ad analizzare i pregi e, soprattutto, i limiti dell’attuale sistema di guida autonoma. Esperienza che ha messo a frutto nella progettazione del sistema di quinta generazione. Secondo l’azienda il nuovo sistema, che sarà lanciato nella sua flotta di suv elettrici Jaguar I-Pace che entreranno in servizio entro la fine dell’anno (la società ha siglato un accordo per l'acquisto di 20.000 I-Pace, che saranno utilizzati nei sobborghi di Phoenix, Arizona), rispetto alle versioni precedenti, è in grado di “vedere” un segnale di stop fino a 500 metri di distanza e con maggiore precisione. 

NUOVO HARDWARE - Miglioramento che è stato possibile sostituendo i sensori con altri con prestazioni più efficaci. Gli elementi chiave che compongono il sistema della Waymo sono le 29 telecamere (collocate attorno alla carrozzeria), il radar (il nuovo, che secondo la compagnia è il più avanzato oggi disponibile, è stato riprogettato nell’architettura) e il Lidar ad emissione laser (quello presente sulla quinta generazione del sistema è in grado di vedere oggetti sia da vicino che fino a 300 metri di distanza). Questo nuovo hardware consentirà inoltre alla compagnia di ridurre i costi e semplificare il processo di progettazione, con l’obiettivo di avviare la produzione in serie.
 



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Ritratto di Scatnpuz
7 marzo 2020 - 08:22
Ma le prime 4...... dove sono?
Ritratto di Biondi stefano
7 marzo 2020 - 12:41
Non so' se vivrò quel momento, ma sicuramente per le nuove generazioni sarà una conquista,mentre per me sarà una perdita. Pazienza.
Ritratto di alvolval1
9 marzo 2020 - 21:18
La guida autonoma servirà si a tutti ma soprattutto a: anziani, persone con scarsa mobilita, diversamente abili, ipovedenti, etc. C'è solo da sperare che si diffonderà solo quando il sistema sarà super sicuro. Poi tutti potranno andare in pista per sfogarsi con delle belle sgasate quando saranno soli e non potranno ammazzare nessuno.
Ritratto di Giulio Menzo
8 marzo 2020 - 08:32
2
Vedremo...
Ritratto di Giulio Menzo
8 marzo 2020 - 08:33
2
Chissà se il progetto andrà in porto... oppure fallirà
Ritratto di Al Volant
8 marzo 2020 - 14:55
Un tempo, ad una persona inesperta alla guida, si diceva "Non sei tu che porti l'auto, ma è l'auto che porta te".. Diventerà realtà.. Magari eviterà a tanta gente incapace di fare male a se stessi ed agli altri. Sicuramente ci saranno problemi tecnici ed incidenti legati a malfunzionamenti, però sicuramente saranno molti di meno degli errori umani, quindi è un bene. Rimarrà il rischio terrorismo, essendo tutte collegate in rete, ma anche se accadrà l'evento, si discuterà, si troverà la falla, si dirà che è tutto apposto e non accadrà mai più e si tornerà alla normalità..