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L’ex boss della Porsche sotto processo

20 dicembre 2012

Wendelin Wiedeking e il suo direttore finanziario dovranno rispondere davanti alla Corte di Stoccarda dell’accusa di aver manipolato il mercato azionario.

L’ex boss della Porsche sotto processo

A PROCESSO - Wendelin Wiedeking e Holger Härter, rispettivamente ex amministratore delegato e responsabile finanziario della Porsche, sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Stoccarda con l’accusa di  manipolazione del mercato azionario. La decisione dei giudici è venuta dopo una indagine durata tre anni e mezzo che prese avvio con le turbolenze borsistiche e societarie legate al tentativo controverso che la Porsche fece di prendere il controllo azionario della Volkswagen.

LA TESI DEI GIUDICI - L’accusa ai due ex manager della Porsche è di “manipolazione del mercato”. Secondo la procura di Stoccarda Wiedeking e Härter in almeno cinque volte hanno negato il loro progetto di acquisizione del 75% delle azioni Volkswagen, nonostante che già nel febbraio del 2008 avessero messo a punto il piano mirante ad arrivare al controllo della Volkswagen nel corso dell’anno successivo. 
 
I RISCHI GIUDIZIARI - In quel periodo la Porsche ha potuto rastrellare opzioni di vendita a prezzi più bassi di quelli che le azioni avrebbero avuto se fosse stata conclamato il progetto di scalata, ammesso e pubblicamente soltanto nell’autunno del 2008. Tale comportamento in Germania è considerato reato con pene previste sino a 5 anni. 
 
C’È CHI VUOLE ESSERE RIMBORSATO - Per quanto riguarda la Porsche, la vicenda della manipolazione del mercato si intreccia poi con quella delle iniziative legali intentate da investitori statunitensi che hanno accusato il vertice Porsche di aver fatto loro perdere molti soldi con il tentativo, fallito, di acquisire la Volkswagen. Infatti il tentativo aveva portato la Porsche a indebitarsi in maniera vertiginosa con forti cali delle azioni, fino a che i ruoli non si sono capovolti e la Volkswagen ha assunto il controllo della Porsche, con uscita di Wiedeking e Härter dall’azienda. 
 
MANAGEMENT E QUESTIONI DI FAMIGLIA - Finora tutta la vicenda è stata incentrata sui due manager, in particolare su Wiedeking (che ha dovuto lasciare la Porsche ma percependo una liquidazione stratosferica di decine di milioni di euro); c’è però chi l’ha letta, fin dall’inizio, come un episodio della lotta interna alla famiglia Porsche-Piech, oggi detentrice della maggioranza delle azioni del gruppo Volkswagen, e dunque anche proprietaria della Porsche. Resta dunque da vedere se Wiedeking e Härter - che si dichiarano assolutamente innocenti dall’accusa di manipolazione del mercato - resteranno gli unici protagonisti della vicenda o se nel corso del processo ci saranno altri coinvolgimenti.


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Ritratto di mecner
20 dicembre 2012 - 15:22
Ma allora esiste davvero 'un Giudice a Berlino'.
Ritratto di wiliams
20 dicembre 2012 - 18:17
Complimenti.....peggio dell ITALIA.
Ritratto di liinkss
20 dicembre 2012 - 23:41
9
Non sembra nulla ma, il fatto d'influenzare il mercato azionario, è come rubbare... se te guadagni un sacco di soldi, dicendo cose che fanno abbassare il prezzo delle azioni, qualcun altro ci rimette.