Led davanti e dietro
A quattro anni dal debutto, e dopo il lieve aggiornamento di inizio 2012, questa classica berlina tedesca si dà una rinfrescata alla linea e adotta una serie di dispositivi tecnologicamente avanzati per migliorare la sicurezza di guida. Ma andiamo con ordine, iniziando con le novità della carrozzeria. I fari sdoppiati, che da sempre caratterizzano le Mercedes E, adesso sono riuniti dietro un unico trasparente. Già di serie ci sono gli anabbaglianti a led, mentre gli abbaglianti sfruttano una normale lampada alogena; per 1.754 euro, poi, si possono avere le luci completamente a diodi (incluse le luci diurne con forma a doppia C). I led consumano poca energia (un quarto rispetto alle luci allo xeno), durano a lungo ed emettono una luce molto “bianca”, che migliora la percezione degli oggetti. A completare l’aggiornamento del frontale, ci sono un paraurti differente e la mascherina che, in questa Sport, ha lo stile delle Mercedes più grintose: una grossa stella al centro e due spessi listelli argentati. La fiancata si differenzia per la scomparsa della nervatura che seguiva la forma del passaruota posteriore, sostituita da una orizzontale, e per il profilo cromato posto più in basso, alla base delle portiere; piccoli interventi, che però accentuano lo slancio. In coda, invece, i fanali sono ora completamente a led, e ci sono due vistosi terminali di scarico trapezoidali nella parte inferiore del paraurti.
Bello schermo, ma gli manca qualche pollice
Le novità nell’abitacolo della Mercedes E 250 CDI Sport sono di dettaglio. Citiamo il piccolo orologio a lancette posto tra le bocchette centrali, la fila di raffinati pulsanti in alluminio sulla consolle, il bel volante sportivo a tre razze e il navigatore Comand (2.154 euro) aggiornato, con possibilità di connettersi a internet. Facile da gestire (tramite la manopola sul tunnel centrale), funziona bene; inoltre, la grafica è molto nitida e le indicazioni stradali sono ripetute nel cruscotto. C’è da dire, però, che lo schermo di 7” non è dei più ampi. E la cosa si nota soprattutto se si sceglie (per altri 1.210 euro) la funzione che consente di visualizzare due immagini diverse in contemporanea, come la mappa per chi guida e un film per il passeggero.
Notevoli le finiture, non la dotazione
Per il resto, gli interni della Mercedes E 250 CDI Sport si confermano spaziosi (anche se, a causa dell’imbottitura rigida al centro del divano e dell’alto tunnel centrale, dietro si sta bene solo in due) e realizzati con cura fin nei minimi particolari. Lo stile è elegante e lineare, con ampie possibilità di personalizzazione. Di serie ci sono i rivestimenti in finta pelle e tessuto, abbinati a inserti in alluminio su plancia e pannelli; la vera pelle (in vari colori) costa 2.093 euro, mentre l’alluminio può essere sostituito dal legno, lucido o “naturale” (339 euro). Buono, infine, anche il giudizio sul bagagliaio, che ha una capacità di 540 litri; tuttavia, si pagano a parte (e salati) sia lo schienale del divano reclinabile (526 euro) sia la sacca portasci (411).
Un freno che va rivisto
Regolati il sedile e il volante (elettricamente, nel pacchetto Memory a 1.512 euro) della Mercedes E 250 CDI Sport, avviato il motore e inserita la marcia avanti del cambio automatico (con la leva sulla destra del volante) acceleriamo, ma non riusciamo a muoverci. Colpa dell’abitudine. Ormai, su auto di questo tipo, siamo abituati a trovare un freno di stazionamento elettronico, mentre la Mercedes insiste con il suo sistema: pedale per inserirlo e leva per toglierlo, entrambi sulla sinistra del guidatore. Oltre a essere scomodo, questo dispositivo non è il massimo per la sicurezza: nelle emergenze, gli altri passeggeri non possono raggiungerlo.
Il motore è vigoroso, il cambio sonnecchia
Una volta partiti, anche nella Mercedes E 250 CDI Sport ritroviamo immediatamente le doti del 2.1 biturbo a gasolio, che non è cambiato rispetto al passato. Con 204 cavalli e una coppia di ben 500 Nm, spinge senza fatica la vettura; i 7,5 secondi dichiarati nello “0-100” sono forse un po’ ottimistici, ma lo scatto è comunque molto brillante, così come la velocità massima, tanto che la Mercedes dichiara ben 240 km/h. A questo vigoroso quattro cilindri rimproveriamo una sola cosa: la “voce” roca. In fase di accelerazione, o comunque quando si superano i 2500 giri, si sente chiaramente che è un diesel. In autostrada, invece, il motore non disturba, perché a 130 orari in settima il contagiri segna meno di 2000 giri; ridotti pure i fruscii aerodinamici e il rumore delle gomme. Il comfort è buono anche per via delle sospensioni, che in questa Sport sono ribassate di 15 mm e indurite rispetto agli altri allestimenti, ma rimangono in grado di assorbire piuttosto bene lo sconnesso. Dotata ora di uno sterzo a rapporto variabile (fa girare di più la vettura quando si ruota molto il volante), la Mercedes E 250 CDI Sport è piacevole da guidare; maneggevole in rapporto alle dimensioni, in curva ha reazioni progressive e un rollio non esagerato. Finiamo con il cambio, un automatico con tre “programmi” di funzionamento: Eco (per consumare meno), sportivo (tiene inserita una marcia più bassa, per avere più spunto) e manuale, tramite due comode palette dietro il volante. Nella guida tranquilla, questo sette marce va benissimo: lavora con dolcezza, e le cambiate sono inavvertibili. Tuttavia, usando le levette (come viene naturale nella guida un po’ decisa) risponde in ritardo. Inoltre, una volta scelto il programma Sport, basta usare le palette anche solo una volta per ritrovarsi in Eco. Una scelta che confonde le idee, evidentemente legata all’intenzione di ridurre il più possibile i consumi. Che, in effetti, non sembrano male: una stima approssimativa (per dati più precisi vi rimandiamo a una prossima prova su alVolante) si aggira sui 14-15 km/litro con una guida “normale”.
Un pacchetto che conviene regalarsi
Spendiamo qualche parola anche sulla dotazione relativa alla sicurezza della Mercedes E 250 CDI Sport, davvero degna di nota. Oltre agli accessori “normali”, di serie ci sono l’airbag per le ginocchia del guidatore, la spia che invita il guidatore stanco a fermarsi e quella che avvisa quando la distanza di sicurezza è troppo ridotta. Ma i dispositivi più interessanti sono inclusi nel pacchetto di assistenza alla guida (2.722 euro). Tra l’altro, ci sono il cruise control che regola la velocità in base al traffico; la frenata automatica in caso di attraversamento di un pedone, o di un veicolo che si immette da una via laterale; un sistema che fa sterzare la vettura per evitare di urtare frontalmente un altro veicolo a causa della distrazione del guidatore; un dispositivo che riconosce se c’è il rischio di essere tamponati, e attua una strategia difensiva: attiva le “quattro frecce”, per allertare il guidatore in arrivo, e blocca i freni, per ridurre lo spostamento dell’auto in caso di urto (e, quindi, il rischio di coinvolgere altri mezzi). Passando invece a valutare la dotazione in rapporto al prezzo, non c’è di che essere soddisfatti appieno. La Mercedes E 250 CDI Sport ha sì il climatizzatore bizona, i cerchi in lega di 17”, la radio con il Bluetooth e il navigatore di 5,5”, ma fa pagare a parte, oltre a quanto abbiamo già detto, anche i sensori di parcheggio (883 euro), sempre molto utili su un’auto così grossa.
Non mancherà l’ibrida a gasolio
Così rinnovata, la “famiglia” della Mercedes E berlina (come anche la wagon) verrà presentata nelle concessionarie il prossimo 13 aprile, ma si può già ordinare; il prezzo “base” è di 39.980 euro per la 200 CDI Executive, con il 2.1 a gasolio da 136 cavalli e il cambio manuale; rispetto alla Sport, i cerchi in lega sono di 16”, manca il navigatore e l’estetica è diversa: la mascherina ha quattro barre più sottili, e la stella a tre punte è più piccola e posta sopra il cofano. Il resto della gamma prevede versioni a gasolio fino a 252 cavalli, a benzina da 184 a 585 CV, e anche un’ibrida. La Bluetec Hybrid ha il 2.1 a gasolio della 250 CDI accoppiato a un motore elettrico, per 231 cavalli complessivi e una percorrenza media dichiarata di 24,4 km con un litro di gasolio; costa 2.500 euro più della 250 CDI. Infine, precisiamo che per vedere le nuove E coupé e cabriolet occorrerà aspettare il mese di giugno, mentre a settembre è previsto l’arrivo della berlina a metano.
Secondo noi
PREGI
> Finiture. È un’auto realizzata con notevole accuratezza e precisione; bene anche i materiali utilizzati.
> Prestazioni. Sono più che buone, se si pensa che è una berlina grossa e pesante e spinta da un 2.1 a gasolio.
> Sicurezza. La E può essere dotata di tutti i più recenti e sofisticati sistemi per evitare gli incidenti o ridurne le conseguenze.
DIFETTI
> Cambio. Va bene finché si viaggia tranquilli, ma fatica ad assecondare una guida più decisa.
> Dotazione. Nei 53.300 euro del listino, la Mercedes avrebbe potuto includere qualche accessorio in più. Come, per esempio, i sensori di parcheggio.
> Rumore del motore. I diesel progrediscono molto rapidamente; oggi è lecito chiedere una maggiore silenziosità, soprattutto su un’auto di questo livello.